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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

Ucpi contro sentenza Consulta ad regenim

  Valentina Stella Dubbio 30 settembre 2023 “La Giunta UCPI esprime la propria preoccupazione per il tenore della pronuncia della Corte Costituzionale” in merito al processo Regeni. Secondo i penalisti guidati da Gian Domenico Caiazza “la comunicazione provvisoria consente già di cogliere la portata della limitazione ad una precisa garanzia difensiva che l’ordinamento pone(va) a presidio del giusto processo, fondamento peraltro dell’intervento riformatore introdotto dalla cd. delega Cartabia. Solo quando sia provato che l’imputato abbia avuto esatta conoscenza del processo e dunque sia stato posto nelle condizioni di potersi validamente difendere è possibile procedere contro di lui. Il principio trova fondamento nella nostra Carta Costituzionale e nelle convenzioni internazionali, in particolare all’art. 6 della CEDU, e non può essere oggetto di bilanciamento con le prerogative della persona offesa, cui è riconosciuto il diritto di esercitare la pretesa risarcitoria anche nel processo

Le toghe rosse reclamano garanzie sui diritti

  Angela Stella Unità 30 settembre 2023 Si è aperto ieri a Palermo il IV Congresso nazionale di Area Dg, dal titolo “Il ruolo della giurisdizione all’epoca del maggioritarismo”, l’ultimo di Eugenio Albamonte quale Segretario dopo quattro anni da leader della magistratura progressista. Il pm romano ha criticato duramente il Governo Meloni e la militarizzazione da parte di Magistratura Indipendente, la corrente conservatrice, del Ministero della Giustizia, fino alla presidenza del Consiglio. Ma “il nodo centrale è costituito dall'attacco portato alla giurisdizione ed ai diritti” ha detto Albamonte. Ed infatti a seguire c’è stato un panel introdotto dalla presidente di Area Egle Pilla proprio sui “diritti sotto attacco” -  lavoro, carceri, immigrazione, fine vita, libertà di stampa, omogenitorialità – durante il quale hanno dialogato Anna Falcone, Marco Tarquinio, Giuseppe Provenzano, Giuseppe Salvaggiulo, Enrico Grosso. «La Costituzione è sopra di noi - ha detto Pilla - oltre le dive

Dura critica di Albamonte a Governo e Magistratura indipendente

 Valentina Stella Il Dubbio 30 settembre 2023 Dura critica al Governo e ai «segnali di insofferenza» «nei confronti delle istituzioni di garanzia», al suo «marcato accento securitario», all’ attacco portato dalla maggioranza «alla giurisdizione ed ai diritti» e alla «manifestazione della libertà di pensiero della magistratura». Ma anche all’attuale Csm, che invece di rappresentare la rigenerazione etica auspicata da Mattarella, «sembra anch'esso caratterizzato da logiche maggioritarie che vedono alleati i rappresentanti della magistratura conservatrice ed i laici espressi dalla stessa maggioranza di Governo, accomunati anche dalla condivisione di alcune posizioni della giurisdizione»: e qui il riferimento non può che essere a Magistratura Indipendente, che ha altresì instaurato «forte collaborazione operativa» con «le forze di Governo, che trova le sue articolazioni principali in Via Arenula e anche presso la Presidenza del Consiglio». Vedasi entourage del ministro Carlo Nordio e A

Spangher: le carriere vanno separate

  Valentina Stella Dubbio 29 settembre 2023 Sono riprese ieri in Commissione Affari Costituzionali della Camera le audizioni sulle proposte di legge a favore della separazione delle carriere. Sono intervenuti  Giorgio Spangher, professore emerito di procedura penale presso l'Università La Sapienza di Roma, Giuseppe di Federico, professore emerito di ordinamento giudiziario presso l'Università degli Studi di Bologna e di Daniela Cavallini, professoressa associata di ordinamento giudiziario presso l'Università degli Studi di Bologna. Il primo, già membro laico del Csm, si è favorevole alla riforma: «con riferimento al paventato condizionamento della magistratura da parte dell’esecutivo, non si considera come invece sia la politica ad essere ostaggio della magistratura  - dove non tutti possono difendersi: Open arms - , come emerso dalle dimissioni di ministri e da crisi di governo (Mastella Ministro di Giustizia), ma più recentemente dalle modifiche normative richieste e otte

L’accusa di Borsellino tuona in antimafia: “Saranno i miei colleghi a volere la mia morte”

  Valentina Stella Dubbio 28 settembre 2023 «Chiediamo che le componenti statuali facciano piena luce su particolari dettagli della vita di mio padre in quei 57 giorni» tra la strage di Capaci e quella di via D'Amelio. Lo ha detto ieri Lucia Borsellino nel corso di un'audizione in Commissione parlamentare Antimafia, presieduta dall’onorevole Colosimo, la quale proprio in una intervista al Dubbio disse «   Ho le stesse domande che si fanno i figli di Borsellino e l’avvocato Trizzino e vorrei provare a trovare risposte, sui verbali del Csm e su quei famosi 57 giorni, perché se qualcuno in quel “nido di vipere” ha tradito si sappia». «Siamo convinti, - ha proseguito Lucia – dopo aver assistito a piste investigative di questi anni che altre piste non hanno considerato atti, documenti e prove testimoniali che potessero fornire elementi indispensabili a capire il contesto in cui Paolo Borsellino operava negli ultimi giorni della sua vita». Dopo Lucia, è intervenuto suo marito e avvoc

Consulta: si faccia il processo per la morte di Regeni

  Valentina Stella Dubbio 28 settembre 2023 Pochi ci credevano, molti ci speravano, soprattutto la famiglia di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato, torturato e ucciso in Egitto nel 2016: la Corte costituzionale, riunita ieri in camera di consiglio, ha esaminato la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma in relazione alla celebrazione del processo per il sequestro e l’omicidio del ragazzo e  «ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 420-bis, comma 3, del codice di procedura penale, nella parte in cui non prevede che il giudice procede in assenza per i delitti commessi mediante gli atti di tortura definiti dall’art. 1, comma 1, della Convenzione di New York contro la tortura, quando, a causa della mancata assistenza dello Stato di appartenenza dell’imputato, è impossibile avere la prova che quest’ultimo, pur consapevole del procedimento, sia stato messo a conoscenza della pendenza del pro

Intervista a Mauro Palma

Angela stella L'unità 28 settembre 2023 Tra pochi mesi il Collegio del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale passerà la staffetta alla nuova terna. Ma oggi parliamo con l’attuale presidente Mauro Palma sulle ultime novità in tema di minori e migranti. Il Dl Caivano amplia in modo significativo la custodia cautelare e la facoltà di adottare misure pre-cautelari, attraverso l’abbassamento dei parametri edittali di riferimento e l’aggiunta di specifiche ipotesi di reato. Uno sbaglio secondo lei? Il Dl Caivano prova a trovare un equilibrio tra la linea repressiva e quella di intervento sociale. Il problema è che lo fa, a mio parere, abbastanza sbilanciato sulla linea repressiva. Anche quello sociale, ad esempio nel caso dei genitori che non mandano i figli a scuola, viene affrontato con un profilo repressivo (è previsto il carcere, al posto della multa, ndr). Bisogna tener presente che inevitabilmente l’ampliamento delle possibilità di ricorso alla misura

Più ombre che luci sul primo anno di Nordio

  Valentina Stella Dubbio 27 settembre 2023 Il 31 ottobre, nella prima conferenza stampa del nuovo Governo, sono serviti solo due minuti al Ministro Nordio per illustrare la parte del decreto legge relativo all’ergastolo ostativo – proprio lui che si era detto contro l’ergastolo qualche giorno prima sul CorSera - , sei invece per motivare il rinvio dell'entrata in vigore della riforma del processo penale firmata Cartabia. Questo primo atto ha segnato tutto l’anno appena trascorso: un Ministro con idee liberali e garantiste, spesso costretto a rinnegare i suoi principi stretto all’interno di una maggioranza, soprattutto Lega e Fratelli d’Italia, che lo riportano sul binario securitario e giustizialista. Un altro esempio? Il decreto Cutro presentato il 9 marzo: «Morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina» è la nuova fattispecie penale introdotta ed illustrata da Nordio, nel corso della conferenza stampa: «Un intervento nell’ambito del diritto p

Niente funerale per Matteo Messina Denaro

  Angela Stella Unità 26 settembre 2023 Dopo Provenzano e Riina a morire dietro le sbarre è toccato ieri notte a Matteo Messina Denaro, nel reparto detenuti dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila. Il capomafia era da tre giorni in coma  irreversibile per le conseguenze del tumore al colon al quarto stadio. Assistito fino all'ultimo dagli specialisti della terapia del dolore  che lo hanno preso in carico dopo la sospensione di qualsiasi terapia  oncologica. È stato lo stesso boss, arrestato lo scorso 16 gennaio  dopo 30 anni di latitanza, a chiedere di evitare l'accanimento  terapeutico. Ecco perché è stata sospesa nella notte l'alimentazione parenterale per endovena. "Quello con Matteo Messina Denaro, è stato un rapporto normalissimo, tra medico e paziente, è stato interessato e partecipe, sereno come può esserlo un malato incurabile, ha sempre accettato la malattia con dignità" ha detto Luciano Mutti, primario del reparto di Oncologia presso l'ospeda

Il caso Carol Maltesi

  Valentina Stella Dubbio 26 settembre 2023 Non si placano le polemiche dopo che a Davide Fontana, il bancario di 44 anni condannato in primo grado a trent’anni per l’omicidio, lo smembramento e l’occultamento del corpo di Carol Maltesi, è stata concessa, con la contrarietà del pm e delle parti civili, dalla Corte di Assise di Busto Arsizio l'ammissione all'istituto della giustizia riparativa, primo caso in Italia, almeno per il reato di omicidio, dell'istituto entrato in vigore il 30 giugno scorso, a seguito della riforma Cartabia. Dopo che la madre della vittima ha dichiarato «Il sì dei giudici al reinserimento dell’assassino di mia figlia? Non è possibile, questa è un’ingiustizia...Adesso temo davvero che un giorno il mostro che ha massacrato e fatto a pezzi Carol possa tornare libero» si è aggiunto un comunicato della Rete Dafne,   Rete Nazionale dei servizi per l’Assistenza alle Vittime di reato, presieduta dall’ex magistrato Marco Bouchard: «La decisione della Corte d

Intervista a Luca Palamara

  Valentina Stella Dubbio 23 settembre 2023 Riforme della giustizia e nuovo Csm: ne parliamo con Luca Palamara, ex magistrato e già Presidente dell’Anm. La settimana che si sta chiudendo è stata piena di fibrillazioni in Parlamento in tema di intercettazioni. Quello che è accaduto in questa settimana è la dimostrazione plastica di come la sfera politica possa invadere quella tecnico giuridica rendendo oltre modo difficile l’individuazione di un punto di compromesso da un lato tra la volontà di non dare l’idea di abbassare la guardia in tema di terrorismo e criminalità organizzata e dall’altro di mantenere fede al principio garantista al quale si sono ispirate alcune componenti politiche dell’attuale centrodestra. Lei da che parte sta, con Forza Italia o con gli altri partiti di Governo? Da osservatore mi ispiro ad un principio garantista perché ritengo che debba essere tutelata la funzione dell’istituto, che è quella di non essere utilizzato come una gogna contro il nemico politico di

Meloni si prende anche il Garante dei detenuti

 Angela Stella Unità 23 settembre 2023  Lunedì probabilmente sul tavolo del Consiglio dei Ministri avremo finalmente la terna definitiva del nuovo Garante dei diritti delle persone private della libertà personale. Come annunciato da Liana Milella su Repubblica il presidente sarà il meloniano Felice Maurizio D’Ettore, affiancato dall’avvocata romana Irma Conti, indicata dalla Lega e Mario Serio, Professore ordinario di Diritto Privato Comparato nell’Università di Palermo, in quota opposizione. Rispetto alle prime indiscrezioni non c’è più Carmine Antonio Esposito, ex presidente del Tribunale di sorveglianza di Napoli. Tra le polemiche sollevate nel dibattito c’era proprio quella che mancava una donna e allora la scelta sarebbe ricaduta su Irma Conti, la quale, tra l’altro, per il suo impegno nella lotta contro la violenza di genere, è stata insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica nel 2014 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nulla da fare invece per Rita Bernar

Accordo raggiunto sulle intercettazioni

 Angela Stella Unità 22 settembre 2023 Alla fine, dopo la tempesta, è tornato un apparente e forse momentaneo sereno nella maggioranza. Dopo la giornata convulsa di mercoledì quando Governo, Lega e Fratelli d’Italia si sono opposti ad alcuni emendamenti troppo garantisti di Forza Italia presentati nelle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera al dl 105/2023 -  quello che estende la disciplina dell’uso delle intercettazioni per reati di criminalità organizzata anche ad altri tipi di delitti, come il traffico illecito di rifiuti e sequestro di persona a scopo di estorsione – ieri la partita si è chiusa con Forza Italia che, nonostante tutto, si dice soddisfatta del risultato finale. In una nota il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli, assieme ai componenti azzurri delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali ha dichiarato: “Le nostre proposte votate sono in linea con il 'giusto processo'.  La prima mette la parola fine alle  intercettaz

Come salvare il processo Regeni non abbassando le garanzie

  Valentina Stella Dubbio 22 settembre 2023 Mercoledì scorso i giudici della Corte Costituzionale, riuniti in Camera di Consiglio, avrebbero dovuto decidere se il processo per la morte di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato, torturato e ucciso in Egitto nel 2016, si sarebbe potuto celebrare pur in assenza degli imputati. Ma la questione è talmente delicata che non sono riusciti ancora a formulare una sentenza e dovranno riunirsi nuovamente nei prossimi giorni. La difficoltà è quella di bilanciare il diritto della famiglia Regeni ad un giusto processo, l’obbligatorietà dell’azione penale del pubblico ministero italiano, e la tutela degli imputati. Essi sono quattro 007 egiziani: il generale Sabir Tariq, i colonnelli Usham Helmi e Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif, accusati a vario titolo di sequestro di persona pluriaggravato, lesioni aggravate e concorso in omicidio aggravato. I militari non hanno mai comunicato i loro indirizzi, necessari a inv

caso regeni alla consulta

  Valentina Stella dubbio 20 settembre 2023 Oggi arriva in Corte Costituzionale il caso di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato, torturato e ucciso in Egitto nel 2016.   Accogliendo la richiesta del procuratore capo Francesco Lo Voi e dell'aggiunto Sergio Colaiocco, mercoledì 31 maggio 2023 il gup di Roma ha deciso di inviare gli atti alla Consulta. Una richiesta finalizzata a sbloccare lo stallo in cui si trova il procedimento. E oggi i giudici, riuniti in Camera di Consiglio (relatore della causa sarà Stefano Petitti), dovranno valutare la questione. La decisione è attesa nei prossimi giorni. Imputati sono quattro 007 egiziani: il generale Sabir Tariq, i colonnelli Usham Helmi e Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif, accusati a vario titolo di sequestro di persona pluriaggravato, lesioni aggravate e concorso in omicidio aggravato. Secondo quanto ricostruito gli imputati avrebbero, tra l’altro, usato «strumenti dotati di margine affilato e tagli

Intervista a Stefano Musolino

  Angela Stella UNità 20 settembre 2023 Che direzione sta prendendo il Governo in materia di immigrazione e giustizia? Ne parliamo con Stefano Musolino, Segretario di Magistratura Democratica.  Qual è il suo giudizio su come il Governo sta gestendo la questione migratoria? È accettabile ad esempio trattare con dittatori, come quello tunisino? Da molti anni e da molti Governi le politiche migratorie sono regolamentate da decreti legge, emanati sull’onda emotiva delle periodiche emergenze. Dovrebbe essere, ormai, evidente che si tratta di un fenomeno strutturale e non emergenziale ed, anzi, l’aumento degli sbarchi nonostante l’avvento di un Governo di destra che immaginava di potere esercitare funzioni dissuasive con aumenti di pene, riconoscimento di pieni poteri al Ministro degli Interni, riduzione delle capacità operative delle ONG, riduzione degli interventi della Capitaneria di Porto, conferma definitivamente che flussi di migrazione determinati da fenomeni storici non si governano