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Visualizzazione dei post da febbraio, 2020

«Pavia: suicidi, precarietà sanitaria detenuti anziani e sovraffollamento»

di Valentina Stella Il Dubbio 28 febbraio 2020 Lo scorso 19 febbraio un cinese di 54 anni si è tolto la vita all'interno del carcere di Torre del Gallo, a Pavia, dove stava scontando una pena di vent'anni per un duplice delitto commesso due anni fa a Cremona. Prima di lui a togliersi la vita un marocchino di 27 anni. Un terzo recluso aveva tentato il suicidio. Tutti loro erano detenuti nel reparto protetto, dove ci sono gli autori dei reati più gravi e i cosiddetti ' sex offender', l'ala meno raggiungibile dal personale dell'area sanitaria, che si trova nella parte vecchia della struttura. Per questa situazione di emergenza nella mattinata di venerdì 21 febbraio il consigliere regionale Michele Usuelli, + Europa- Radicali, insieme al collega Simone Verni ( M5S) e al deputato Cristian Romaniello ( M5S) hanno effettuato una visita ispettiva a sorpresa presso la casa circondariale di Pavia. «L'iniziativa come spiegano i promotori - nasce dalla preoccupazio

Cambio della guardia alla cancelleria di Roma

di Valentina Stella Il Dubbio 26 febbraio 2020 Tutti i massimi vertici della magistratura e dell’avvocatura romana si sono riuniti ieri per salutare e ringraziare del lavoro di 12 anni la dottoressa Marisa Lia che lascia la Dirigenza delle Cancellerie del Tribunale ordinario di Roma. «Sono costretta a lasciare questo ufficio – ha detto – in un momento di particolare difficoltà, se possibile aggravato dalla verifica ispettiva in corso». Infatti dal 2 gennaio è iniziata la visita ispettiva del ministero della Giustizia, attività che si svolge periodicamente. Non nasconde la sua amarezza la dottoressa Lia quando, rivolgendosi alle centinaia di colleghi presenti, dice che «avrei desiderato rimanere con voi quantomeno fino alla fine dell’ispezione, per altri soli due mesi, ma questo non mi è stato concesso». Avrebbe voluto, specifica al Dubbio «fornire agli ispettori tutti i dati richiesti, esibire loro gli atti e gli incarti processuali accuratamente selezi

«Ci sono due giovani in carcere processo in tempi ragionevoli»

di Valentina Stella Il Dubbio 27 febbraio 2020 È iniziato ieri il processo di primo grado a carico di Lee Elder e Gabriel Christian Natale, accusati dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Presenti in aula i due imputati, anche se dopo una pausa Lee Elder è tornato in carcere per un leggero malore. Con loro i genitori di Elder, lo zio di Natale, e la vedova, la madre, il fratello e la sorella del carabiniere ucciso esattamente 7 mesi fa in una calda e tragica notte romana. L'udienza si è aperta con una dichiarazione della presidente della Corte di Assise, Marina Finiti, che ha detto: «Mi rendo conto che si tratta di un fatto di rilevanza pubblica e pertanto ho concesso alla stampa di riprendere ma preciso che i video del dibattimento non potranno essere pubblicati e mandati in onda prima della sentenza di primo grado per non minare la serenità di giudizio di coloro che andranno ad esprimersi». Una decisione importante per evitare per qu

La rinnovata organizzazione del Tribunale di Sorveglianza di Roma

di Valentina Stella Il Dubbio 22 febbraio 2020 Si è tenuta ieri l’inaugurazione della nuova ‘Aula avvocati’ presso il Tribunale di Sorveglianza di Roma. La presidente Maria Antonia Vertaldi ha tenuto una relazione sui cambiamenti apportati sin dal suo insediamento, avvenuto circa 3 anni fa.  Il primo riguarda l’istituzione ex novo dell’ ‘ufficio iscrizione al ruolo generale’ che sin dall’inizio ha sofferto per la mancanza di 4 unità di personale amministrativo: ora grazie ad una nuova unità di assistente giudiziario e ad una unità di polizia municipale ottenuta dal Roma Capitale ha iniziato ad andare a buon regime. Sostanzialmente, dice al Dubbio la presidente, “grazie ad una fattiva collaborazione interistituzionale” sono passate al Tribunale di Sorveglianza ben cinque risorse umane distribuite tra il front office e altri uffici che presentavano criticità. Altre risorse umane dalla Regione Lazio, dal Coa e dal Dap sono state assegnate a diversi uffici. A breve partirà anche il nuov

Tribunale di Sorveglianza di Roma una nuova sala per gli avvocati

di Valentina Stella Il Dubbio 21 febbraio 2020 Verrà inaugurata stamattina alle 9 una nuova sala avvocati presso il Tribunale di Sorveglianza di Roma. Saranno presenti la Presidente Maria Antonia Vertaldi, che ha fortemente voluto questo miglioramento strutturale, e il presidente dell’Ordine degli avvocati. La sala, a disposizione degli iscritti, è stata completamente ristrutturata e arredata, munita anche di un pc, per consentire agli avvocati lo svolgimento di attività professionale estemporanea. Ma il Tribunale di Sorveglianza soffre anche di una grave carenza di personale, come disse al Dubbio la presidente Vertaldi: «La situazione dell’organico amministrativo è tragica in quanto presenta una scopertura complessiva vicina al 37% ( che nel primo trimestre del 2020 sarà del 40%) in relazione alla quale nelle sedi competenti alcuna iniziativa risolutiva, sempre richiesta, è stata adottata». Per questo il Coa, di concerto con la Vertaldi, ha deciso di fornire in via temporanea due u

I radicali italiani nel carcere di Bari: «Pochi agenti e celle sempre chiuse»

di Valentina Stella Il Dubbio 21 febbraio 2020 L’associazione Marco Pannella il 15 febbraio, con il consigliere regionale Francesca Franzoso e il segretario di Radicali Italiani Massimiliano Iervolino, ha effettuato una visita presso il carcere di Bari. «Una struttura- racconta Annarita Digiorgio, membro del direttivo dell’Associazione - che conosciamo bene date le numerose visite effettuate, e che pure, nonostante le tante segnalazioni, ancora vige in uno stato drammatico tanto che la settimana scorsa persino il Procuratore Generale di Bari Anna Maria Tosto ( che ne ha fatto visita sollecitata dal direttore) ha parlato di trattamento disumano». Inoltre, aggiunge l’esponente radicale, «rispetto all’ultima visita che avevamo effettuato l’anno scorso, sono stati completati i lavori, chiesti dal direttore, per le docce in tutte le celle e una porta che separa le celle da bagno e cucina». I detenuti presenti sabato mattina erano 436 su 399 posti disponibili. Per quanto concerne gli ag

Omicidio Cerciello Rega La svista delle dichiarazioni tradotte in modo sbagliato

di Valentina Stella Il Dubbio 21 febbraio 2020 Errore umano o volontà di danneggiare la difesa? Forse non lo sapremo mai, tuttavia a pochi giorni dalla prima udienza del processo a carico di Lee Elder e Gabriel Christian Natale, accusati dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, può considerarsi molto grave la questione legata alla traduzione delle intercettazioni degli imputati. Facciamo un passo indietro: nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019 i due ragazzi si sono resi responsabili della morte del carabiniere nel quartiere Prati. La storia è nota: i due erano andati all’appuntamento con il mediatore dei pusher Sergio Brugiadelli al quale avevano sottratto lo zaino, per poi trovarsi davanti due uomini, Andrea Varriale e Mario Cerciello Rega. Da quel momento le versioni dell’accusa e della difesa divergono: per la procura i due ragazzi erano consapevoli di trovarsi dinanzi a due esponenti delle forze dell’ordine e li hanno aggrediti per sfuggire ad un probabile ar

L’avvocata dei Piscitelli già processata e condannata da Giletti: “Il tritacarne mediatico è già iniziato”

di Valentina Stella Il Dubbio 18 febbraio 2020 È durato circa tre ore l’interrogatorio di garanzia dell’avvocato Lucia Gargano dinanzi al gip di Roma Corrado Cappiello. Assistita dal suo legale, il noto penalista romano Alessandro De Federicis, la trentacinquenne irpina ha risposto alle domande del magistrato. Presenti all’interrogatorio di garanzia anche i pm Ilaria Calò, Mario Palazzi e Giovanni Musarò. L’avvocata è ai domiciliari, accusata di concorso in associazione a delinquere di stampo mafioso per avere partecipato, tra l’altro, ad un incontro il 13 dicembre del 2017, a cui era presente anche Fabrizio Piscitelli (ucciso a Roma nel dicembre scorso), per siglare una pax mafiosa ad Ostia. Dalle carte emergerebbe inoltre il ruolo dell’avvocato Gargano quale “fondamentale trait d’union tra Carmine Spada detto ’Romoletto’ e Piscitelli”. Contemporaneamente è iniziato il processo mediatico: l’arresto in diretta, la costruzione del profilo della donna tramite le sue foto

Così il processo a Ciontoli è diventato un circo politico-mediatico

Di Valentina Stella Il Dubbio 16 febbraio 2020 Nell’arco di un anno il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha promosso due azioni disciplinari nei confronti di altrettanti magistrati che con funzioni diverse sono intervenuti nel processo a carico di Antonio Ciontoli e famiglia, accusati di omicidio per la morte di Marco Vannini. La storia è nota, anche perché ha ricevuto un interesse mediatico molto grande: tra il 17 e il 18 maggio 2015, Marco Vannini, di soli 20 anni, muore dopo essere stato ferito accidentalmente da un colpo di pistola nella casa della sua fidanzata, Martina Ciontoli, a Ladispoli. A sparare fu Antonio Ciontoli, sottoufficiale di Marina e padre della ragazza. Come emergerà dagli atti, il giovane si sarebbe potuto salvare ma la famiglia Ciontoli tarderà per più di una ora a chiamare i soccorsi . In primo grado Ciontoli è stato condannato a 14 anni di carcere per omicidio volontario con dolo eventuale e la famiglia – la moglie Maria Pezzillo, Martina e

Bonafede: azione disciplinare con pm del processo Ciontoli Vannini

di Valentina Stella Il Dubbio 15 febbraio 2020 Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede avrebbe promosso una azione disciplinare nei confronti di Alessandra D’Amore, la pm che ha condotto le prime indagini sull’omicidio di Marco Vannini. Lo ha reso noto la trasmissione Le Iene in una puntata dedicata alla decisione della Cassazione per cui il processo di appello per Antonio Ciontoli e famiglia va rifatto. Il condizionale è d’obbligo perché come ci fanno sapere da via Arenula “non è una informazione nella nostra disponibilità”. La pm, come riportato da Giulio Golia, potrebbe aver violato i doveri di diligenza e laboriosità creando un ingiusto danno ai genitori del ragazzo morto a 20 anni. Al magistrato verrebbe contestato di aver svolto in maniera superficiale l’inchiesta, non mettendo sotto sequestro la casa dei Ciontoli e non raccogliendo importanti testimonianze, che invece sarebbero state portate alla luce dalla trasmissione di intrattenimento di Italia1. Il magistrato avreb

Daniel, da bullo a laureato alla presenza della pm che lo fece condannare

di Valentina Stella Il Dubbio 15 febbraio 2020 Bella è la storia di rinascita di un giovane milanese. Da bullo ad educatore, passando per il carcere: è questa la vicenda di Daniel Zaccaro. Nel suo passato ci sono pestaggi, violenze, bullismo: è persino finito in carcere dopo una rapina. Prima al Beccaria, poi a San Vittore, Daniel Zaccaro, 27 anni, aveva ottenuto l’affidamento in prova presso la comunità Kayro’s di don Claudio Burgio. E due giorni fa, si è laureato all’Università Cattolica, in Scienze della formazione. Il suo sogno: diventare educatore. Daniel ha già cominciato a darsi da fare e a lavorare con un ragazzo difficile, proprio come era lui da giovanissimo, nel quartiere milanese di Quarto Oggiaro. Ad applaudirlo il giorno della laurea c’era anche la pm del Tribunale per i minorenni che l’ha processato e fatto condannare in tutti i procedimenti in cui era imputato. «È una grande vittoria di tutti noi, questa», ha detto il magistrato, che, dando una carezza al ragazzo su

Tribunale di sorveglianza, la protesta dei penalisti

di Valentina Stella Il Dubbio 14 febbraio 2020 Dopo  i penalisti napoletani, ora è la Camera Penale di Roma ad entrare in agitazione per “l’insostenibile situazione - si legge in un comunicato - del Tribunale di Sorveglianza” che “costituisce il motivo principale della iniziativa del prossimo 27 febbraio”, giorni in cui ci sarà l’astensione dalle udienze. Il Direttivo ha raccolto le “numerose segnalazioni dei colleghi del foro che evidenziano le gravissime e croniche disfunzioni del Tribunale di Sorveglianza di Roma”. In particolare vengono segnalati “tempi intollerabili di trattazione delle istanze di competenza monocratica, con la conseguente frustrazione delle legittime aspettative della popolazione carceraria, la quale, specie quando adesiva ai percorsi trattamentali e in possesso dei presupposti per la concessione dei benefici, vede allontanarsi, in maniera ingiustificata, la prospettiva del reinserimento faticosamente perseguito”. Inoltre, denunciano ancora i penalisti, “

Quando le buone pratiche aiutano a coltivare la speranza degli ultimi

di Valentina Stella Il Dubbio 12 febbraio 2020 «Tutti hanno sempre diritto a un'altra chance e ognuno deve fare la sua parte. Sento anche io il dovere di costruire questa chance. La persona che entra il carcere lascia fuori il delitto che ha commesso e intraprende un altro percorso. Una società democratica dà sempre un’altra possibilità a tutti», così il Presidente della Camera Roberto Fico ha concluso lo scorso 10 febbraio il convegno spettacolo de “Gli Ultimi Saranno”, tenutosi all’Aula dei nuovi gruppi parlamentari a Roma. Il tema dell’incontro era: “Laboratori creativi e buone pratiche in carcere”. Gli “Ultimi Saranno” è un collettivo nato nel 2018 da una idea dell’onorevole del Movimento 5 Stelle Raffaele Bruno ed è composto da artisti, musicisti, attori. Il progetto ha l’obiettivo di creare e potenziare i legami tra la società civile e gruppi di persone appartenenti a realtà socialmente periferiche, come i detenuti. E proprio il carc

Napoli sos personale al Tribunale di Sorveglianza: «Situazione grave»

di Valentina Stella Il Dubbio 11 febbraio 2020 I numeri  non lasciano dubbi sul dissesto del Tribunale di Sorveglianza di Napoli: su 57 unità previste, sono in servizio 34 persone. A Napoli ed Avellino manca il 42 per cento del personale e a Santa Maria Capua Vetere il 37 per cento; contemporaneamente, però, è in aumento il carico di lavoro, pari a 39mila procedure in più, con 50mila procedimenti pendenti. I dati sono stati resi nota in una conferenza stampa presso il Tribunale partenopeo indetta dalla Camera Penale di Napoli, dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli e dall’associazione ‘“Carcere Possibile Onlus”. «Si tratta di una situazione gravissima - ha commentato, durante l’incontro con i giornalisti, la Presidente del Tribunale di sorveglianza di Napoli, Adriana Pangia - che  non consente un accettabile esercizio delle funzioni proprie della magistratura di sorveglianza». Il ministero della Giustizia è stato allertato più volte ma «non sono state adottate misure ad

Vannini: processo (mediatico) da rifare

di Angela Stella Il Riformista 8 febbraio 2020 Il processo di appello sull'omicidio di Marco Vannini deve essere rifatto: è quanto ha deciso ieri la prima sezione penale della Corte di Cassazione sul caso del giovane di venti anni ucciso da un colpo di pistola mentre si trovava in casa della fidanzata, Martina Ciontoli, a Ladispoli, nel maggio 2015. I giudici hanno disposto un nuovo processo d'appello per Antonio Ciontoli, principale imputato dell'omicidio, condannato in appello a cinque anni per omicidio colposo con l’aggravante della colpa cosciente con una importante riduzione rispetto ai quattordici comminati dai giudici di primo grado, e per Maria Pezzillo, moglie di Ciontoli, e per i loro figli Federico e Martina, condannati a tre anni per omicidio colposo. Respinta dunque la richiesta dei difensori Andrea Miroli, Pietro Messina e Domenico Ciruzzi che puntavano a un ulteriore sconto di pena; i tre legali avevano chiesto per Ciontoli la colpa semplice, mentre per i

Cassazione: processo d'appello Ciontoli da rifare

di Valentina Stella Il Dubbio 8 febbraio 2020 Tutto da rifare per l’omicidio di Marco Vannini: la prima sezione penale della Corte di Cassazione, presieduta dal giudice Maria Stefania Tomassi, ha disposto l’appello bis per Antonio Ciontoli e la sua famiglia. Gli ermellini hanno accolto i ricorsi della Procura Generale e delle parti civili, che avevano contestato la ricostruzione del fatto in termini di omicidio colposo, anziché doloso. La sentenza della Corte di assise di appello di Roma sulla morte di Vannini è stata dunque annullata ed è stato disposto il rinvio per un nuovo giudizio. La Cassazione, si legge in una nota, "ha ritenuto allo stato assorbite le censure mosse alla sentenza dagli imputati Federico e Martina Ciontoli e Maria Pezzillo, mentre ha rigettato il ricorso di Antonio Ciontoli, che censurava il riconoscimento dell'aggravante della previsione dell'evento morte e l'eccessività della pena irrogata".  Dopo la lettura i parenti e i sostenitori di

Oggi la Cassazione decide su Ciontoli

di Valentina Stella Il Dubbio 7 febbraio 2020 Oggi la Cassazione potrebbe decidere in maniera definitiva il destino di Antonio Ciontoli e della sua famiglia, ad un anno e una settimana dalla sentenza di appello che ha condannato l’uomo a 5 anni di reclusione per l’omicidio colposo con l'aggravante della colpa cosciente del giovane Marco Vannini, e a 3 anni per omicidio colposo sua moglie Maria Pezzillo e i figli Martina e Federico.    Stamattina gli ermellini decideranno se confermare la decisione di secondo grado, oppure accettare o rigettare i ricorsi presentati dalla procura generale, dalla difesa e dalle parti civili. L’accusa chiede l’omicidio volontario per tutta la famiglia mentre gli avvocati difensori Andrea Miroli, Pietro Messina, Domenico Ciruzzi ritengono che la qualificazione giuridica attribuita dalla Corte d’Assise d’Appello di Roma alla condotta di Antonio Ciontoli debba essere derubricata nell’ipotesi della colpa semplice e che anche ai familiari sia stata attri

Femminicidio, difende il marito e la insultano

di Valentina Stella Il Dubbio 4 febbraio 2020 Non nasconde il suo turbamento l’avvocata Daniela Serughetti che da qualche giorno è oggetto di violenza verbale sui social a causa dell'esercizio della sua professione: «Non mi sarei mai aspettata racconta al Dubbio - una reazione del genere. È doloroso essere oggetto di insulti e minacce solo per aver svolto il proprio lavoro». L’odio social si è scatenato dopo la sua decisione di proporre impugnazione innanzi alla Corte d'Assise d'Appello di Brescia per il suo assistito Ezzedine Arjoun, condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio della moglie Marisa Sartori, uccisa a coltellate il 2 febbraio dell’anno scorso a Curno. Per l’avvocata non c’è stata premeditazione, né maltrattamenti e violenza sessuale, ma il merito dei motivi di appello poco importa in questa sede. «I realtà – prosegue Daniela Serughetti – ho presentato l'atto d'appello a dicembre ma la notizia è stata pubblicat