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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

«È compatibile il carcere duro per un malato terminale?

di Valentina Stella Il Dubbio 23 novembre 2019 Roberto Giachetti di “Italia Viva” ha presentato una interrogazione a risposta scritta ai ministri Bonafede e Speranza sul caso di Antonino Tomaselli, malato terminale per un tumore ai polmoni, detenuto in custodia cautelare in regime di 41 bis presso il carcere di Opera. Per un malato oncologico con una aspettativa di vita ridottissima è compatibile il carcere e in particolare modo il regime duro? Il parlamentare evidenzia che “Tomaselli non è imputato, né mai lo è stato in passato, per fatti di sangue” ma per il riesame e la Cassazione “le condizioni di salute in cui versa il Tomaselli non risultano modificate in peggio malgrado la gravissima malattia da cui l'indagato è affetto” e quindi sono compatibili con la detenzione al 41 bis. Giachetti, dunque, si chiede se tutto questo rispetti l’articolo 1 del decreto legislativo che riordina la medicina penitenziaria per cui “i detenuti e gli internati hanno diritto, al pari dei citta

Nappi: «Il centrodestra può riprendersi la Campania»

di Valentina Stella Il Dubbio 19 novembre 2019 In  Campania si stanno scaldando già i motori elettorali in vista delle elezioni regionali del prossimo anno. Qualche giorno fa, dopo il rifiuto di Mara Carfagna, Silvio Berlusconi ha proposto Stefano Caldoro come candidato del centrodestra; Caldoro, già presidente della Regione Campania dal 2010 al 2015, potrebbe non trovare il placet degli alleati Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Tanto è vero che proprio il leader della Lega qualche giorno fa ha aperto alle liste civiche, «a tutto ciò che non è Pd o 5Stelle». Quindi la partita è appena cominciata e a giocarsi una carta potrebbe essere l’outsider Severino Nappi che ieri al Palapartenope  di Napoli ha presentato il progetto ' Campania- Il nostro posto” che nasce con l’obiettivo di aggregare e allargare il centrodestra. Nappi, giuslavorista e professore ordinario di Diritto del Lavoro, è presidente dell’associazione Nord Sud e vice coordinatore per la Campania di Forza Italia, già a

Ismail al giudice: “Mi picchiano e mi dicono di non testimoniare”

di Valentina Stella Il Dubbio 15 novembre 2019 Undici agenti di polizia penitenziaria rinviati a giudizio per aver picchiato un detenuto nel carcere milanese di San Vittore. Ismail Ltaief sarebbe stato punito per aver denunciato altri agenti della penitenziaria per furti nelle cucine del carcere laziale di Velletri e per essere stato da loro malmenato. Il caso era stato sollevato dal Partito Radicale in una conferenza stampa tenuta alla Camera da Marco Pannella e Rita Bernardini. Per l’avvocato Alessandro Gerardi che segue il procedimento a Velletri la vicenda di Ismail Ltaief, con la sua appendice milanese, «presenta caratteristiche peggiori rispetto a quella di Stefano Cucchi, l'unica differenza è che Ismail per fortuna è ancora vivo e può raccontarla. La domanda che dovremmo porci di fronte a episodi del genere è semplice: come si possono rieducare i ' delinquenti' se si usano metodi molto simili a quelli usati da chi in carcere sta dall’altra parte delle sbarre?».

“Mi riscatto per...”, avviati al lavoro 4500 detenuti nei primi diciotto mesi

di Valentina Stella Il Dubbio 14 novembre 2019 «Grazie ministro. Per me, per noi detenuti questo progetto è gratificante. Ci fa accedere alla libertà, ci fa avvicinare a quelle persone che ci vedono solo come dei delinquenti ma che così capiscono che possiamo fare qualcosa per loro». Con queste parole un detenuto del carcere di Rebibbia si è rivolto ieri al guardasigilli Alfonso Bonafede al termine di una conferenza stampa indetta per illustrare il nuovo Ufficio centrale per il lavoro dei detenuti, “Mi riscatto per... il futuro”. In un anno e mezzo si è registrata una implementazione dei progetti di lavoro di pubblica utilità: sono stati sottoscritti 70 protocolli che hanno portato all'avviamento al lavoro di 4.500 detenuti. Un'esperienza partita da Roma, dove i reclusi del carcere di Rebibbia sono stati impegnati nella manutenzione del verde cittadino e delle strade, e proseguita in altri capoluoghi. La tappa successiva è stata nel capoluogo lombardo, con il progetto '

L’incubo di Ismail, picchiato prima a Velletri poi a San Vittore

di Valentina Stella Il Dubbio 14 novembre 2019 Undici persone, tra ispettori e agenti di polizia penitenziaria del carcere milanese di San Vittore, sono stati rinviati a giudizio dal gup di Milano Alessandra Cecchelli per presunte intimidazioni e pestaggi, tra il 2016 e il 2017, ai danni di un tunisino di 50 anni, Ismail Ltaief, detenuto per tentato omicidio. Il processo avrà inizio per tutti il prossimo 12 febbraio davanti alla quinta sezione penale. Le accuse verso gli agenti ( non più in servizio nel carcere del capoluogo lombardo, ma in altri istituti) sono, a vario titolo, intralcio alla giustizia, lesioni, falso e sequestro di persona. Reato quest'ultimo contestato solo ad alcuni imputati, in quanto in uno dei due pestaggi, datati 27 marzo e 12 aprile 2017, come si legge nel capo di imputazione, il 50enne, privato ' della libertà' sarebbe stato ammanettato e trasferito in una stanza in uso ad uno degli agenti sotto inchiesta per poi essere picchiato. Oltre a Ltai

«La difesa d’ufficio esalta il ruolo sociale dell’avvocatura»

di Valentina Stella Il Dubbio 14 novembre 2019 Avvocati e magistrati d’accordo: il ruolo del difensore d’ufficio è fondamentale, implica l’onere e l’onore di una difesa effettiva, è uno strumento di straordinaria importanza per i cittadini che ne fruiscono. È quanto emerso al convegno su “La difesa d’ufficio e la responsabilità sociale dell’avvocato” organizzato a Palazzo di giustizia dalla Camera penale di Roma e dall’Ordine degli avvocati della Capitale. «Un difensore adeguato può cambiare la vita di qualcuno, non va dimenticato», è stato il mood di interventi come quelli degli avvocati Cesare Gai e Alarico Mariani Marini ma anche del pm di Roma, ed ex presidente dell’Anm, Eugenio Albamonte, che ha ricordato «l’impegno» sulla questione «della compianta avvocata Paola Rebecchi», con la quale negli anni si è confrontato. «Il tema della difesa d’ufficio ha una importanza politico sociale che va coltivata», ha ricordato Albamonte, «all’interno del nostro sistema, in cui la difesa tecn

«Da radicale e avvocato non mollo. Continuerò a difendere tutti»

di Valentina Stella Il Dubbio 6 novembre 2019 Dalle intercettazioni diffuse sull’arresto di Antonello Nicosia è spuntato il nome di Michele Capano, avvocato e consigliere generale del Partito Radicale, già tesoriere di Radicali Italiani. Nonostante non sia indagato,  il Fatto Quotidiano  ha scatenato su di lui un attacco feroce, insinuando che possa essere un avvocato che “favorisce un mafioso” e collegando questo “fiancheggiamento”  alla storica attività dei radicali  per i diritti dei detenuti. Avvocato, quali erano i suoi rapporti con Nicosia? L’ho conosciuto quando tra il 2016 e il 2017 aveva organizzato in Sicilia alcune proiezioni del docu- film di Crespi su Tortora e aveva chiesto a Radicali Italiani di mandare qualcuno per i dibattiti. E io andai, quale membro del comitato. Da lì, attorno al comune interesse per le tematiche ‘ penitenziarie’, si è avvicinato a noi. Dico subito che, nel doveroso rispetto e nella naturale attenzione verso l’inchiesta in corso, ho chiesto

Occhionero: «Collaborazione interrotta» Maria Falcone: «Solo disgusto»

di Valentina Stella Il Dubbio 5 novembre 2019 La prima a rilasciare un commento sull’arresto di Nicosia non poteva che essere l’onorevole di Italia Viva, l’avvocato Giuseppina Occhionero, di cui l’indagato è stato assistente parlamentare e con cui appunto ha visitato diverse carceri: «Quello che si legge nelle intercettazioni è comunque vergognoso e gravissimo. La collaborazione con me, durata solo quattro mesi, era nata in virtù del suo curriculum. Non appena ho avuto modo di rendermi conto che il suo curriculum e i suoi racconti non corrispondevano alla realtà ho interrotto la collaborazione». A essere coinvolti molto da vicino da questa vicenda sono anche i radicali la cui credibilità e la loro eccezionale attività di monitoraggio delle carceri potrebbero essere minate da questo grave episodio. A Rita Bernardini del Partito Radicale «non piaceva il modo di fare di Nicosia e l’ho scaricato tanti anni fa quando mi chiedeva di entrare in carcere a nome del movimento. Detto questo, p

Joel, un anno in carcere da innocente: «Ho perso tutto, il lavoro e mio figlio»

di Valentina Stella Il Dubbio 2 novembre 2019 Joel è un ragazzo peruviano di trent'anni; ne aveva undici quando è arrivato in Italia per costruirsi una vita migliore. Ma un anno fa il destino lo mette duramente alla prova: viene arrestato per violenza sessuale e rapina. Resta in cella per dodici mesi nel carcere milanese di San Vittore. Poi il colpo di scena al processo: la donna che lo ha accusato ritratta. ' Mi sono inventata tutto' dirà, e per Joel sarà di nuovo libertà. Ma quanto gli è costato tutto questo? Ha deciso di raccontarlo in esclusiva al Dubbio a pochi giorni dalla sentenza di assoluzione. Nel racconto ci accompagna anche il suo legale di fiducia, l'avvocato Paolo Pappalardo. Partiamo dai fatti: il 9 ottobre 2018 una donna peruviana di circa quarant'anni si presenta in un commissariato milanese per esporre denuncia per stupro e rapina. Racconterà di essere stata violata nelle parti intime, presa a pugni e calci e derubata della borsa in un parco del