Concerto al Quirinale contro la vendetta

 di Valentina Stella Il Dubbio 20 luglio 2022


Si intitola 'Il sangue e la parola' la Cantata composta dal Maestro Nicola Piovani, che sarà eseguita, in prima assoluta e in diretta su Rai 3, venerdì alle 21,20 dall’Orchestra e dal Coro del Teatro dell’Opera di Roma, con le due voci di soprano Maria Agresta e Maria Rita Combattelli e con la voce recitante di Andrea Pennacchi. Il Concerto - nato da un’idea del Maestro Piovani, promosso dalla Corte costituzionale e organizzato in collaborazione con la Rai e il Teatro dell’Opera di Roma - si svolgerà nella piazza del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, delle più alte cariche dello Stato e di esponenti della società civile. Il testo, scritto con Paola Ponti, è liberamente tratto dalle Eumenidi di Eschilo, dalla Costituzione italiana e dai lavori preparatori dell’Assemblea costituente. Come ricorda una nota della Consulta "nelle Eumenidi, Eschilo celebra i principi della civiltà del diritto, risalenti a oltre 2500 anni fa, quando, nel 621 a.C., la prima legge ateniese istituì il primo Tribunale della città e si affermò, così, un nuovo ordine, non più affidato alla vendetta e alla violenza ma alla ragione, alla parola, al confronto degli argomenti. Quei principi saranno poi riaffermati nell’Italia del dopoguerra dalle nostre madri e dai nostri padri costituenti, e diventeranno il cuore della Costituzione italiana". L’Opera si ispira, dunque, a questi due momenti cruciali della storia, "nei quali il sangue lascia il posto alla parola, la vendetta alla giustizia, la guerra alla pace. Valori che vanno oggi vivificati e difesi". L'iniziativa, pensata prima dello scoppio della guerra in Ucraina, diventa pertanto ancora più attuale. Non solo però in riferimento al conflitto, ma anche come nuova tappa del percorso che negli ultimi anni la Corte ha intrapreso nelle carceri italiane portando dentro e fuori le mura il messaggio, più volte ripreso anche dall'ex Presidente della Consulta e attuale ministro della Giustizia Marta Cartabia, "La giustizia giusta non è vendetta ma riconciliazione".

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