Novità garantiste in Gazzetta

 di Valentina Stella Il Dubbio 1 dicembre 2021

 

Novità dalla Gazzetta Ufficiale del 29 novembre: sono state pubblicate infatti due leggi importanti di cui vi abbiamo parlato in questi mesi, ossia quella sui tabulati telefonici e quella presunzione di innocenza. Partiamo dalla prima: è stata pubblicata la Legge 23 novembre 2021, n. 178 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 settembre 2021, n. 132, recante misure urgenti in materia di giustizia e di difesa, nonché proroghe in tema di referendum, assegno temporaneo e IRAP), in vigore da ieri. Come spiega l'ufficio studi della Camera l'articolo 1 modifica l'art. 132 del Codice della privacy, per circoscrivere l'accesso ai dati di traffico telefonico e telematico a fini di indagine penale, consentendolo solo per gravi o specifici reati e richiedendo sempre l'autorizzazione o la convalida del giudice. L'intervento normativo è stato determinato dall'esigenza di dare urgente seguito ad una sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea. Nel corso dell'esame in sede referente, la Commissione di merito ha apportato alcune modifiche al testo, inserendo una disposizione che sanziona con l'inutilizzabilità l'acquisizione dei dati di traffico in violazione di legge ed introducendo una disciplina transitoria relativa ai dati di traffico acquisiti prima dell'entrata in vigore del decreto-legge, prevedendo che tali dati potranno essere utilizzati a carico dell'imputato solo unitamente ad altri elementi di prova e per l'accertamento dei gravi o specifici reati. Un'ulteriore modifica concerne il contenuto del decreto del giudice che autorizza le intercettazioni mediante captatore informatico (c.d. trojan), prevedendosi che le ragioni che rendono necessaria tale modalità per lo svolgimento delle indagini debbano essere «specifiche». La seconda: decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 188 che recepisce la direttiva europea sulla presunzione di innocenza. La norma sarà operativa dal 14 dicembre. «Si tratta di un momento storico per lo Stato di diritto» ha commentato il responsabile giustizia di Azione, l'onorevole Enrico Costa. «Tutti dovranno rispettare rigorosamente le norme - aggiunge - . Sarà fondamentale un assiduo 'controllo sociale antielusione'. Chiunque ravvisi una violazione delle regole, potrà segnalarlo al Ministro della Giustizia: stiamo predisponendo appositi modelli e formulari». Costa rivendica la tenacia del suo partito: «All’inizio non ci credeva nessuno: solo noi di Azione abbiamo insistito con tenacia e, grazie al fatto che si trattava di una battaglia giusta e non ideologica, abbiamo convinto il Parlamento, che ha votato compatto, praticamente all'unanimità. Quando si studia e si argomenta con competenza si raggiungono risultati storici. Un grazie alla Ministra Cartabia per il suo grande lavoro e perché ha sempre creduto in questi principi fondamentali», ha concluso il parlamentare. Purtroppo, come abbiamo visto per il caso Renzi/Open/Fatto Quotidiano e per l'inchiesta sulla Juventus, la nuova disciplina, non incidendo su alcuni aspetti della norma vigente, non riesce a frenare la pubblicazione di atti del fascicolo di indagine o coperti da segreto, o non pubblicabili o non pertinenti con il quadro probatorio. Su questo il legislatore è chiamato a ragionare su alcune modifiche, se vogliamo mettere altri paletti alla macchina del fango, spesso generata dal rapporto malsano tra Procure, polizia giudiziaria e stampa. 

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