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Visualizzazione dei post da luglio, 2017

#carovanaxlagiustizia:domani all’Ucciardone e a Termini Imerese

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di Valentina Stella Il Dubbio 29 luglio 2017 La nave con a bordo i membri della Carovana per la giustizia, organizzata dal Partito Radicale insieme all'Unione delle Camere Penali Italiane, è approdata all'alba di oggi nel porto di Palermo. Tra gli obiettivi della Carovana c'è anche quello dell'approvazione dei decreti delegati della riforma dell’Ordinamento Penitenziario. Proprio su questo, prima di partire, l'esponente radicale Rita Bernardini ha dichiarato: "A inizio luglio il Ministro Orlando diede la sua parola sul fatto che avrebbe voluto chiudere ad agosto in merito all'attuazione dei decreti. Adesso invece istituisce una serie di commissioni che hanno tempo fino al 31 dicembre per presentare i decreti attuativi dell'ordinamento penitenziario. Noi come partito radicale chiediamo che le Commissioni preparino le bozze entro il mese di agosto". Mentre l'avvocato Gian Domenico Caiazza, Responsabile dei rapporti istituzionali e con le

Sbarca oggi in Sicilia la Carovana per la giustizia

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di Valentina Stella Il Dubbio 28 luglio 2017 Inizia oggi sulle pagine di questo giornale il diario di viaggio in Sicilia della Carovana per la Giustizia organizzata dal Partito Radicale e dall'Unione delle Camere Penali. L'iniziativa è stata presentata ieri durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato dirigenti del Partito e membri dell'UCPI. I carovanieri salperanno oggi dal porto di Napoli per giungere a Palermo all'alba di domani. Rimarranno in Sicilia fino al 13 agosto, periodo in cui organizzeranno dibattiti e conferenze pubbliche con le Camere Penali territoriali, assemblee e comizi in piazza, tavoli di raccolta firme sulla proposta di legge per la separazione delle carriere tra giudici e pm e visite in tutti e 22 gli istituti di pena dell'isola.  La Carovana si concluderà formalmente il 15 agosto con un incontro con la stampa dinanzi il carcere romano di Regina Coeli. Alla guida della Carovana per la Giustizia ci saranno Rita Bernardini, Sergio

Maurizia e le altre donne, le voci di dentro a Rebibbia

di Valentina Stella Il Dubbio 25 luglio 2017 «Una bella giornata di sole. Tutto andava a meraviglia. All’improvviso quattro toc toc alla porta, mio figlio mi chiede “ma, chi sarà? ” E io “boh, apri”. Mi trovo davanti tre colossi e una donna che mi dicono signora, ci segua. È in arresto e io già ci sto con il bracciale e loro No, signò, è arrivato il definitivo. Prepari le sue cose e ci segua. Ha dieci minuti. Dieci!!», in pochi minuti la vita di Maurizia cambia; da due anni è reclusa nel carcere femminile di Rebibbia. «Dopo aver versato fiumi di lacrime, cazziatoni, litigate, amicizie vere e no, mi rendo conto mi servirà. Eccome!», così si racconta oggi nel libro ‘ A mano libera. Donne tra prigioni e libertà’, una raccolta di testi, frutto del lavoro fatto da novembre 2016 a maggio 2017, con il laboratorio ” A mano libera” tenuto proprio nella Casa circondariale femminile romana. Le curatrici del libro, Tiziana Bartolini e Paola Ortensi, hanno tenuto degli incontri settimanali con l

Salvagni: «Ergastolo a Bossetti? Negato il diritto alla difesa»

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di Valentina Stella Il Dubbio 19 luglio 2017 «Dubbio» è la parola più ricorrente pronunciata dall’avvocato Claudio Salvagni in questa intervista al nostro giornale, a poche ore dalla sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Brescia che, dopo quindici ore di camera di consiglio, ha confermato l’ergastolo per Massimo Bossetti: è lui l’assassino di Yara Gambirasio. Davvero questo pronunciamento ha decretato la colpevolezza del muratore di Mapello oltre ogni ragionevole dubbio? Per i giudici, due togati e 6 popolari, la risposta è affermativa. Ma non tutti ne sono convinti: addirittura anche tra i colpevolisti c’è chi chiedeva la super perizia sulla prova del Dna, per dissipare ogni dubbio. Bossetti nelle sue dichiarazioni spontanee aveva detto: «Quel Dna non mi appartiene. Non sono io l’assassino», ritenendosi vittima del «più grande errore giudiziario di questo secolo», supplicando la Corte di concedergli una analisi super partes sul Dna. Ma così non è stato: dunque fine pena mai

I fratelli accusati di cyberspionaggio

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di Valentina Stella Il Dubbio 15 luglio 2017 La parabola discendente di Francesca Maria Occhionero inizia il 9 gennaio di quest’anno quando viene arrestata insieme al fratello Giulio, e condotta nel carcere romano di Rebibbia. Le accuse mosse dalla procura di Roma sono: accesso abusivo a sistema informatico aggravato, intercettazione illecita di comunicazioni informatiche, violazione della privacy; accantonata al momento quella di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. In pratica i due avrebbero cercato di entrare nella posta elettronica di 18mila persone, tra cui l’attuale segretario del Pd, Matteo Renzi, l’ex premier Mario Monti, il presidente della Bce, Mario Draghi, il cardinale Gianfranco Ravasi, ma anche in quella di nomi altisonanti della finanza, delle istituzioni, delle pubbliche amministrazioni, di celebri studi professionali. Il processo a carico dei due fratelli, iniziato lo scorso 27 giugno, riprenderà il 17 luglio davanti al giudice monocrat

Così l’avvocatura milanese apre le porte ai non vedenti

di Valentina Stella Il Dubbio 13 luglio 2017 Avvocati letteralmente al buio quelli riunitisi ieri pomeriggio presso l’Istituto dei ciechi di Milano: «Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati milanesi - ci racconta il presidente Remo Danovi - ha accettato di riunirsi e discutere al buio, e fare così un’esperienza straordinaria, che ci ha aiutato a comprendere meglio la situazione e la quotidianità di quanti vivono una situazione speciale e sviluppano abilità diverse dalle nostre». Per questo Danovi, durante l’incontro, ha annunciato la preparazione di un “Codice delle fragilità”, curato dall’Ordine di Milano, che prende spunto dalle «nostre numerose iniziative già esistenti sul territorio» come gli sportelli di orientamento legale del cittadino e delle vittime di violenza di genere, o di particolari reati e patologie, dall’usura alle ludopatie. D’intesa con l’Istituto dei ciechi  sarà infatti aperto uno sportello con modalità specifiche per ipo- vedenti e non vedenti, e anche per i

«A metà agosto il grande Satyagraha per l’ordinamento penitenziario»

di Valentina Stella Il Dubbio 13 luglio 2017 Rita Bernardini è di nuovo in forma ed è ritornata nella sede del Partito radicale da qualche giorno, dopo che il 6 luglio è stata dimessa dall’ospedale, nel quale era ricoverata dallo scorso 21 giugno per un infarto al miocardio e una fortissima colica biliare che ha reso necessario programmare un intervento di asportazione della colecisti. Innanzitutto come sta adesso e come ha vissuto una combattente come lei un periodo di tre settimane di riposo?  Sto molto meglio, davvero felice di essermi ripresa dopo l’ultimo sciopero della fame. Ho avuto una rete straordinaria di amiche e amici radicali che mi sono stati accanto minuto dopo minuto riempiendomi di attenzioni e affetto. E poi tanta sincera solidarietà da ogni angolo d’Italia. In una delle tre notti passate in terapia intensiva per via dell’infarto ho avuto un sogno agitatissimo; l’ho passata a “visitare” uno per uno i quasi 200 istituti penitenziari italiani… Insomma, continuavo

«Parlate solo dei capi, mai dei signor nessuno lasciati morire al 41 bis »

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di Valentina Stella Il Dubbio 12 luglio 2017 In questi giorni numerose pagine vengono dedicate a Riina, al cosiddetto carcere duro, alla presunta trattativa Statomafia. Temi sui quali è interessante interpellare l’avvocato Rosalba Di Gregorio, legale di numerosi boss di Cosa nostra, da Bernardo Provenzano a Michele Greco. Di Gregorio ha difeso anche Gaetano Murana, uno dei sette imputati che vennero condannati al processo per la morte di Paolo Borsellino sulla base di accuse formulate da pentiti, poi risultato estraneo. Continua a tenere banco la condizione di salute di Riina rispetto ai suoi status di detenuto e imputato. Dello stato di salute di Provenzano non si discusse con lo stesso approfondimento. Molti si scandalizzano per la sentenza della Cassazione su Riina, che invece non è affatto scandalosa perché afferma principi di diritto. L’informazione è stata disinformante perché si è concentrata solo sul nome dell’imputato: quando la Suprema corte afferma che bisogna moti

Quando la musica apre la mente e il cuore

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di Valentina Stella Il Dubbio 12 luglio 2017 'Se cantiamo siamo libere' è un verso di una melodia zulu riadattato in italiano da alcune detenute durante una lezione di canto tenuta dal maestro e tenore Massimiliano Tonsini. Il video è stato mostrato ieri alla stampa durante la conferenza di presentazione del Progetto “Fidelio”, portato avanti nel carcere romano maschile e femminile di Rebibbia dai musicisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dalla Cassa Depositi e Prestiti, con il patrocinio del ministero della Giustizia. Obiettivo del progetto, come illustrato dal Capo di Gabinetto di via Arenula, Elisabetta Cesqui, «è quello di attuare il recupero e il reinserimento dei detenuti attraverso la musica, esprimendo emozioni e talenti, umanità e socialità». Le attività didattiche, iniziate il 24 aprile, si sono concentrate su due laboratori corali a cui hanno partecipato oltre 25 detenuti e detenute: ieri pomeriggio nel teatro del carcere maschile di Rebibbia l’esib

Luigi Manconi: «Perché Marco Prato è stato trasferito?»

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di Valentina Stella Il Dubbio 7 luglio 2017 Il capitolo sul suicidio di Marco Prato dello scorso 20 giugno nel carcere di Velletri non può e non deve essere chiuso: con questo obiettivo il senatore Pd Luigi Manconi, Presidente della Commissione diritti umani, ha presentato una interrogazione al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, per chiarire alcuni punti della vicenda. Primo tra tutti “quali provvedimenti siano stati adottati dall’Amministrazione penitenziaria, in particolare dagli istituti di Regina Coeli e di Velletri, in ottemperanza della direttiva ministeriale del 2015 per evitare che un soggetto evidentemente a rischio come Marco Prato potesse suicidarsi”. Il ragazzo aveva già tentato il suicidio nel 2011, dopo essere rientrato a Roma da Parigi, e una seconda volta due mesi dopo, e ancora poche ore dopo l’orribile omicidio di Luca Varani. Per il brutale assassinio del ventitreenne, ucciso il 4 marzo 2016, il reo confesso Manuel Foffo è stato già condannato a 30 ann