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Visualizzazione dei post da luglio, 2022

Intervista a Salvatore Casciaro

  di Valentina Stella Il Dubbio 30 luglio 2022 Crisi di governo, rinnovo del Csm, nuovo Ministro della Giustizia: a colloquio con il Segretario Generale dell'Anm, Salvatore Casciaro, esponente di spicco di Magistratura Indipendente. Lo scenario politico scaturito dalla crisi di Governo potrebbe mettere in pericolo diverse riforme della giustizia. Lei ritiene invece che sia prioritario approvarle? La Ministra Cartabia sta procedendo a spron battuto su questa strada con l’intento di rispettare il timing fissato da Bruxelles che prevede l’approvazione, entro la fine dell’anno, dei decreti attuativi delle leggi delega sul processo penale e civile. Su alcuni punti dei decreti, venuto meno il collante tra le forze politiche, è prevedibile sorgano fibrillazioni, anche perché le previsioni in essi contenute vengono rese note solo ora. Anche l’ANM, che ha preso contezza delle prime frammentarie anticipazioni dagli organi di stampa, non ha avuto modo di conoscere le relazioni dei gruppi di l

Giustizia tributaria: scontro Lega Pd

  di Valentina Stella Il Dubbio 29 luglio 2022 È scontro, a colpi di comunicati,  tra la Lega e il Partito Democratico in merito alla riforma della giustizia tributaria. Nella mattinata di ieri il presidente della commissione Giustizia del Senato Andrea Ostellari e il responsabile economia del Carroccio Alberto Bagnai hanno sottolineato "l'urgenza di procedere in via prioritaria con la riforma della giustizia tributaria, che è il traguardo M1C1-35 del Pnrr. Dall'approvazione di questa importante riforma dipende il pagamento della rata di fine anno del Pnrr: è fondamentale assicurare questo obiettivo, e, con esso, la modernizzazione del sistema della giustizia tributaria". Non si è lasciata attendere la replica dei senatori del Pd Anna Rossomando, responsabile nazionale Giustizia, e Franco Mirabelli, capogruppo in commissione Giustizia a Palazzo Madama:  "Siamo stati i primi ad aver sottolineato la necessità di completare le riforme della giustizia necessarie per

Via libera in Cdm alla riforma attuativa del civile

  di Valentina Stella Il Dubbio 29 luglio 2022 Via libera ieri pomeriggio del Consiglio dei ministri, su proposta della Ministra Cartabia, a due decreti legislativi di attuazione della legge delega di riforma del processo civile e dell’Ufficio per il processo. L'approvazione è avvenuta velocemente e senza discussioni tra i partiti. "Gli interventi – che rientrano negli impegni per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – puntano a fornire risposte più celeri alle esigenze quotidiane dei cittadini nel rispetto delle garanzie", ha sottolineato una nota di Palazzo Chigi. I 52 articoli del ddl civile modificano in modo significativo non soltanto i due codici e le relative disposizioni di attuazione, ma anche molte delle leggi speciali che si occupano di tutte le principali aree della giustizia civile. Il decreto dà compiuta attuazione della delega, nel triplice obiettivo di semplificazione, speditezza e razionalizzazione del processo civile.  Lo scopo

Csm: salta elezione dei laici

  di Valentina Stella Il Dubbio 28 luglio 2022 Il 21 settembre il Parlamento in seduta comune si sarebbe dovuto riunire per eleggere i membri laici del Consiglio Superiore della Magistratura. Fonti della Camera ci dicono invece che la data non è più in calendario perché a Camere sciolte non sarebbe possibile procedere. E comunque sarebbe avvenuto a quattro giorni dalle elezioni politiche. Quindi  molto probabilmente  spetterà ai nuovi deputati e senatori eleggerli. Ci siamo chiesti se a questo punto venisse rimandata anche l'elezione dei togati prevista per i prossimi 18 e 19 settembre. Dal Csm ci dicono di no, perché c'è stato un decreto del Presidente della Repubblica, la macchina è partita e quindi è tutto confermato. Ma adesso di conseguenza che succede? I venti magistrati eletti rimarranno congelati fino all'elezione dei laici e l'attuale Consiglio, che scade proprio il 25 settembre, verrà prorogato per qualche mese (Art. 30 della legge istitutiva del Csm: " I

Scintille sui decreti della riforma penale: i no di Lega e 5 Stelle

  di Valentina Stella Il Dubbio 27 luglio 2022 Se in questi giorni vogliamo parlare di giustizia dobbiamo porci due interrogativi: che fine faranno i decreti attuativi della riforma del processo penale e civile? Come si posizioneranno le coalizioni sul tema durante la campagna elettorale? In merito alla prima domanda c'è molta attesa sia tra i partiti che tra gli addetti ai lavori. Fonti di Via Arenula ci dicono che i testi arriveranno all'attenzione del Cdm nella prossima settimana, essendo stati inseriti tra gli 'affari correnti'. Il legislativo del Ministero della Giustizia starebbe facendo le ore piccole per ultimare i lavori di armonizzazione ma c'è il serio pericolo che la partita non sarà semplice per la Guardasigilli Cartabia. Se qualche giorno fa la responsabile giustizia del Partito Democratico, la senatrice Anna Rossomando, ha detto chiaramente che i decreti vanno approvati senza se e senza ma, problemi potrebbero arrivare dagli altri partiti invece.  Per

Il programma giustizia di Calenda e Bonino

  di Valentina Stella Il Dubbio 26 luglio 2022 Nel patto repubblicano presentato ieri da Carlo Calenda e Emma Bonino c'è anche un capitolo sulla giustizia, illustrato dal vice-segretario di Azione Enrico Costa. Il deputato ha spiegato che in questo ultimo anno, grazie all'attività parlamentare di entrambi i partiti alla Camera e in Senato, "abbiamo segnato importanti vittorie: la legge sulla presunzione di innocenza, il fascicolo di valutazione di professionalità dei magistrati, il diritto all'oblio e le spese legali per gli assolti. Non solo: abbiamo fermato lo stop alla prescrizione di Bonafede". Ora, ha proseguito Costa, "la caduta del Governo Draghi ha messo in pericolo i decreti attuativi della riforma del processo penale e di quello civile. Mi auguro che il premier e la Ministra Cartabia riescano a metterli in sicurezza, per garantire una celebrazione più veloce dei processi ed un abbattimento dei 4,5 milioni di procedimenti civili e penali arretrati. C

Che fine fanno le riforme della giustizia?

  di Angela Stella Il Riformista 23 luglio 2022   Prima della formazione del nuovo Governo, che avverrà dopo le elezioni del 25 settembre, è necessario portare a casa i decreti attuativi delle riforme della giustizia. Lo chiede l'Europa, lo impone la responsabilità politica. Lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso dopo lo scioglimento delle Camere ha detto: "A queste esigenze si affianca – con importanza decisiva - quella della attuazione nei tempi concordati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cui sono condizionati i necessari e consistenti fondi europei di sostegno". Ma lo aveva anticipato al Senato lo stesso Mario Draghi: "per quanto riguarda la giustizia, abbiamo approvato la riforma del processo penale, del processo civile e delle procedure fallimentari e portato in Parlamento la riforma della giustizia tributaria. Queste riforme sono essenziali per avere processi giusti e rapidi, come ci chiedono gli italiani. È una que

Intervista alla vice presidente del Senato Anna Rossomando

  di Valentina Stella Il Dubbio 23 luglio 2022 In questa lunga intervista la Vicepresidente del Senato e Responsabile "Giustizia e Diritti" del Partito Democratico, Anna Rossomando, traccia la linea del suo partito sul tema della giustizia e nei rapporti con il Movimento Cinque Stelle. "Ci batteremo per l'approvazione dei decreti attuativi della riforma del penale e del civile", ci dice. Resta amareggiata per non essere riusciti a portare a casa la modifica del regolamento penitenziario. "La nostra linea era e resta la stessa: carcere come extrema ratio e tempi ragionevoli dei processi". "La differenza creata in questi giorni con il M5s lascia un segno e difficilmente sarà ricomposta. Lo dico molto francamente, il gesto di ieri e quello che è accaduto in questi giorni è sostanza e non forma". Lo ha detto Enrico Letta al Tg3. Lei conferma? Premessa indispensabile è che mentre oggi (ieri, ndr) i leader europei annunciano impegni forti su emerge

Giustizia negli affari correnti

  di Valentina Stella Il Dubbio 23 luglio 2022 Le riforme della giustizia, in particolare i decreti attuativi di quelle del processo penale e civile, ricadono nell'ambito degli affari correnti che il Governo Draghi porterà avanti fino alla nomina del nuovo Esecutivo, dopo le elezioni del 25 settembre. È specificato nella Circolare della Presidenza del Consiglio relativa appunto agli affari correnti: "Il governo rimane altresì impegnato nell'attuazione legislativa, regolamentare e amministrativa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)", a cui sono legate le riforme su citate. Lo avevano ribadito in questi giorni nei loro discorsi sia il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sia il premier Mario Draghi. Quali dovrebbero essere i prossimi passaggi? Lo schema di attuazione delle riforme del penale e del civile, come anticipato dal Sottosegretario Sisto in un Question time alla Camera qualche giorno fa, sarebbe dovuto arrivare all'attenzione della Pr

Intervista a Gennaro Migliore

  di Valentina Stella Il Dubbio 22 luglio 2022 Per l'onorevole di Italia Viva, Gennaro Migliore, già sottosegretario alla Giustizia con il Ministro Andrea Orlando, due sono le direttrici da seguire. Da una parte il Pd dovrebbe archiviare per sempre l'esperienza con il MOvimento Cinque Stelle, dall'altra parte questi due mesi di campagna elettorale dovranno servire per ricordare agli italiani chi ha fatto cadere il premier Draghi.    Onorevole si aspettava quanto accaduto? Non ci si può aspettare il peggio. E siccome il peggio è accaduto, direi che non me lo aspettavo. Ritenevo che ci potesse essere un minimo di razionalità all'interno del Parlamento. Invece si è sviluppata una crisi contro l'Italia che ha buttato al macero il suo esponente più autorevole a livello internazionale e il più capace a livello nazionale. Quindi ci troviamo dinanzi ad una lotta per il potere che ha travolto anche quelle che erano le aspettative di tanta parte del nostro Paese che giustamen

Gratteri non si candida

 di Valentina Stella e Simona Musco Non ci sarà il nome di Nicola Gratteri nel lungo elenco degli  aspiranti nuovi consiglieri del Csm . Un no che era ormai dato per certo da tempo negli ambienti dell’attuale Consiglio, nonostante le speranze di alcuni degli esponenti più antisistema di Palazzo dei Marescialli, che contavano sulla presenza del procuratore di Catanzaro proprio per sbaragliare le regole del correntismo. L’idea di fondo degli uscenti è, infatti, che la nuova legge elettorale, contenuta nella riforma dell’ordinamento giudiziario, non faccia altro che peggiorare le degenerazioni dei gruppi che hanno portato ai recenti scandali della magistratura. E proprio per tale motivo profili come quello di Gratteri – estremamente critico sulla riforma, così come molti altri suoi colleghi – avrebbe assicurato la presenza di una scheggia impazzita, incapace di rispondere ai diktat di una corrente. Il suo nome era stato associato alla corrente Autonomia & Indipendenza, fondata a suo t

Magistrati onorari: l'Ue bacchetta nuovamente l'italia

  di Valentina Stella Il Dubbio 21 luglio 2022 Il 15 luglio la Commissione Europea ha deciso di inviare una lettera di costituzione in mora all'Italia perché "ritiene che la legislazione nazionale italiana applicabile ai magistrati onorari continui a non essere conforme al diritto del lavoro dell'UE", in particolare su lavoro a tempo determinato, lavoro a tempo parziale, orario di lavoro e lavoratrici gestanti. Diverse categorie di magistrati onorari non godono dello status di "lavoratore" in base al diritto nazionale italiano e sono considerati volontari che prestano servizio a "onorario"; il che comporta, ad esempio, l'assenza di indennità per malattia, infortunio e gravidanza, differenze retributive e discriminazione fiscale. Questa lettera di costituzione in mora si inserisce nel quadro di una procedura di infrazione avviata il 15 luglio 2021. Anche se l'Italia ha modificato la propria legislazione nel dicembre 2021, la Commissione riti

«La Fatwa del 'Fatto Quotidiano' sui penalisti in visita alle carceri»

  di Valentina Stella Il Dubbio 21 luglio 2022 Si intitola «La Fatwa del 'Fatto Quotidiano' sui penalisti in visita alle carceri» il documento licenziato dall'Osservatorio carcere dell'Unione Camere Penali. Il tema è sempre quello dell'autorizzazione concessa dal Dap a Nessuno Tocchi Caino per visitare anche i reparti di 41bis di due carceri sarde. Ricordiamo che il capo del Dap Renoldi durante la sua audizione alle Camere ha ribadito che «le visite, come riferito dal reparto d’elite del Gom, sono state effettuate in assenza di qualsivoglia anomalia». Tuttavia da parte del Fatto «l’attacco più stucchevole - scrivono i penalisti -  è quello rivolto a due avvocati componenti la delegazione autorizzata», Maria Teresa Pintus, co-responsabile regionale per la Sardegna dell’Osservatorio, Lisa Vaira, della Camera Penale di Sassari, entrambe difensori di numerosi detenuti al 41 bis. «Secondo la giornalista di “giudiziaria” del Fatto Quotidiano, Antonella Mascali, lo scandal

Sequestro all'Hemp Club: vogliamo andare a processo

  di Angela Stella Il Riformista 21 luglio 2022   Sabato scorso, nel tardo pomeriggio, gli agenti del commissariato Comasina di Milano al termine di un blitz hanno sequestrato 17 piantine di cannabis terapeutica con un thc oltre i limiti di legge e altre 17 piantine neonate presso la sede del noto  The Hemp Club  (il club della canapa, ndr). Ispirato a Marco Pannella,  The Hemp Club  - per richiamare l'acronimo Thc - è il primo cannabis social club del capoluogo lombardo, nato due anni fa quale presidio sul territorio per aiutare i pazienti che ne abbiano necessità a reperire farmaci a base di cannabinoidi. All'interno del club i cittadini che ne avevano bisogno potevano effettuare un teleconsulto con i medici che predisponevano per loro un piano terapeutico e ricette per farmaci a base di cannabinoidi. "Il club resta aperto, però non sappiamo ancora se riprenderemo la coltivazione delle piantine - ci dice il presidente Raffaello D'Ambrosio - stiamo valutando con il no

Saguto: 8 anni e 10 mesi in appello

 di Angela Stella Il Riformista 21 luglio 2022 La Corte d'Appello di  Caltanissetta ha condannato a 8 anni e 10 mesi l'ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo Silvana Saguto, imputata di corruzione, concussione e abuso d'ufficio. La giudice, che nel corso del processo è stata anche radiata dalla magistratura, era accusata di aver gestito illecitamente le nomine degli amministratori giudiziari dei beni sequestrati e confiscati alla mafia, scegliendo solo professionisti a lei fedelissimi. In cambio avrebbe ricevuto da loro denaro, favori e regali. In primo grado aveva avuto 8 anni e 6 mesi. "Eravamo in tre a decidere, non ero sola", aveva detto nell'aula bunker del carcere di Caltanissetta nel processo di primo grado. Il colpo di scena era arrivato quando dalla borsa aveva tirato fuori un'agendina blu iniziando a fare nomi e cognomi di coloro che le avrebbero segnalato nomine per le amministrazioni giudiziarie. "Ho rit

Prove di dialogo tra Anm e Camere Penali

  di Valentina Stella Il Dubbio 20 luglio 2022 Continua il botta e risposta a distanza tra penalisti calabresi e magistratura. Dopo la richiesta di pratica a tutela nei confronti delle toghe calabresi avanzata dal gruppo di Area in Csm, è arrivata la nota della Giunta esecutiva dell'Anm: «Amareggiano alcune espressioni usate nel corso dell’incontro che si è tenuto a Lamezia Terme» lo scorso 14 luglio dal titolo "A tutela della libertà dei cittadini", organizzato dal coordinamento delle Camere penali calabresi. Si è parlato, aggiunge la nota del sindacato delle toghe,  «di una magistratura calabrese "soffocata dal metodo staliniano" e del processo Rinascita-Scott come "summa delle storture della malagiustizia", espressione addirittura di un "potere esercitato sulla società, sull’economia, sulla politica da un asse di ferro costituito da procure distrettuali, forze di polizia, informazione"». Si tratta per l'Anm «di affermazioni offensive,

Concerto al Quirinale contro la vendetta

  di Valentina Stella Il Dubbio 20 luglio 2022 Si intitola  ' Il sangue e la parola '  la Cantata composta dal Maestro Nicola Piovani, che sarà eseguita, in prima assoluta e in diretta su Rai 3, venerdì alle 21,20 dall’Orchestra e dal Coro del Teatro dell’Opera di Roma, con le due voci di soprano Maria Agresta e Maria Rita Combattelli e con la voce recitante di Andrea Pennacchi. Il Concerto - nato da un’idea del Maestro Piovani, promosso dalla Corte costituzionale e organizzato in collaborazione con la Rai e il Teatro dell’Opera di Roma - si svolgerà nella piazza del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, delle più alte cariche dello Stato e di esponenti della società civile. Il testo, scritto con Paola Ponti, è liberamente tratto dalle Eumenidi di Eschilo, dalla Costituzione italiana e dai lavori preparatori dell’Assemblea costituente. Come ricorda una nota della Consulta "nelle Eumenidi, Eschilo celebra i principi della civiltà del diritto, risalenti a

Caso Mollicone/Mottola: giustizia è anche assoluzione

  di Valentina Stella Il Dubbio 19 luglio 2022 Qualche mese fa durante un convegno il professor Glauco Giostra ha osservato: "Non avete notato che si dice 'Giustizia è fatta!' solo quando c'è un verdetto di condanna? Assolvere non equivale mai a fare giustizia". Questa considerazione è attualissima se pensiamo a cosa è accaduto dopo la sentenza di primo grado che venerdì scorso ha assolto l'intera famiglia Mottola dall'accusa di aver ucciso ventuno anni fa la giovane Serena Mollicone. Appena i giudici della Corte di Assise di Cassino hanno terminato la lettura del dispositivo in Aula si sono udite urla contro i togati: "Vergogna, vergogna" e contro gli imputati "Assassini, vergogna, come fate a dormire stanotte?", mentre fuori dal Tribunale sia i Mottola che i loro avvocati e consulenti hanno rischiato un vero e proprio linciaggio: sono stati aggrediti dalla folla inferocità con spintoni e sputi e la situazione si è resa talmente incand