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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

Novità garantiste in Gazzetta

  di Valentina Stella Il Dubbio 1 dicembre 2021   Novità dalla Gazzetta Ufficiale del 29 novembre: sono state pubblicate infatti due leggi importanti di cui vi abbiamo parlato in questi mesi, ossia quella sui tabulati telefonici e quella presunzione di innocenza. Partiamo dalla prima: è stata pubblicata la Legge 23 novembre 2021, n. 178 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 settembre 2021, n. 132, recante misure urgenti in materia di giustizia e di difesa, nonché proroghe in tema di referendum, assegno temporaneo e IRAP), in vigore da ieri. Come spiega l'ufficio studi della Camera l'articolo 1 modifica l'art. 132 del Codice della privacy, per circoscrivere l'accesso ai dati di traffico telefonico e telematico a fini di indagine penale, consentendolo solo per gravi o specifici reati e richiedendo sempre l'autorizzazione o la convalida del giudice. L'intervento normativo è stato determinato dall'esigenza di dare urgente seguito ad una

Botta e risposta Canzio e Ucpi

  di Valentina Stella Il Dubbio 1 dicembre 2021 Il Presidente dell'Unione delle Camere Penali, Gian Domenico Caiazza, qualche giorno fa in una intervista a questo giornale aveva espresso preoccupazione sul tema dell'appello, sulla cui riforma sta lavorando il gruppo ministeriale presieduto da Giovanni Canzio, Primo Presidente Emerito della Corte di Cassazione: «la legge delega   - ci aveva detto Caiazza- prevede "l'inammissibilità dell’appello per mancanza di specificità dei motivi quando nell’atto manchi la puntuale ed esplicita enunciazione dei rilievi critici rispetto alle ragioni di fatto e di diritto espresse nel provvedimento impugnato". Ci allarmano due espressioni: "specificità dei motivi" e "puntuale enunciazione"». Proprio Canzio, pochi giorni dopo l'intervista, durante l'evento  La riforma Cartabia. Il "Nuovo" sistema penale , organizzato da Laboratorio Permanente Esame e Controesame, ha voluto tranquillizzare il le

Morisi verso l'archiviazione

  di Angela Stella Il Riformista 1 dicembre 2021 Probabilmente non subirà nessun processo Luca Morisi, l'ex responsabile della comunicazione di Matteo Salvini, che ad agosto era stato indagato per detenzione e cessione di stupefacenti dopo che i Carabinieri, su segnalazione di due giovani escort romeni con i quali aveva trascorso una notte a base di sesso e droga, avevano scoperto nella sua casa di Belfiore una piccola quantità di cocaina. Infatti, come ha riportato ieri  il Corriere della Sera, la Procura di Verona chiederà a breve l'archiviazione per «particolare tenuità del fatto». La richiesta sarebbe già pronta. Morisi ha sì confermato di aver acquistato la cocaina da consumare nel festino nella notte del 14 agosto. Tuttavia - come aveva spiegato il suo avvocato Fabio Pinelli - non c'era «stato accordo preventivo» con gli altri due per consumarla insieme. Il che ha permesso di accedere al beneficio della «tenue entità». Morisi, nell'interrogatorio fatto dinanzi ai

Senza libertà, almeno dateci un po' d'amore

  di Angela Stella Il Riformista 1 dicembre 2021 «Affettività e carcere, una proposta di riforma tra esigenze di tutela contrapposte» è il titolo dell'evento svoltosi ieri nella sede del Consiglio regionale a Roma per presentare i risultati della ricerca dell'Università di Cassino e del Lazio meridionale proprio sul tema dell'affettività dietro le sbarre. Come si legge nell'abstract del lavoro « è stata realizzata una “ricerca-intervento”, finalizzata a sviluppare una base empirica su cui costruire una proposta di legge volta allo sviluppo della qualità delle relazioni affettive nelle case circondariali italiane». Sono stati intervistati 203 detenuti tramite questionari standardizzati e diverse figure professionali e dirigenziali penitenziarie. « I dati raccolti dalle interviste effettuate nei quattro istituti penitenziari ("San Domenico" di Cassino, la "Pagliei" di Frosinone, la casa di reclusione di Paliano e di Rebibbia femminile) ci raccontano di

Cerciello Rega: qualcosa non torna delle testimonianze

 di Valentina Stella Il Dubbio 1 dicembre 2021 È stata resa nota ieri da Repubblica la notizia dei procedimenti penali per falsa testimonianza avviati dalla Procura di Roma nei confronti dei testimoni Constantin Saracila, Ahmed Tamer e Italo Pompei sentiti nel processo per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. La storia purtroppo è conosciuta da tutti: nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019 due ragazzi americani in vacanza in Italia erano andati all’appuntamento con Sergio Brugiatelli, mediatore di un pusher (inizialmente tenuto fuori dalle indagini perché informatore dei carabinieri), al quale avevano sottratto lo zaino dopo uno scambio di droga finito male, per poi trovarsi davanti due uomini, i carabinieri Andrea Varriale e Mario Cerciello Rega, chiamati ad incontrarli per recuperare lo zaino. Durante l'appuntamento a Prati nasce una colluttazione e Elder pugnala per undici volte Mario Cerciello Rega. Secondo i suoi legali lo fece per legittima difesa putativa,

Intervista a Silvia Albano

  di Valentina Stella Il Dubbio 30 novembre 2021   Autonomia e indipendenza della magistratura sono stati il fil rouge degli ultimi discorsi di Mattarella, Ermini, Cartabia.  A tal proposito per Silvia Albano, membro del Comitato direttivo centrale dell'Anm e   componente dell'esecutivo nazionale di MD, «  le trincee che devono essere tutelate sono sia la garanzia  dei principi evocati dai vertici del Csm e dalla Ministra sia il compito della magistratura di difendere i diritti dei cittadini nell'alveo della Costituzione. Il richiamo all'etica del Capo dello Stato va sicuramente raccolto, soprattutto da parte della magistratura associata che deve avere l'obiettivo di ritornare alle origini, ossia all'associazionismo come luogo di aggregazione di idee e di dibattito culturale ».  Eppure sembra che questo cammino non sia stato intrapreso, perché per qualcuno la dura punizione di Palamara sembra estinguere il problema: « c'è una parte della magistratura che sem

Contro lo sputtamento della Juve

  di Valentina Stella Il Dubbio 30 novembre 2021    Non lasciamoci influenzare dalla nostra fede calcistica: lo sputtanamento mediatico che sta subendo la Juventus in questi ultimi giorni è probabilmente illegale e va raccontato, anche se da napoletani o interisti la vorremmo vedere in fondo alla classifica. L'inchiesta, condotta dalla Procura di Torino, riguarda una presunta «gestione malsana» dei conti della squadra bianconera, che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di sei persone, tra i quali il presidente della Juventus Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved, e l'ex dirigente Fabio Paratici. La Procura del capoluogo piemontese aveva diramato un comunicato stampa di poche righe in cui, tra l'altro, informava che «i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Torino, delegati alle indagini, sono stati incaricati di reperire documentazione e altri elementi utili relativi ai bilanci societari approvati negli anni dal 2019 al 2021».

Ciro Grillo rinviato a giudizio

  di Angela Stella Il Riformista 27 novembre 2021 Ciro Grillo e i suoi tre amici -  Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria -  sono stati tutti rinviati a giudizio,  accusati  violenza sessuale di gruppo nei confronti di due ragazze milanesi. Lo ha deciso ieri la giudice dell'udienza preliminare Caterina Interlandi dopo un'ora di Camera di consiglio. I fatti risalgono alla notte tra il 16 e 17 luglio 2019 in Costa Smeralda, quando nella residenza di Beppe Grillo a Porto Cervo, si sarebbe consumata la violenza. È stata così accolta la richiesta del Procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso che ha pronunciato poche parole per commentare la decisione: «L'impianto accusatorio ha retto. È stata accolta la nostra richiesta, ora si farà un processo e si vedrà», quasi adottando il nuovo linguaggio imposto dalla direttiva europea sulla presunzione innocenza per cui non si possono presentare le persone come colpevoli fino a sentenza definitiva. La prima udienza de

Per la prima volta dal 2008 Md corre da sola

  di Valentina Stella Il Dubbio 27 novembre 2021 Alle elezioni per le giunte esecutive sezionali dell’Anm, tra cui i distretti di Roma (28-29-30 novembre) e Napoli (12-13-14 dicembre), Magistratura Democratica per la prima volta dal 2008 presenta proprie liste autonome rispetto ad AreaDg. È il primo atto concreto della scissione, o come preferiscono dire in Md del «recupero di autonomia», che è stato ufficializzato nel congresso di luglio a Firenze: in quell'occasione Md ha deciso di togliere le deleghe di rappresentanza ad AreaDg sia in Anm sia presso il Consiglio Superiore della Magistratura.  A settembre poi AreaDg nel suo congresso di Cagliari ha modificato l'atto costitutivo: possono aderire all'associazione non più gruppi ma singoli magistrati. Resta comunque la possibilità di avere la doppia tessera. Ed infatti una fetta di togati ancora la mantiene.  Se l'ufficializzazione della divisione si è avuta in questi ultimi mesi, l'apice della frattura è stato vissu

Intervista al vice presidente del Csm David Ermini

  di Valentina Stella Il Dubbio 27 novembre 2021   A pochi giorni dal monito del Capo dello Stato in merito alla riforma del Consiglio superiore della Magistratura e dell'ordinamento giudiziario, oggi raccogliamo il pensiero del  Vice Presidente del Csm David Ermini il quale, commentando la reazione che le correnti dell'Anm hanno espresso su questo giornale al discorso di Mattarella, ci dice causticamente: «  penso che l’unica trincea che vada difesa sia il principio dell’indipendenza e autonomia della magistratura quale condizione essenziale e irrinunciabile per un ordinamento autenticamente democratico». Su uno degli snodi cruciali della riforma, ossia le valutazioni di professionalità dei magistrati, aggiunge: « ho sempre pensato, ma la mia è un'opinione del tutto personale, che la valutazione di professionalità dovrebbe prevedere controlli sulla qualità e sulla tenuta dei provvedimenti». Ritiene infine che «la normativa sui fuori ruolo possa essere rivista, peraltro sar

Intervista a Stefano Musolino

  di Angela Stella Il Riformista 26 novembre 2021 Il dottor Stefano Musolino è sostituto procuratore della Repubblica a Reggio Calabria e da luglio è Segretario di Magistratura Democratica. In questa lunga intervista ci dice, tra l'altro, che il metodo targato Caselli di combattere la criminalità organizzata è ormai «finito, è antistorico.  La mafia è un fenomeno cronicizzato che deve essere affrontato con una legislazione che tenga insieme le ragioni della sicurezza sociale, insieme ai diritti dei soggetti coinvolti nei processi». Si sta discutendo molto di ergastolo ostativo. Qual è il suo parere in merito al testo base? Credo che sia un testo poco rispettoso del principio di legalità a causa di una eccessiva fumosità che espone qualsiasi argomentazione del magistrato di sorveglianza a reclami e ricorsi ed impone al detenuto dimostrazioni diaboliche. Vi sono poi aumenti draconiani della pena per accedere ai permessi e alle misure alternative in violazione del principio di progres

Le correntin dell'Anm replicano alla sferzata di Mattarella

  di Valentina Stella Il Dubbio 26 novembre 2021   Come hanno reagito le correnti della magistratura ai due richiami del Presidente Mattarella per cui il dibattito sul sistema elettorale del Csm deve concludersi con una riforma «che sappia sradicare accordi e prassi elusive di norme che, poste a tutela della competizione elettorale, sono state talvolta utilizzate per aggirare le finalità della legge» e il Csm «è chiamato ad assicurare le migliori soluzioni per il funzionamento dell’organizzazione giudiziaria, senza mai cedere ad una sterile difesa corporativa»?  Giuseppe Marra, di Autonomia e Indipendenza  ci dice: «condivido il pensiero del Presidente. È stato infatti tradito lo spirito elettorale della riforma del 2002 che aveva come obiettivo quello di consentire al singolo magistrato di presentarsi alle elezioni, pur non appartenendo ad una corrente, ma che poi si è tradotto nel risultato opposto, rafforzando il potere delle correnti. Il sistema di voto peggiore è proprio quello ma

Toghe onoraria protestano a via arenula

  di Valentina Stella Il Dubbio 25 novembre 2021 Manifestazione nazionale mercoledì 24 novembre delle toghe onorarie dinanzi al Ministero della Giustizia. Diverse le sigle presenti. L'associazione dei Giudici Onorari di Tribunale  Assogot   «si vede costretta ad astenersi dalle funzioni ed a scendere in piazza per rivendicare il riconoscimento dei basilari diritti dei lavoratori». «Duole constatare - scrivono in una nota - che, nonostante l’attesa ventennale e malgrado l’intervento della Corte Europea e l’avvio di una procedura di infrazione, lo Stato italiano non abbia ancora riconosciuto ai magistrati onorari la legittima qualità di servitori dello Stato, affrancandoli dalla deplorevole dimensione di servi dello Stato. Benché  la Ministra della Giustizia abbia espresso la volontà di procedere alla stabilizzazione della magistratura precaria, desta grave preoccupazione la mancata previsione nel ddl bilancio di una copertura finanziaria idonea a garantire un trattamento economico a

Cartabia firma per le spese legali assolti

  di Valentina Stella  Il Dubbio 25 novembre 2021          La notizia è che la Ministra Marta Cartabia ha dato il via libera al decreto attuativo attraverso il quale si adottano  i criteri e le modalità di erogazione dei rimborsi delle spese legali per gli assolti; ora manca solo l'avallo del Ministro dell'Economia Daniele Franco. A sollevare il ritardo nell'emanazione della decretazione attuativa, che sarebbe dovuta arrivare già entro febbraio di quest'anno, era stato, proprio su questo giornale, due giorni fa, il responsabile giustizia di Azione, l'onorevole Enrico Costa, autore dell'emendamento alla legge di bilancio 2020 approvato all'unanimità e che stanziava un fondo di 8 milioni annuali. Costa dalle nostre pagine si era proprio rivolto alla Guardasigilli: «mi appello a Lei e ai suoi nobili principi  affinché possa dare una accelerazione all'emanazione del decreto attuativo». Se non fosse arrivata la firma entro la fine dell'anno, i fondi per g

Perché è così difficile morire liberi e con dignità in Italia?

  di Valentina Stella Il Dubbio 24 novembre 2021   «Non ho più niente della mia vita precedente. Prima dell'incidente facevo un lavoro che amavo, avevo una vita attiva, ero un ragazzo pieno di interessi, di passioni. La vita è bella e va goduta fino alla fine, ma solo fino a quando si ha la possibilità di viverla con dignità. Per me non è più così. Per me questa non è più vita, ma pura sopravvivenza. Per questo ho fatto la richiesta di accesso al suicidio assistito. E ho scelto di farla in Italia, per poter essere circondato dai miei affetti, fino alla fine.  Non riesco a muovere più nessuna parte del mio corpo. Per ogni piccola azione come lavarmi i denti, farmi la barba, mangiare, bere, lavarmi, vestirmi, ho bisogno di qualcun altro». Così raccontava Mario (nome di fantasia) al Consiglio generale dell'Associazione Luca Coscioni lo scorso febbraio. Ora Mario potrà (forse) morire in pace. Il giovane uomo, tetraplegico e immobilizzato da dieci lunghissimi anni, aveva chiesto da

Intervista a Lucia Annibali

  di Valentina Stella Il Dubbio 24 novembre 2021 Art. 1 bis del testo base della nuova norma sull'ergastolo ostativo: potranno essere concessi i benefici ai detenuti ostativi « purché oltre alla regolare condotta carceraria e alla partecipazione al percorso rieducativo, dimostrino l’integrale adempimento delle obbligazioni civili e delle riparazioni pecuniarie derivanti dal reato o l’assoluta impossibilità di tale adempimento».  Lunedì 22 novembre: audizioni in commissione giustizia. L'onorevole di Italia Viva, Lucia Annibali, chiede al Presidente dell'Anm come giudica questa previsione. I Cinque Stelle attaccano la deputata di Italia Viva: «È allarmante che Lucia Annibali si domandi se non sia troppo che un mafioso condannato debba risarcire le sue vittime per accedere ai benefici penitenziari, evidenziando il dubbio che questo meccanismo possa 'appesantire' o che possa in qualche misura essere 'ambiguo'».   Onorevole Annibali come replica alle parole dei s