Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

Processo Occhionero: notizia di reato fabbricata

di Valentina Stella dal Tribunale di Roma 27 febbraio 2018 Nuova udienza oggi del processo a carico dei fratelli Giulio e Francesca Occhionero accusati dalla procura di Roma di cyber spionaggio. Oggi l'ingegnere nucleare ha reso dichiarazioni spontanee, di cui vi riportiamo un sunto: Durante tutto il procedimento è stata rappresentata alla difesa, e soprattutto alla Giudice, una sequenza di causalità rispetto al decorso dell'indagine che è assolutamente falsa. Tutto il materiale fornito al momento della denuncia dalla Mentat è, per lo meno, acquisito illegalmente e a partire da molto prima della notizia di reato . La notizia di reato è chiaramente stata fabbricata per essere addossata agli Occhionero; basta rileggere lo storico dell'inchiesta. Se sia stata Mentat o qualcun altro, noi non siamo in grado di asserirlo ma speriamo ci riesca la Procura di Perugia a breve. In quest'ottica è abbastanza sospetta la posizione di chi, invece di seguire la strada d

Mascherin: «Salvare la riforma del carcere è ancora possibile»

Il Dubbio 24 febbraio 2018 Questa è la trascrizione dell’intervista all’avvocato Andrea Mascherin, presidente del Consiglio Nazionale Forense, rilasciata alla giornalista di Radio Radicale Lorenza D’Urso, per commentare la mancata approvazione della riforma carceraria. L’avvocato Mascherin è stato uno dei primi firmatari dell’appello degli oltre 300 giuristi che hanno sollecitato nei giorni scorsi il Governo proprio sul varo dei  decreti. Presidente Mascherin, come giudica questa mancata approvazione: è una occasione ormai perduta? Dobbiamo essere ottimisti fino a prova contraria. Inutile nascondere che la fase politica sta vivendo un momento delicato, siamo alle soglie delle elezioni, e sappiamo che il tema è sensibile dal punto di vista elettorale, e può spostare degli equilibri sul piano del consenso. L’auspicio - da persone che devono anche essere realistiche – è che si tratti di un passaggio strategico non destinato ad affossare la riforma o a stravolgerla ma semplicem

«È mio dovere non abbandonare la difesa di Oshegale»

di Valentina Stella Il Dubbio 23 febbraio 2018 “L’ avvocato che si prende la briga di difendere certe persone, e certi reati va denunciato per complicità” e ancora “Ha pure un avvocato? Ahhhhh la pena di morte”: sono alcuni dei messaggi indirizzati su facebook all’avvocato Simone Matraxia, legale di fiducia di Innocent Oseghale, il 29enne nigeriano da 23 giorni detenuto per vilipendio, distruzione e occultamento del cadavere di Pamela Mastropietro, la ragazza fatta a pezzi e ritrovata in due trolley abbandonati sul ciglio della strada. Raggiunto al telefono dal  Dubbio  ci ha raccontato, per la prima volta da quanto sono accaduti i fatti, che alcuni di questi messaggi tra cui “Ci vuole pelo sullo stomaco per difendere uno così”, “gli avvocati sono peggio di quelli che difendono' e “Bella pubblicità che fanno questi avvocati che difendendo i mostri” sono arrivati a lui privatamente sul social network e a commento di un articolo della testata  Cronache  Maceratesi. «Continuer

Migliore: «Alcune critiche sono fuorvianti»

di Valentina Stella Il Dubbio 22 febbraio 2018 «Stiamo trovando enormi resistenze sulla riforma dell’ordinamento penitenziario da tutta l’opposizione parlamentare», dice il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, a margine della presentazione del progetto di teatro partecipato “Educarsi alla libertà”, diretto dal regista e drammaturgo Mimmo Sorrentino e ripercorso nel documentario “Cattività”, diretto da Bruno Oliviero. Sulle critiche di una parte della magistratura Migliore aggiunge: «Le posizioni espresse nei confronti della riforma dell’ordinamento penitenziario sono tutte ovviamente legittime. Ritengo sinceramente che alcune di esse siano fuorvianti anche rispetto a quello che è il senso complessivo della riforma. Rispetto alla magistratura noi abbiamo ascoltato le posizioni del Csm e dell’Anm che complessivamente hanno dato un giudizio positivo. Poi ci sono pochi magistrati la cui autorevolezza è nota che hanno inteso sollevare problemi e preoccupazioni rispetto a regi

Bernardini: «Ad aprile 2016 ci furono gli Stati Generali...»

di Valentina Stella Il Dubbio 20 febbraio 2018 Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, lo ha confermato domenica nella trasmissione di Lucia Annunziata: giovedì il Consiglio dei ministri dovrebbe dare il via libera alla riforma dell’ordinamento penitenziario. Minniti ha dichiarato che «si tratta di un atto dovuto ma anche di un atto di civiltà attraverso cui si affronta il tema della carcerazione per bilanciare la pena ma anche il riscatto del detenuto». Ieri l’Associazione Antigone e il Coordinamento Nazionale degli Operatori per la Salute nelle Carceri Italiane hanno organizzato a Roma un “Dibattito sulla riforma dell’ordinamento penitenziario”. Pasquale Bronzo, ricercatore di diritto processuale penale della Sapienza di Roma, ha evidenziato i numeri del lavoro in carcere, tema stralciato dalla riforma per una questione di copertura economica ma anche perché “il carcere è poco adatto al lavoro come produttore di beni e servizi, se solo pensiamo a come viene scandito il tempo in c

Processo Occhionero: nessun riscontro su istituzioni hackerate

Immagine
Valentina Stella dal Tribunale di Roma 15 febbraio 2018 Nuova udienza oggi nell’ambito del processo a carico dei fratelli Giulio e Francesca Occhionero, accusati dalla procura di Roma di cyber spionaggio.    Il giudice monocratico Antonella Bencivinni, in base all’articolo 507 del codice di procedura penale, ha voluto risentire tre testi appartenenti al CNAIPIC, la polizia giudiziaria che ha analizzato computer, server, file oggetto dell’indagine. La vicenda è molto complessa e a dispetto dei titoli di giornale apparsi fino ad ora per cui i due sarebbero dei super cyber spioni, è apprezzabile l’interesse e la curiosità di un giudice che non appare appiattita sulla tesi dell’accusa ma pone domande ai testi per sbrigliare la matassa. Al di là dei molti tecnicismi informatici evidenziati in oltre 4 ore di deposizioni, è emerso un dato importante: il giudice ha chiesto ai testi se al momento esiste un file con l’elenco preciso delle vittime istituzionali    - quelli urlati da tv e g

Legnini: «Mi auguro che finisca al più presto lo sciopero della fame di Rita Bernardini»

di Valentina Stella il dubbio 15 febbraio 2018 «Non posso per coerenza che esprimere solidarietà rispetto all’iniziativa di Rita Bernardini, mi auguro che lei possa cessare al più presto lo sciopero della fame,  perché questa è una riforma che va approvata al più presto». Lo ha detto ieri a  Radio Radicale  il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, a proposito dello sciopero della fame di Rita Bernardini, membro di presidenza del Partito Radicale, in corso dal 22 gennaio scorso per chiedere la convocazione urgente di un Consiglio dei ministri che approvi la riforma dell’ordinamento penitenziario. «Mi permetto di auspicare l’approvazione rapida della riforma ordinamento penitenziario - ha continuato Legnini - lo dico nel pieno rispetto delle prerogative del Consiglio dei ministri e del Parlamento. Si tratta di una riforma seria e coraggiosa, che avrà un impatto molto esteso sulla materia penitenziaria, sulla umanizzazione della esecuzione della pena, sui percorsi di reinserimento

Quei trattamenti inumani denunciati anche da Napolitano

di Valentina Stella Il Dubbio 14 febbraio 2018 «Continueremo a convocare conferenze stampa finché il Governo non comunicherà i tempi certi per l’attuazione della riforma dell’ordinamento penitenziario» : così ieri pomeriggio, presso la sede di Torre Argentina a Roma, Sergio D’Elia ha aperto il secondo incontro sulla “lotta nonviolenta del Partito Radicale e di 9.400 detenuti e oltre 195 cittadini ‘ liberi’” che stanno portando avanti alcuni giorni di sciopero della fame per sollecitare il varo della riforma. Come vi abbiamo raccontato spesso dalle pagine di questo giornale, l’iter è stato tortuoso, osteggiato e si rischia che l’approvazione definitiva salti con l’avvicinarsi del 4 marzo. Giunta al 23esimo giorno di digiuno, Rita Bernardini, membro della Presidenza del Partito Radicale, ha reso noto che «Gentiloni, tramite Roberto Giachetti, mi ha fatto sapere che la riforma andrà in porto prima del voto; nonostante questa rassicurazione indiretta, mi sarei aspettata una telefonata

«Hanno firmato la condanna a morte per mio marito»

di Valentina Stella Il Dubbio 7 febbraio 2018 “Si tratta di una decisione vergognosa”: così Miranda Ratti ha commentato col Dubbio  la decisione del Tribunale di Roma che ieri ha rigettato l’istanza di scarcerazione di suo marito Marcello  Dell’Utri. Signora Dell’Utri si aspettava questa decisione? Sono allibita, hanno firmato una  condanna a morte per mio marito. È alla portata di tutti, anche di un cieco, l’accanimento di questa magistratura nei suoi confronti ed è ancora più assurdo pensare che Marcello possa costituire un pericolo. Esorto tutti a fare un sondaggio per chiedere chi ritenga mio marito un pericolo. Nessuno! Come giudica il fatto che i referti medici delineino un quadro clinico compromesso ma poi il Tribunale decide che suo marito deve rimanere in carcere? Mio marito è un cardiopatico, ha il diabete, ha avuto un glaucoma e da luglio ha un tumore maligno alla prostata. Tutto questo è stato certificato dai medici di Tor Vergata, da quelli del carcere, da quel

Dell’Utri, un altro “ niet”: la sua vita è appesa a un filo

di Valentina Stella Il Dubbio 7 febbraio 2018 Il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha respinto ieri la richiesta di scarcerazione per motivi di salute avanzata dai difensori di Marcello Dell’Utri, condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, e attualmente detenuto nel carcere romano di Rebibbia. Secondo il magistrato estensore del provvedimento,  la dottoressa Marcella Trovato, sono essenzialmente due le motivazioni per le quali l’ex senatore  di Forza Italia deve restare in carcere: la prima di carattere sanitario per cui, come si legge nelle motivazioni, “il quadro clinico è serio e necessita di costante e specialistico monitoraggio, ma è stabile, compensato e non si sono evidenziati aggravamenti sintomatici di concreti pericoli di gravi eventi”. La seconda motivazione alla base del rigetto riguarda invece  “ragioni di sicurezza pubblica”. Secondo il magistrato, infatti, “la posizione giuridica di Dell’Utri non è in alcun modo rassicurante: la sentenza in es

Dell’Utri, il Tribunale rinvia ancora

Valentina Stella Il Dubbio 3 febbraio 2018 È  attesa per l’inizio della prossima settimana la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Roma sulla scarcerazione di Marcello Dell’Utri per motivi di salute: il 76enne ex senatore soffre infatti di una grave cardiopatia, di diabete e a luglio gli è stato anche diagnosticato un tumore maligno alla prostata. Ieri vi è stata l’udienza durante la quale il pg si è espresso contro la sospensione della pena chiesta dai legali di Dell’Utri, Simona Filippi e Alessandro De Federicis. Il 5 dicembre scorso lo stesso tribunale aveva respinto la richiesta di scarcerazione, nonostante gli stessi consulenti della procura si fossero espressi per la incompatibilità tra le sue condizioni di salute e lo stato di detenzione. Dell’Utri ha assistito all’udienza, che per sua richiesta si è tenuta a porte aperte, in videoconferenza, dal carcere di Rebibbia dove sta scontando la condanna a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa, ma non è inter