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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

Referendum oscurati: Salvini si è arreso, la tv li ignora

 di Valentina Stella Il Dubbio 30 aprile 2022 Manca meno di un mese e mezzo all’election day del 12 giugno, quando circa 9 milioni di italiani saranno chiamati alle urne per il voto amministrativo e l’intero corpo elettorale sarà coinvolto nell’appuntamento con i referendum per la ‘giustizia giusta’, promosso da Lega e Partito radicale. In particolare saranno 980 i Comuni coinvolti (143 superiori a 15mila abitanti, di cui 26 capoluoghi, e 837 sotto i 15mila). Si tratterà di un doppio banco di prova per il Carroccio ma soprattutto per  Matteo Salvini : il suo partito è in calo nei sondaggi, sotto di 6 punti rispetto a Pd e Fratelli d’Italia che si contendono il primo posto, ma lo stesso leader deve riprendersi dalla figuraccia in Polonia, tentare di recidere il vecchio legame strategico con Vladimir Putin, riacquisire potere e piena autorevolezza all’interno del partito. Come si riverbera tutto questo sulla partita referendaria?   Due settimane fa sembrava che Salvini avesse gettato la

Corsa al Senato per la norma sull'ostativo

  di Valentina Stella Il Dubbio 29 aprile 2022   Al Senato è corsa contro il tempo per approvare la normativa sulla revisione dell'ergastolo ostativo, passata già alla Camera lo scorso 31 marzo. Incombe infatti la data del 10 maggio, giorno in cui la Corte Costituzionale si riunirà o per riesaminare la questione di legittimità costituzionale qualora il Parlamento non abbia emanato una legge o per "verificare ex post la conformità a Costituzione delle decisioni effettivamente assunte" dai due rami. Intanto la discussione è iniziata in Commissione giustizia dove si sta procedendo, a rilento, all'esame congiunto del testo approvato alla Camera con il disegno di legge a prima firma del senatore Pietro Grasso di Liberi e Uguali.  Relatori il dem Franco Mirabelli e il leghista Pasquale Pepe. Al momento solo tre sedute, delle quali c'è da registrare il lungo intervento proprio dell'ex magistrato che ha espresso diverse perplessità sul testo arrivato da Montecitorio:

Proclamata astensione delle Camere Penali laziali

  di Valentina Stella Il Dubbio 28 aprile 2022 "Vattene immediatamente fuori, io già non sopporto gli avvocati, pensa i detenuti!": così si è rivolto ad un recluso due giorni fa, presso il Tribunale di Sorveglianza di Roma, un agente della polizia penitenziaria, addetto alla gestione delle presenze di parti ed avvocati durante le udienze. Il contesto fisico è quello di un corridoio a zig zag con legali e assistiti ammassati mentre sono in attesa di accedere nell'aula. Il detenuto stava lamentando la lunga attesa, raccontano gli avvocati presenti, quando l'agente "allontanava e aggrediva verbalmente tutti i presenti con frase ingiuriose, minacciose e gratuitamente aggressive" e liquidava gli avvocati "con gesti della mano del tipo 'Ciao' per poi rinchiudersi nell'aula di udienza. Alle legittime rimostranze degli avvocati, beffeggiava i difensori dichiarando che lui 'aveva alle spalle già 37 anni di galera' e non temeva nessuno".

Verso l'assemblea dell'Anm

  di Valentina Stella Il Dubbio 28 aprile 2022 L'odg dell'Assemblea dell'Anm che si terrà sabato ha solo un punto: "Riforma legislativa dell'ordinamento giudiziario, del funzionamento del Csm e del suo sistema elettorale.  Valutazioni e iniziative". Il dilemma a cui i magistrati dovranno rispondere è semplice: indire uno sciopero, per accontentare così la base che chiede un riscatto dopo lo scandalo Palamara, rischiando però paradossalmente di aumentare quel discredito nei cittadini generato proprio dalle condotte dell'ex magistrato & Company, oppure puntare ad una riapertura del dialogo con Governo e Parlamento in vista della discussione al Senato? Intanto ieri due ex magistrati di peso come Armando Spataro e Edmondo Bruti Liberati si sono detti contrari all'idea dello sciopero.  Su questo "se dovessi rispondere con del facile umorismo - replica  Eugenio Albamonte , Segretario di AreaDg -  direi che si nasce incendiari e si finisce a fare i p

Intervista a Catello Vitiello

  di Valentina Stella Il Dubbio 27 aprile 2022 Italia Viva ieri alla Camera, durante il voto finale sulla riforma del Csm e dell'ordinamento giudiziario, si è astenuta. Il perché ce lo spiega il membro della Commissione Giustizia, l'onorevole Catello Vitiello.   Onorevole che giudizio complessivo dare della riforma approvata alla Camera? A me sembra che sia una riforma solo di etichette più che di contenuti. Il sistema utilizzato per legiferare è stato quello di stabilire dei principi per poi trovarne la deroga. Alla fine tutto cambia perché nulla cambi. Quali sono i punti più deboli di questa riforma? Se davvero si fosse voluto risolvere il problema delle correnti, non volendo aderire alla nostra proposta di sorteggio temperato, si sarebbe dovuto adottare un sistema di voto proporzionale per eleggere il nuovo Csm. In quel caso avrebbe prevalso il singolo, la qualità del magistrato e non l'appartenenza. Con il sistema maggioritario invece non si privano i gruppi associativi

Intervista ad Alfredo Bazoli

  di Valentina Stella Il Dubbio 27 aprile 2022 Secondo l'onorevole Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia alla Camera, la riforma del Csm e dell'ordinamento giudiziario approvata ieri alla Camera dovrebbe essere accolta con spirito collaborativo dalla magistratura, scongiurando quindi lo sciopero. Onorevole che giudizio complessivo dare della riforma approvata alla Camera? È un buon punto di equilibrio che introduce innovazioni coraggiose e che  rappresenta un utile completamento della riforma organica della giustizia. Quali sono i punti forti di questa riforma? Quelli che concernono le valutazioni dei magistrati -  in quanto finalmente si avranno dei criteri limpidi, verificabili e concreti -  e quelli riguardanti le regole che disciplinano gli avanzamenti di carriera e il funzionamento del Csm. Tutto è finalizzato da un lato a fare emergere i meriti e le qualità dei magistrati che hanno il diritto e il dovere di assumere delle responsabilità all'interno de

Bartolomeo Romano: i magistrati temono più i referendum

 di Valentina Stella Il Dubbio 26 aprile 2022 Si è costituita a Roma l'Associazione "Sì per la libertà, sì per la giustizia” allo scopo di sostenere i referendum sulla giustizia, promossi da Lega e Partito Radicale, sui quali i cittadini sono chiamati a votare il 12 giugno. Presidente è Carlo Nordio, Vice Presidente Bartolomeo Romano, tesoriere Andrea Pruiti Ciarello, componenti Giovanni Guzzetta e Gippy Rubinetti. Facciamo il punto sull'iniziativa proprio con il professor Bartolomeo Romano, Ordinario di Diritto penale nell'Università di Palermo, già consigliere del Csm dal 2010 al 2014.  Perché questa Associazione? Perché è necessario risvegliare l'attenzione sui temi referendari, purtroppo totalmente messi in ombra dalla guerra in Ucraina. Nonostante l’orrore per quanto sta accadendo, dobbiamo comunque occuparci anche dei nostri affari interni, della giustizia in particolare, questione molto delicata che interessa tutti i cittadini, e non solo gli addetti ai lavo

Intervista a Francesca Izzo sulla maternità surrogata

 di Valentina Stella  Il Dubbio 25 aprile 2022 L'accademica Francesca Izzo, già parlamentare del Partito Democratico, è tra le fondatrici della rete femminista 'Se non ora quando - Libere' e tra le referenti italiane della Coalizione internazionale contro l’utero in affitto (Ciams). Con lei torniamo a discutere del tema della maternità surrogata, essendosi anche riaperto il dibattito alla Camera dove sono in discussione diverse proposte di legge. Onorevole, in Parlamento sono all'ordine del giorno diverse proposte e disegni di legge (Forza Italia, Lega, Fratelli D'Italia) che mirano, con le dovute differenze, a vietare la maternità surrogata. Che ne pensa? Le proposte in discussione cercano di risolvere una specie di lacuna della legge 40/2004: essa, pur vietando la maternità surrogata in Italia, offre la possibilità alle coppie di recarsi nei Paesi dove la pratica è consentita e di tornare poi qui per tentare di farsi riconoscere il bambino. Quindi le proposte in d

Albamonte: nessuna marcia indietro Pronti a scioperare se la riforma non cambia

  di Valentina Stella Il Dubbio 23 aprile 2022   Tra una settimana l'Assemblea Generale dell'Anm si riunirà per decidere se indire lo sciopero contro la riforma del Csm. Facciamo il punto con Eugenio Albamonte, Segretario di AreaDg.   Dottor Albamonte, ci aiuti a capire: è il momento del dialogo o dello sciopero?   Si devono assolutamente creare i presupposti per un ripensamento di alcuni passaggi della riforma, e in particolare di quelli emersi dopo il Consiglio dei Ministri dell'11 febbraio.  La riforma che la Ministra Cartabia aveva portato al  tavolo dei partiti della maggioranza  racchiudeva degli aspetti di criticità, che abbiamo evidenziato  in numerosi documenti e dichiarazioni pubbliche; tuttavia, quella proposta allora non ci sembrava animata da intenti punitivi. Quando poi la discussione tra i partiti si è riaperta, e in quel progetto iniziale di riforma sono state inserite proposte emendative, l’impianto complessivo è stato modificato in modo devastante per l’as

24 processi, sempre assolto L'inferno di Michele Iorio

  di Valentina Stella Il Dubbio 23 aprile 2022 «Quando per la porta della magistratura entra la politica, la giustizia esce dalla finestra»: è citando Piero Calamandrei che al  Dubbio  l'ex Presidente della Regione Molise Michele Iorio commenta l'assoluzione ottenuta in prima grado in quello che definisce «il primo maxi processo imbastito in questa regione dal nome altisonante 'Il Sistema Iorio'». Insieme a lui sono state assolte altre 11 persone. I giudici hanno inflitto invece due condanne nei confronti dell'ex editore Ignazio Annunziata, 12 anni di reclusione, e dell'ex direttore dell'Azienda sanitaria regione Angelo Percopo, 4 anni. Erano una quindicina i reati contestati a vario titolo agli imputati: corruzione, concussione, abuso d'ufficio, peculato, falsità materiale e ideologica, estorsione, violenza privata bancarotta e ricettazione. Per Iorio la Procura aveva chiesto 6 anni: gli contestavano, tra l'altro, di aver elargito contributi pubblic

Caiazza: togliamo il Dap dal controllo della magistratura

  di Valentina Stella Il Dubbio 22 aprile 2022 Ieri dalle pagine del Dubbio abbiamo lanciato e fatto nostra la proposta di Enrico Sbriglia e Alessandro De Rossi, rispettivamente Presidente e vice presidente del CESP, di prevedere la migrazione dell'intero Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria dal dicastero della Giustizia alla presidenza del Consiglio dei Ministro. Abbiamo chiesto un parere al Presidente dell'Unione Camere Penali , Gian Domenico Caiazza, che in questa intervista ci offre anche qualche riflessione sullo sciopero prima annunciato e poi congelato da parte dei magistrati contro la riforma di mediazione Cartabia su Csm e ordinamento giudiziario. Presidente Caiazza cosa ne pensa di questa proposta del Cesp? L'idea di affidare il Dap a Palazzo Chigi anziché a Via Arenula va approfondita ma condivido pienamente l'idea di fondo. Noi, come Unione Camere Penali, denunciamo da sempre quello che voi avete titolato come 'monopolio dei magistrati al

Sciopero Anm: le ragioni del congelamento dell'iniziativa

  di Valentina Stella IL Dubbio 21 aprile 2022 Perché l'Associazione Nazionale Magistrati non sciopera più  - per il momento -  contro la riforma del Csm e dell'ordinamento giudiziario? L'iniziativa è stata congelata in attesa che a decidere sia l'Assemblea generale che ci sarà il prossimo 30 aprile. Infatti il Comitato Direttivo Centrale due sere fa ha approvato un documento che demanda a quell'organo «di deliberare su ogni efficace forma di protesta, ivi compresa la proclamazione di una giornata di astensione dall’attività giudiziaria». Tra le iniziative anche la «Notte Bianca sulla riforma dell'ordinamento giudiziario», organizzando, anche in più giorni, negli uffici giudiziari capoluogo di distretto, eventi serali di informazione e dibattito con avvocati, giornalisti, esponenti dell'accademia e della società civile. Eppure esattamente una settimana fa il Presidente dell'Anm  Giuseppe Santalucia  aveva dichiarato a  Repubblica  che l'astensione er

Spangher: La Corte di Giustizia Ue ha sancito la fine dei tabulati

  di Valentina Stella Il Dubbio 20 aprile 2022 La lotta a reati gravi non giustifica la conservazione generalizzata e indifferenziata dei dati relativi al traffico e dei dati relativi all’ubicazione riguardanti le comunicazioni elettroniche: lo ha stabilito il 5 aprile la Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Questa sentenza, a cui gli Stati membri della Ue dovranno ora adeguarsi, arriva dopo quella del 2 marzo 2021, secondo la quale  i dati telefonici e telematici possono essere acquisiti solo in procedimenti che riguardano reati gravi o minacce gravi e l'atto è subordinato all'autorizzazione di un giudice terzo.  Il caso  È stata la Corte suprema irlandese a interrogare la CGUE nell’ambito di un procedimento civile promosso da una persona condannata nel 2015 all’ergastolo per l'omicidio di una donna. L’interessato ha contestato al giudice di primo grado di avere erroneamente ammesso come elementi di prova i dati relativi al traffico e i dati relativi all’ubicazione affe