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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

Pena ridotta in appello per Antonio Ciontoli Ira dei familiari di Vannini

di Valentina Stella Il Dubbio 30 gennaio 2019 Marco Vannini, il 21enne morto a Ladispoli il 18 maggio del 2015 per un colpo di pistola partito mentre era in casa della famiglia della sua fidanzata, non fu vittima di un omicidio volontario, bensì di un omicidio colposo. Lo ha deciso ieri la Corte d'Assise di Appello di Roma che, riqualificando il reato di omicidio volontario con dolo eventuale in omicidio colposo con l'aggravante della colpa cosciente, ha condannato a 5 anni di reclusione ( rispetto ai 14 anni decisi in primo grado) Antonio Ciontoli, che ha materialmente sparato, e confermato i 3 anni, inflitti in Corte di Assise sempre per omicidio colposo, a carico della moglie Maria Pezzillo e dei figli Martina, fidanzata di Marco Vannini, e Federico. Confermata l'assoluzione per Viola Giorgini, fidanzata di Federico. Alla lettura della sentenza, giunta dopo un'ora e mezza di camera di consiglio, è scoppiato il caos in aula con le grida di protesta dei familiari

"Sarà presente l’autore" detenuti tra teatro, cinema, foto e video

di Valentina Stella Il Dubbio 17 gennaio 2019 Oggi presso lo spazio WeGil, in largo Ascianghi 5 nel quartiere Trastevere di Roma, dalla 10: 30 alle 19 in scena estratti di spettacoli teatrali, film e letture e una mostra fotografica e video prodotti con i detenuti del Lazio. L’iniziativa dal nome “Sarà presente l’Autore” è realizzata dal Garante delle persone private della libertà della Regione Lazio in collaborazione con LazioCrea. È stata presentata ieri con una conferenza stampa alla presenza di Stefano Anastasìa, Garante delle persone private della libertà del Lazio, Albino Ruberti, Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Lazio, Giovanni Di Blasio, Dirigente Provveditorato Amministrazione Penitenziaria Lazio, Maria Antonia Vertaldi, Presidente Tribunale di Sorveglianza di Roma, e lo scrittore Edoardo Albinati. Il pomeriggio si è concluso con le prime rappresentazioni e una degustazione di prodotti d’economia carceraria. “Tra i diritti che non possono essere negati ai dete

Polizia Penitenziaria: il lavoro difficile dei 37mila agenti

di Valentina Stella Il Dubbio 16 gennaio 2019 Nel suo messaggio di fine anno, il capo del Dap Francesco Basentini si era rivolto al Corpo di Polizia Penitenziaria: “In Italia ci sono quasi 37mila uomini e donne che ogni giorno lavorano ( anche) alla nostra sicurezza. Ma pochi lo sanno. Perché la gran parte del loro lavoro si svolge dietro pesanti cancellate di ferro e al di là di enormi mura, talvolta vere e proprie fortezze, che non lasciano molto spazio all’immaginazione né alla fantasia. E poi perché quello che avviene dietro quelle sbarre e quelle mura interessa a pochi, salvo quando capita qualcosa di grave”. Dopo aver parlato degli specialisti biologici e informatici che lavorano per il Laboratorio centrale Banca Dati Dna ecco una carrellata delle altre  specializzazioni. Servizio cinofili Viene istituito nel 2002 per contrastare i tentativi di introduzione di sostanze stupefacenti all’interno degli istituti penitenziari. L’unità cinofila è costituita dal conduttore col

«Buoni risultati grazie alla Banca dati del Dna»

di Valentina Stella Il Dubbio 15 gennaio 2018 Proprio un anno fa da queste pagine vi raccontavamo dell’inizio della procedura di inserimento dei profili del Dna dei detenuti nella Banca dati nazionale Dna, istituita nel 2009 presso il Ministero dell’Interno- Dipartimento della Pubblica Sicurezza, insieme al Laboratorio Centrale per la Banca Dati Nazionale del Dna. Si era dato il via ad un importante e innovativo passo in avanti nella soluzione di casi criminali complessi, in quanto da allora si è reso possibile confrontare il Dna ottenuto dalle tracce biologiche rinvenute sulla scena del crimine con quello ricavato dai campioni salivari prelevati alla popolazione detenuta e archiviati nell’apposita banca dati. Per approfondire abbiamo parlato con la dottoressa Grazia De Carli, direttore del Laboratorio centrale Banca Dati nazionale del Dna. Dottoressa innanzitutto a chi viene prelevato il Dna e in che modo? Ad un ampio numero di soggetti, in quanto sono esclusi solo coloro che h

J. M., giudicato e condannato senza una effettiva difesa

di Valentina Stella Il Dubbio 8 gennaio 2019 Nessuna conoscenza del processo a proprio carico, nessuna presenza in aula, nessun apparente contatto con l’avvocato  d'ufficio: eppure un cittadino polacco è oggi detenuto in base ad una sentenza di condanna a 4 anni di reclusione. Questa è la storia drammatica di J.M.: la vicenda trae origine da un controllo stradale svolto nel 2010 dalla Guardia di Finanza che rinvenne, all'interno di un camion adibito al trasporto di prodotti alimentari, dodici cittadini extracomunitari provenienti dall'Afghanistan. J.M. (secondo autista del mezzo), nei cui confronti emergevano indizi di colpevolezza per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, veniva invitato, in lingua italiana, a nominare un difensore e ad eleggere un domicilio. L'invito veniva documentato in un verbale prestampato - sottoscritto dall'indagato senza alcuna consapevolezza del contenuto, data la totale assenza di comprensione della lingua italiana - nel