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Visualizzazione dei post da luglio, 2021

Bazoli: migliore riforma possibile

  di Valentina Stella Il Dubbio 31 luglio 2021 Per l'onorevole Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia alla Camera, «  se noi giudichiamo la riforma della giustizia solo dal punto di vista dell'accordo sulla prescrizione commettiamo un grande errore di valutazione. Questa riforma è molto altro e molto di più » . Era il miglior compromesso possibile quello a cui si è giunti? Nelle condizioni date, evidentemente sì. Era l'unico e migliore possibile. Comunque va accolto positivamente il fatto che la riforma Cartabia è stata finalmente approvata, con alcune modifiche ma senza stravolgimenti. Dopo essere riusciti a scongiurare lo scellerato rinvio  sine die  che volevano Forza Italia e Lega, è stato confermato l'impianto di una riforma coraggiosa e innovativa, che può consentire una rilevante contrazione dei tempi dei processi, nella salvaguardia delle garanzie. Con la rilevante novità, richiesta e ottenuta dal Partito Democratico, di una norma transitoria che

Spangher: compromesso al ribasso

  di Valentina Stella Il Dubbio 31 luglio 2021 Per Giorgio Spangher,   professore emerito di Diritto processuale penale alla Sapienza di Roma, le questioni di diritto sono state sacrificate in nome del compromesso politico per portare a casa la riforma della giustizia targata più Draghi che Cartabia. Cosa pensa di questo accordo? Faccio innanzitutto notare che mentre il Csm era riunito in plenum per esprimere un parere richiesto dalla Ministra Cartabia, a Palazzo Chigi già stavano riscrivendo il testo della riforma. Poi ho letto nel comunicato sul Cdm: "Rispetto al testo approvato due volte all’unanimità dal governo si introducono alcune novità". 'Approvato' mi pare una sottolineatura ironica visto quello che poi è successo nei giorni successivi e il faticoso lavoro di mediazione che si è dovuto fare. Tornando alla sua domanda è chiaro che siamo dinanzi ad un compromesso. La Ministra avrebbe potuto fare molto meglio ma lei ha ridimensionato l'unica proposta cultur

Intervista a Riccardo Magi

  di Valentina Stella Il Dubbio 30 luglio 2021 Per il deputato e presidente  di +Europa Riccardo Magi, per completare il dibattito sulla giustizia, ampliandolo anche alle questioni di politica criminale, occorre accelerare la discussione sulla modifica costituzionale per abbassare il quorum per amnistia e indulto e puntare alla depenalizzazione per i fatti di lieve entità legati alle droghe, come ci aveva detto qualche giorno fa anche la neo presidente di Md, Cinzia Barillà. Onorevole si torna a parlare di amnistia all'interno della più ampia cornice di riforma della giustizia. Lei è primo firmatario di un  progetto di legge costituzionale n. 2456, ispirato al volume "Costituzione e clemenza" curato da Pugiotto, Corleone, Anastasia. Di che si tratta? È urgente riaprire un dibattito sul recupero dell'istituto dell'amnistia e dell'indulto, a 30 anni dall'intervento del Parlamento che nel 1992 di fatto lo sterilizzò, portando il quorum necessario per approvar

Il Csm boccia riforma Cartabia

  di Angela Stella Il Riformista 30 luglio 2021 Ieri pomeriggio il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura ha approvato due pareri concernenti la riforma della giustizia penale, frutto della mediazione della Ministra Cartabia con i partiti di maggioranza. Dunque sono arrivati in tempo utile per l'imminente approdo in Aula del testo governativo. Bocciata l'improcedibilità, fulcro della riforma per raggiungere l'obiettivo europeo della ragionevole durata dei processi, ma anche i criteri di priorità dell'azione penale affidati al Parlamento sono stati fortemente stigmatizzati all'interno di un documento redatto in 200 pagine che analizza tutti gli emendamenti governativi. La prima parte è dedicata appunto all'improcedibilità che determinerebbe «l’irrazionalità complessiva del sistema». E «rilevanti e drammatiche potrebbero essere le ricadute pratiche» delle nuove norme «in ragione della situazione di criticità di molte delle Corti D’Appello italiane». Que

Anche gli imputati di mafia hanno diritto ad un processo di ragionevole durata

  di Valentina Stella Il Dubbio 30 luglio 2021   Cinque Stelle, Lega e Governo sembrano aver trovato un accordo  sulla riforma della giustizia che adesso dovrà passare il vaglio dell'Aula. Nel momento in cui scriviamo le notizie ancora non sono dettagliate ma raccogliamo intanto il parere di Paolo Ferrua, Professore emerito di Diritto processuale penale presso  l’Università  degli Studi di Torino, uno dei massimi esponenti dell’accademia giuridica italiana.  Come giudica dal punto di vista politico questo tipo di trattativa? Con una scelta, a mio avviso radicalmente errata, la riforma ‘Cartabia’ ha deciso di percorrere la strada della ‘improcedibilità’ come mezzo per assicurare la ragionevole durata del processo nei gradi di impugnazione. È stata così costretta ad ipotizzare rigidi termini per la conclusione di ciascuna fase, con altrettanti rigidi termini di proroga e di sospensione. Soluzione  a priori  inadeguata, fatalmente destinata all’insuccesso, perché i tempi ragionevoli v

Intervista ad Adolfo Scalfati

  di Valentina Stella Il Dubbio 29 luglio 2021 Per Adolfo Scalfati,  Professore ordinario di Diritto Processuale Penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Roma “Tor Vergata”, il doppio binario richiesto dal M5s, diretto ad escludere dall'improcedibilità per irragionevole durata i reati di mafia e terrorismo, presenta rischi di incostituzionalità. Vediamo perché. Siamo ancora in attesa di un testo definitivo frutto della trattativa Governo - M5s ma sembrerebbe che l'accordo sia stato trovato escludendo l’improcedibilità per durata eccessiva nelle vicende per delitti di mafia e di terrorismo. Qual è il suo parere ? Ferma la mia contrarietà all'ibrido fenomeno della cd. prescrizione processuale, a me pare che si punti al negoziato politico più che alla ragionevolezza del risultato. Ipotizzare la cd. prescrizione processuale per una parte dei reati e la sua radicale assenza per altra (non marginale) area di delitti significa che, in queste ultime ipotes

Csm boccia la sottrazione del fascicolo alla Buonamici

  di Angela Stella Il Riformista 29 luglio 2021 ll plenum del Csm ha bocciato la revoca del fascicolo sulla tragedia della funivia del Mottarone da parte del presidente del tribunale Luigi Montefusco alla giudice per le indagini preliminari Donatella Banci Buonamici. Inoltre sono illegittimi, perché non conformi alle regole tabellari vigenti nell'ufficio, i decreti che riguardano l'organizzazione del lavoro: il primo che prevedeva l'esonero del giudice Elena Ceriotti per 4 mesi dalle funzioni di gip e anche quello dell'auto assegnazione del fascicolo da parte della Buonamici. In tutto, dunque, sono tre i decreti non approvati dal Csm, attraverso una delibera della settima commissione, approvata a maggioranza ieri con 24 voti a favore e l'astensione del laico di Forza Italia, Alessio Lanzi, dopo un lungo dibattito. I rilievi riguardano, sulla base delle competenze che sono assegnate alla commissione, solo la conformità dei provvedimenti alle 'tabelle' adottat

Via la direttrice di Santa Maria Capua Vetere

  di Angela Stella Il Riformista 29 luglio 2021 Il carcere di Santa Maria Capua Vetere perde la direttrice Elisabetta Palmieri. Non per responsabilità attinenti all' 'orribile mattanza', quando la funzionaria era assente per malattia, ma per affari di cuore: da fonti del Dap si apprende che è stato avviato il procedimento di revoca del suo incarico con un provvedimento del 27 luglio del Direttore generale del personale del Dap, perché le viene contestata un'anomala condotta nell'avere consentito, venerdì 23 luglio, al suo compagno, soggetto estraneo all'amministrazione, di presenziare alla visita in istituto della senatrice del M5s Cinzia Leone e di accompagnarla negli incontri con i detenuti: «   Durante la mia visita  il compagno della direttrice Palmieri, senza autorizzazione specifica, mi aveva guidato nella struttura penitenziaria, e nei diversi padiglioni. Una vicenda incredibile in quello che dovrebbe essere il carcere più attenzionato d’Italia dopo il vi

Contrada: la Cedu bacchetta l'Italia

  di Angela Stella Il Riformista 28 luglio 2021 La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo il 26 luglio ha inviato un documento al Governo italiano in cui pone tre domande circa le presunte illegali intercettazioni e perquisizioni messe in atto nei confronti di Bruno Contrada tra il 2017 e il 2018. Tutto nasce da un ricorso, presentato dagli avvocati Stefano Giordano e Marina Silvia Mori e considerato ammissibile nel 2019, che mette in evidenza come l'uomo, pur non essendo indagato, è stato perquisito e le sue conversazione ascoltate e registrate in quanto «persona di interesse investigativo' (figura, peraltro sconosciuta nel nostro sistema processualpenalistico)». Gli avvocati nel ricorso hanno sottolineato come Contrada «dal 1992 è oggetto di una vera e propria persecuzione giudiziaria». Come è noto già nel 2015 la Cedu ritenne illegittima la precedente condanna di dieci anni inflittagli perché all’epoca dei fatti contestati il reato di concorso esterno non era sufficientemen

Intervista a Cinzia Barillà

  di Valentina Stella Il Dubbio 28 luglio 2021 La dottoressa Cinzia Barillà, giudice di Corte d'Appello di Reggio Calabria, è la nuova presidente di Magistratura Democratica, la prima donna nella storia di Md a ricoprire questo ruolo. È stata eletta lo scorso sabato, insieme al Segretario Stefano Musolino. Proprio ieri Md ha reso noto un documento dal titolo "Processo penale: cambiare sì. Ma come?" che va ad evidenziare alcune criticità relativamente all' improcedibilità, ai criteri di priorità e al nuovo volto della pena, così come previsti nel restyling Cartabia della riforma elaborata dalla 'Commissione Lattanzi' Che idea si è fatta del dibattito sulla riforma della giustizia penale? Per una analisi sistematica rinvio al documento “Cambiare sì, ma come?”, da chiunque consultabile sul sito di Md. Spiace vedere tradita, all’esito della mediazione politica, la vocazione limpida e coerente delle proposte della commissione Lattanzi, marcatamente deflattive e cos

La storia di Daniela: morta senza libertà

  di Valentina Stella Il Dubbio 27 luglio 2021 Sono oltre 220 mila le firme raccolte ad oggi dall'Associazione Luca Coscioni per il referendum Eutanasia Legale. Molte tra i giovanissimi, forse spinti anche dall'adesione della coppia Ferragni-Fedez. Tra i sindaci più noti ad aver firmato:  Chiara Appendino (Torino), Virginio Merola (Bologna), Luigi De Magistris (Napoli), Federico Pizzarotti, (Parma), Matteo Biffoni (Prato). Lombardia, Toscana e Calabria sono le Regioni con più sindaci aderenti. Intanto entro il mese di agosto sarà pronta la piattaforma per raccogliere le firme digitali al referendum, dopo che qualche giorno fa le commissioni Affari costituzionali e Ambiente hanno approvato l’emendamento al Dl Semplificazioni a prima firma Riccardo Magi, deputato di +Europa. Ma dietro ogni campagna politica e civile come questa ci sono i volti e le storie di tutte quelle persone per le quali l'Associazione si batte da anni affinché possano morire dignitosamente nel proprio Pa

Eutanasia: i Coa scrivano a tutti gli avvocati

  di Valentina Stella Il Dubbio 27 luglio 2021 Ora «i singoli ordini forensi si attivino affinché la circolare diffusa dal CNF venga inoltrata a tutti gli iscritti, ovvero ai quasi 245 mila avvocati italiani, che fino ad oggi non avevano ancora ricevuto informazioni ufficiali nonostante siano in corso diverse campagne referendarie il cui successo dipende soprattutto dalla presenza di autenticatori»: è questo l'appello rivolto a tutti i Coa dall'Associazione Luca Coscioni, impegnata nella raccolta firme per il referendum a favore della legalizzazione dell'eutanasia. Ma lo stesso vale per i referendum sulla giustizia giusta, di Lega e Partito Radicale. Nei giorni scorsi il Consiglio Nazionale Forense aveva diramato una circolare ai Presidenti degli Ordini Forensi italiani affinché questi diffondessero tra i propri iscritti la novità legislativa relativa al nuovo potere di autenticazione dell’avvocato nelle procedure elettorali. La circolare riporta che la legge 120/2020 esten

Riforme: trattative in corso

  di Valentina Stella Il Dubbio 27 luglio 2021 Prosegue serrata la trattativa tra il Governo e il Movimento 5 Stelle per trovare un accordo sulla riforma della giustizia penale in vista del prossimo 30 luglio quando si voterà la fiducia. Sembrerebbe che dal premier Draghi e dalla Ministra della Giustizia Marta Cartabia, che ieri hanno avuto un lungo incontro, ci sia stata una apertura ad una garanzia rafforzata per i reati di mafia, lasciandoli fuori dalla gabbia dell’improcedibilità, come richiesto da Giuseppe Conte. A quanto si apprende, i vertici del Movimento sarebbero in queste ore in attesa del testo, «perché la richiesta è stata accolta ma prima di dire che l'accordo è stato raggiunto è necessario vedere la modifica», spiegano fonti autorevoli all'Adnkronos. Il raggiungimento di questo obiettivo, che alcuni accademici hanno criticato in quanto potrebbero ravvisarsi profili di discriminazione tra gli imputati, basterebbe a placare le insofferenze pentastellate, anche se a

Riforma della giustizia penale: tutti i paradossi

  di Valentina Stella Il Dubbio 24 luglio 2021 L'interlocuzione va avanti serrata, si cerca un punto di caduta per uscire indenni dalla prova fiducia sulla riforma penale. La mediazione prosegue tra la ministra Cartabia, il premier Draghi e il capo politico in pectore del M5S Conte, per individuare quei miglioramenti tecnici, in particolare sull'improcedibilità, che consentirebbero il voto compatto della maggioranza senza spaccare un Movimento in fibrillazione. Proprio ieri infatti, come vi avevamo preannunciato, sul dl semplificazioni si è registrata la prima defezione: il deputato Vianello ha votato contro la fiducia. Con la riforma Cartabia almeno una trentina di deputati sarebbero pronti a seguirne l'esempio, «numeri destinati a salire vertiginosamente», ha riferito una fonte parlamentare all'Adnkronos. Proprio ieri la Ministra, intervenuta al Congresso del CNF, ha (r)assicurato che il dialogo prosegue:  «La riforma è stata oggetto della richiesta di un voto di fidu

Ingroia e Giarrusso leggete prima di parlare

  di Valentina Stella Il Dubbio 23 luglio 2021 «Prima conoscere, poi discutere, poi deliberare»: in una delle più celebri  Prediche inutili  Luigi Einaudi, grande economista piemontese e secondo presidente della Repubblica italiana, poneva una domanda sempre attuale: «Come si può deliberare senza conoscere?». Tale massima dovrebbe essere fatta propria da chiunque voglia intervenire nel dibattito, che sia a tavola tra amici o pubblicamente; soprattutto forse pubblicamente quando le responsabilità di ciò che si dice sono maggiori. Questa premessa è doverosa per replicare a due dichiarazioni, relative allo stesso argomento ma espresse da due personaggi diversi. Ieri l'Adnkronos ha battuto questo flash di agenzia: «   Giustizia: ex pm antimafia Ingroia,'mistificatoria la tesi che riforma Cartabia la chieda l'Europa'». Il 10 luglio scorso il parlamentare europeo pentastellato Dino Giarrusso a In Onda Estate ha dichiarato: «è un falso assoluto che il Pnrr sia legato alla rifo

Voghera: leso il diritto di difesa

  di Angela Stella Il Riformisra 23 luglio 2021 Proseguono le indagini per stabilire la dinamica dei fatti che hanno portato alla morte di Youns El Boussetai, il 39enne marocchino ucciso martedì sera in piazza a Voghera da un colpo di pistola sparato dall'assessore leghista alla Sicurezza Massimo Adriatici. Agli atti dell'inchiesta c'è un video, ripreso da una telecamera di sorveglianza, in cui l'immigrato si avvicina all'assessore e, dopo una breve discussione, lo colpisce con un pugno. Le immagini mostrano poi Adriatici cadere a terra, ma non il momento in cui spara alla vittima. Sarà importante appurare se il colpo è partito per sbaglio durante la caduta, come sostiene l'indagato, o dopo che è caduto terra. In quest'ultimo caso non si tratterebbe di eccesso colposo di legittima difesa ma di azione volontaria perché Adriatici avrebbe avuto dei secondi per impugnare l'arma e far fuoco, peraltro in una zona vitale del corpo. Ieri il pm di Pavia Roberto V

Draghi mette la fiducia sulla riforma del processo penale

  di Valentina Stella Il Dubbio 23 luglio 2021 Il premier Draghi ha deciso di blindare la riforma del processo penale. Lo ha reso noto ieri sera nella conferenza stampa indetta con la Ministra Cartabia e il Ministro Speranza al termine del Consiglio dei Ministri dedicato principalmente alle questioni vaccini e green-pass. «Sulla riforma della giustizia c'è stato un rapido passaggio in CdM - ha detto il primo Ministro  -  Ho chiesto l'autorizzazione alla fiducia quando sarà il momento in Parlamento, perché c'è stato un testo approvato all'unanimità in Cdm e questo è un punto di partenza. Qualora ci fossero miglioramenti tecnici anche importanti noi siamo aperti, molto aperti, qualora ci fossero servirà un nuovo passaggio in consiglio dei ministri». Il Cdm ha autorizzato il governo a porre la questione di fiducia sulla riforma della giustizia, anche se fonti grilline si sono dette spiazzate dal fatto che i loro ministri abbiano dato l'autorizzazione.  Draghi, risponde