Nomine vertici Rai, trovato l'accordo: Salini amministratore delegato, Foa presidente


di Valentina Stella Il Meridione 28 luglio 2018

Trovato l'accordo sui nuovi vertici della Rai. Il ministro dell'Economia Giovanni Tria ha proposto al Governo Fabrizio Salini come amministratore delegato e Marcello Foa come consigliere d'amministrazione. Sarà proprio Foa, come annuncia Luigi Di Maio al termine del consiglio dei ministri, il nuovo presidente di viale Mazzini. Si completa così, con le nomine governative, il consiglio d’amministrazione della Rai: oltre ai neo nominati presidente e ad, ci sono i quattro consiglieri eletti dal Parlamento ossia Igor De Biasio, espresso dalla Lega, Rita Borioni, indicata dal Pd, Beatrice Coletti, candidata da M5S dopo essere stata la più votata sulla piattaforma Rousseau, Gianpaolo Rossi, indicato da Forza Italia. Il settimo consigliere è il tecnico di produzione Riccardo Laganà, 43 anni, fondatore di IndigneRai. Romano, 51 anni, Fabrizio Salini è laureato in Scienze Politiche e Master in Gestione di Imprese Audiovisive, ha una ventennale esperienza nel campo dei media e della televisione. Dallo scorso gennaio è direttore generale della società di produzione tv Stand by Me. Sino a giugno 2017 è stato direttore di La7; precedentemente, tra l'altro, ad di Fox International Channels Italy dal 2014 al 2016; Vice President Content per Discovery Communication Italia; direttore dei Canali Cinema e Intrattenimento di Sky Italia. Marcello Foa invece nasce a Milano nel 1963; giornalista e scrittore. Nel novembre 1989 è assunto a il Giornale come viceresponsabile esteri. Nel 1992 il direttore Indro Montanelli pubblica una lettera aperta di Marcello Foa intitolata "Sul carro degli onesti", aggiungendo una sola riga di commento: “Questa lettera, caro Foa, potrei averla scritta io”, un onore riservato a pochissimi giornalisti. L'anno dopo lo stesso Montanelli lo nomina caporedattore esteri. Esperto di politica estera ed economia, nel 2005 viene nominato inviato speciale de il Giornale, e segue in particolare i processi elettorali negli Stati Uniti, in Germania, in Gran Bretagna, in Francia, nonché compie reportage economici in Italia e sulla questione islamica sulle due sponde del Mediterraneo specializzandosi nelle questioni geostrategiche e geoeconomiche. Nell’estate del 2011 lascia Il Giornale e diventa direttore generale del gruppo editoriale Timedia Holding SA di Melide (Svizzera) e del quotidiano Corriere del Ticino. Il vice premier Luigi Di Maio ha commentato così le nomine al termine del Consiglio dei Ministri: “Abbiamo appena nominato i vertici della Rai. Oggi (ieri ndr) inizia una nuova rivoluzione culturale con i due nomi - Marcello Foa presidente e Fabrizio Salini Ad – che su proposta del ministro Tria, il presidente del consiglio e il Cdm hanno ritenuto all'altezza di questa grande sfida per liberarci dei raccomandati e dei parassiti”. Duro invece il commento del deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai: “Nessuna nomina di garanzia: Salvini e Di Maio vanno contro la legge e militarizzano la Rai con una spartizione senza precedenti. Tria e Conte non pervenuti. Il Pd farà battaglia dura con tutti i mezzi disponibili per difendere l'indipendenza dell'informazione. Foa è un fedelissimo di Salvini, mentre Salini è stato l'ad de La7 nel momento in cui la tv di Cairo si è trasformata in un lungo talk show filo M5s contro Renzi e il Pd. Vogliono asservire il servizio pubblico alla loro lottizzazione selvaggia”.

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