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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

La balla dell'avvocato complice dell'indagato

  di Valentina Stella Il Dubbio 1 marzo 2021 Diceva il famoso avvocato francese Jacques Verges: « Je ne suis pas l’avocat de la terreur, mais l’avocat des terroristes. Hippocrate disait : "Je ne soigne pas la maladie, je soigne le malade". C’est pour vous dire que je ne défends pas le crime mais la personne qui l’a commis ». L'assimilazione tra l'avvocato e il suo assistito è una delle tante distorsioni che intaccano il ruolo dell'avvocato nella società. Citiamo Verges perché lo fa per primo in questa colta intervista l'avvocato Tullio  Padovani , già professore ordinario di Diritto penale alla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa e componente dell'Accademia dei Lincei, con cui abbiamo commentato gli stereotipi che investono molto spesso la figura dell'avvocato visto come un azzeccagarbugli e come qualcuno che non rende un servizio essenziale alla comunità. Professor  Padovani , Ettore Randazzo in 'L'avvocato e la verità' scriveva: «Secon

Intenti persecutori al 41bis verso il nipote di Messina Denaro

 di Valentina Stella Il Dubbio 27 febbraio 2021 La vendetta di Stato consumata nei confronti di Raffaele Cutolo, lasciato morire da solo al 41 bis, ha riaperto la discussione sul carcere duro: è ancora necessario? E se sì, si trasforma spesso in una tortura, andando oltre la sua prerogativa che è semplicemente quella di isolare il detenuto dal contesto criminale? Lasciamo ai giuristi il compito di rispondere a questa domanda. Noi, invece, vi raccontiamo la storia di Francesco Guttadauro, nipote del super boss latitante Matteo Messina Denaro. L’uomo, classe 1984, è stato condannato definitivamente nel 2016 a 16 anni di carcere per associazione di stampo mafioso. Attualmente sta scontando la sua pena in regime di 41 bis presso il carcere di Nuoro. Proprio il giorno in cui è morto Cutolo, il suo legale, l'avvocato Michele Capano, consigliere generale del Partito Radicale, ha discusso dinanzi al Tribunale di Sorveglianza di Roma il reclamo contro la proroga del 41 bis per Francesco Gut

«Gli avvocati “ curano” la persona, per questo la loro salute va tutelata»

  di Valentina Stella   Il Dubbio 27 febbraio 2021 Il dottor Giacomo Ebner, giudice al Tribunale civile di Roma e consigliere del Cdc dell'ANM,  ritiene il ruolo dell'avvocato «essenziale». Per questo diviene una «priorità sociale» provvedere alla loro vaccinazione anche perché « rappresentano una delle categorie più segnate da questa crisi, attaccati sia dal punto di vista economico sia da quello della salute». Dottor Ebner da più parti di sta chiedendo a gran voce di dare priorità di vaccinazione contro la Sars-Cov2 anche agli avvocati. Qual è il suo pensiero su questo? A mio parere sono tre i motivi per i quali gli avvocati devono essere vaccinati: innanzitutto perché il comparto giustizia è quello tra i più esposti ai virus in generale. Inoltre gli avvocati rappresentano una delle categorie più segnate da questa crisi, perché sono stati attaccati sia dal punto di vista economico sia da quello della salute. Quindi la necessità di vaccinarli diviene una priorità sociale. Il t

Intervista a Marcello Basilico sui rider

 di Valentina Stella Il Dubbio 26 febbraio 2021 «Non è più il tempo di dire che sono schiavi ma è il tempo di dire che sono cittadini»: così due giorni fa il procuratore della Repubblica di Milano Francesco Greco, durante la conferenza stampa indetta per fare il punto della prima fase delle indagini milanesi sui rider. Detti anche «ciclofattorini», in questo periodo di lockdown hanno svolto «una funzione fondamentale» perché,  consegnando a casa dei cittadini il cibo, hanno permesso a «molte imprese di non chiudere». Greco ha parlato anche della necessità di un «approccio giuridico» e non morale al tema. Alle società del delivery che fanno lavorare i rider sono state contestate ammende sui profili di sicurezza dei fattorini per oltre 733 milioni di euro. Inoltre oltre  60mila lavoratori di società del delivery, ossia Uber Eats, Glovo-Foodinho, JustEat e Deliveroo, dovranno essere assunti dalle aziende come «lavoratori coordinati e continuativi», ossia passare da lavoratori autonomi e o

«Prescrizione per fasi? Dal Pd segnale positivo, ma ora serve chiarezza»

di Valentina Stella Il Dubbio 25 febbraio 2021 «Si tratta di una proposta troppo generica per essere valutata. Cosa vuol dire tecnicamente prescrizione per fasi? Sarebbe importante capire quale sarebbe la sanzione processuale qualora i tempi di fase non venissero rispettati»: chiede concretezza il Presidente dell'Unione delle Camere Penali, l'avvocato Gian Domenico Caiazza, rispetto alla proposta della prescrizione processuale formulata ieri su questo giornale dall'onorevole Walter Verini, che nel Pd coordina il lavoro sulla giustizia. Tuttavia, aggiunge il leader dei penalisti italiani, « di positivo colgo la volontà di superare l'incivile principio sancito dalla riforma Bonafede». Presidente, secondo Lei, è possibile cominciare una nuova fase di politica della giustizia, che contempli due direttrici: efficacia del processo e rispetto delle garanzie? Io mi auguro che possa essere così. Tuttavia, occorre, come già abbiamo detto, capire di quale riforma del processo pena

Prescrizione, il Parlamento sventola bandiera bianca

  di Angela Stella Il Riformista 24 febbraio 2021 Come previsto, ieri il Governo, durante l'esame del decreto Milleproroghe, ha dato parere favorevole all'ordine del giorno n. 46 firmato da tutti i capigruppo di maggioranza della commissione Giustizia della Camera - Giuliano, Turri, Bazoli, Zanettin, Annibali, Conte, Piera Aiello, Cecconi, Costa, Lupi  - rispettivamente di M5s, Lega, Pd, Forza Italia, Italia viva, Leu, Centro democratico, Europeisti-Male-Psi, +Europa-Azione, e Noi con l’Italia. L'odg impegna il Governo  «ad adottare le necessarie iniziative di modifica normativa e le opportune misure organizzative volte a migliorare l'efficacia e l'efficienza della giustizia penale, in modo da assicurare la capacità dello Stato di accertare fatti e responsabilità penali in tempi ragionevoli (art. 111 della Costituzione), assicurando al procedimento penale una durata media in linea con quella europea, nel pieno rispetto della Costituzione, dei principi del giusto pro

Cannabis terapeutica: a processo Walter De Benedetto

  di Angela Stella Il Riformista 24 febbraio 2021 Andrà a processo il 27 aprile con rito abbreviato Walter De Benedetto, il malato di artrite reumatoide finito sotto inchiesta per aver coltivato in casa cannabis a scopo terapeutico. Aveva optato per l'autoproduzione perché rimasto senza terapia a causa delle carenze del sistema sanitario: per questo è stato imputato di coltivazione di sostanza stupefacente in concorso. L'uomo, assistito dagli avvocati Claudio Miglio e Lorenzo Simonetti, è arrivato al Tribunale di Arezzo accompagnato in ambulanza a causa delle sue gravissime condizioni: «mi assumo la mia responsabilità, ho fatto di tutto per essere in aula oggi per andare fino in fondo. Questa è una battaglia in cui non ci sono solo io, credo nella giustizia e nella legge, mi sento a posto con la mia coscienza».  Walter si era appellato anche al Presidente della Repubblica Mattarella per chiedere il rispetto del diritto alle cure. «Da 14 anni - si legge in una nota di Meglio Leg

Inail: nessun risarcimento per chi rifiuta il vaccino?

 di Valentina Stella Il Dubbio 23 febbraio 2021 Niente risarcimento da infortunio sul lavoro per chi deliberatamente rifiuta il vaccino anti Covid. Sembrerebbe essere questa la conclusione a cui giungerà nelle prossime settimane l'Inail al termine dell'istruttoria aperta dopo che quindici infermieri dell'ospedale San Martino di Genova, che avevano rifiutato il vaccino, ora sono positivi al Sars-Cov2. Se fosse confermata questa linea, si tratterebbe di un precedente estendibile potenzialmente a tutte le categorie lavorative. Ricostruiamo brevemente i fatti: al termine della prima fase di vaccinazione 593 dei 3.120 infermieri e tecnici del San Martino di Genova hanno deciso di non vaccinarsi. Qualche giorno dopo quindici di loro sono stati contagiati al lavoro. Da qui il quesito rivolto all’Inail dal direttore amministrativo della struttura, Salvatore Giuffrida: «Ammalarsi in corsia dopo aver detto no al vaccino va considerato infortunio sul lavoro, con l’insieme di tutele ch

Prescrizione: respinto emendamento FdI

 di Angela Stella Il Riformista 23 febbraio 2021 Il tema della prescrizione è stato ieri protagonista nella parte finale dell'esame degli emendamenti al decreto Milleproroghe alla Camera dei Deputati, che era stato preceduto dalla discussione generale sul provvedimento. Da un lato c'è stato appunto un emendamento di Fratelli d'Italia, presentato dal deputato e responsabile giustizia del partito Andrea Delmastro Delle Vedove, per chiedere il blocco della riforma della prescrizione fino al 31 dicembre 2023: ossia congelare la riforma Bonafede che «viola il diritto alla difesa e la ragionevole durata del processo - ha detto Delmastro - Io credo che questa non sia una battaglia solo di Fratelli d'Italia ma di tutto il centrodestra e non solo, anche di partiti come Italia Viva. Il mio non è un emendamento abrogativo, ma sospensivo con cui veniamo incontro anche alle esigenze del governo. Credo che sia una battaglia di civiltà». L'emendamento è stato respinto:  Forza Ital

Cartabia va dal Garante che Salvini vuole abolire

 di Angela Stella Il Riformista 20 febbraio 2021 Una visita a sorpresa al Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale: è stata questa la prima uscita pubblica del nuovo Ministro della Giustizia. L'ex Ministro Bonafede invece come sua prima uscita si recò alla tendopoli allestita nel parcheggio del Palagiustizia di Bari. Quello di Marta Cartabia rappresenta un gesto considerevole, degno di attenzione. Si può facilmente dedurre che il suo rapporto con l'ufficio del Garante non sarà prettamente formale ma sostanziale all'interno di un contesto complesso. Le carceri non hanno superato bene lo stress test della pandemia ed è sempre più urgente una riforma strutturale dell'esecuzione penale; dall'altro lato questa visita al Garante legittima la sua funzione e il suo operato, a dispetto di coloro che, come la Lega, ancora a novembre scorso ne chiedevano l'abolizione.  L’incontro, a cui erano presenti il Presidente Mauro Palma e una compo

Pordenone, è allarme cancellieri «Ma Roma ignora i nostri disagi »

 di Valentina Stella Il Dubbio 20 febbraio 2021 Dopo l'allarme lanciato dai presidenti degli ordini degli avvocati del Veneto, oggi è il vertice del Coa di Pordenone, l'avvocato Alberto Rumiel, a segnalare come ci sia una «notevole scopertura in termini di organico», che riguarda in primis le cancellerie. A livello di dati, ci dice il presidente Rumiel, «abbiamo solo due cancellieri all'Ufficio del Giudice di pace, quando il numero richiesto sarebbe di sette unità. A ciò si aggiunge una scopertura del 40% circa in Tribunale. Su settanta cancellieri ne mancano trenta». Nonostante questo, ci tiene a precisare Rumiel, «all'esterno il servizio si riesce a dare, anche se a fatica, però non sappiamo ancora per quanto questa situazione possa reggere». E per fortuna nessuno al momento è in smart- working. Ciò è frutto di una proficua collaborazione tra Consiglio dell'Ordine, Presidenza del Tribunale e uffici di cancelleria: «Noi abbiamo cercato di telematizzare molti serviz

Starace: «Noi avvocati vogliamo “ la” soluzione Ai politici le scelte »

 di Valentina Stella Il Dubbio 19 febbraio 2021 «Lo mettessero dove vogliono, lo chiamassero come vogliono basta che lo fanno» - È con un tono quasi affranto che l'avvocato Guglielmo Starace, Presidente della Camera Penale di Bari, cerca di smontare le polemiche nate intorno al luogo dove dovrà nascere la nuova cittadella giudiziaria del capoluogo pugliese. La storia è nota: qualche giorno fa abbiamo pubblicato un appello rivolto alla ministra Cartabia a firma proprio del presidente Starace, in cui si ricordava come «gli avvocati di Bari esercitano la loro professione da oltre vent'anni in condizioni di estrema precarietà, ma non indietreggiano tenendo fede a quell'impegno solenne che li vincola a difendere i diritti dei cittadini». Come vi abbiamo più volte raccontato il problema è quello riguardante l'edilizia dei Palazzi di Giustizia baresi, per molto tempo sostituiti da una vera e propria tendopoli. Da decenni si propongono soluzioni, ci sposta in varie sedi, si inc

41bis: così persino Ingroia ha qualche dubbio

 di Angela Stella il Riformista 19 febbraio 2021 Sulla morte di Raffaele Cutolo sono intervenuti in molti. Il magistrato Catello Maresca all'Ansa ha detto: «da cristiano mi auguro che sia riuscito ad ottenere il perdono di tutti i familiari delle vittime cadute per le sue drammatiche decisioni criminali - Lo Stato con Cutolo ha mostrato, dopo pagine opache e inquietanti anche di presunti accordi, di essere diventato autorevole mettendolo in carcere al 41 bis e riducendone al lumicino la sua potenzialità criminale». L'avvocato di Cutolo, Gaetano Aufiero, commenta così con noi: «sono anche in parte d'accordo con il pensiero di Maresca perché il 41bis è uno strumento per fronteggiare la camorra. Il dottor Maresca fa appello alla sua matrice cristiana: ed è qui che non comprendo perché l'applicazione del carcere duro è stata estremizzata ad un uomo malato come Cutolo che ormai non riconosceva più i familiari, non riusciva a tenere una penna in mano, veniva imboccato e alime

San Gimignano: 10 agenti condannati per tortura

 di Angela Stella Il Riformista 18 febbraio 2021 Dieci agenti della polizia penitenziaria in servizio a ottobre 2018 nel carcere di San Gimignano (Siena) sono stati condannati per tortura e lesioni aggravate: lo ha deciso ieri il Gup di Siena Jacopo Rocchi dopo quasi 3 ore di camera di consiglio. Le pene vanno da 2 anni e 3 mesi a 2 anni e 8 mesi. I dieci agenti, con i legali Manfredi Biotti e Stefano Cipriani, avevano scelto la strada del rito abbreviato dopo essere stati accusati del pestaggio di un detenuto durante un trasferimento coatto di cella avvenuto a ottobre 2018. Il pm Valentina Magnini aveva chiesto condanne a 3 anni per 8 agenti, 2 per un altro e 22 mesi per il decimo imputato. In particolare, gli agenti avrebbero fornito "supporto morale e materiale" ad altri nove loro colleghi, che andranno a processo con rito ordinario a maggio. Ripercorriamo brevemente quanto sarebbe accaduto: alcuni agenti si recavano presso il reparto di isolamento dove era recluso il dete

Intervista a Giorgio Spangher

 di Valentina Stella Il Dubbio 18 febbraio 2021 «Dire che la riforma del processo penale debba attendere il tempo necessario per far maturare una cultura delle garanzie mi lascia perplesso, a maggior ragione che alla guida dell'Anm ora abbiamo un giudice e non un pm che mi sembra favorevole a fare delle riforme»: così Giorgio Spangher, professore emerito di Diritto penale alla Sapienza. Sul tema della prescrizione aggiunge:  «Il problema va affrontato subito, anche con una soluzione non ottimale ma va fatto: in Italia purtroppo siamo abituati a rinviare le discussioni all'infinito». E la sua proposta è quella di « togliere il blocco della prescrizione all'imputato prosciolto: è irragionevole che non si sospenda prima che io venga assolto e poi lo si faccia il giorno dopo la mia assoluzione». Professor Spangher, nei discorsi di Draghi viene sempre data attenzione alla giustizia civile ma non a quella penale. Cosa ne pensa? Ho ritrovato lo stesso pensiero anche in un articolo