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Visualizzazione dei post da 2024

Verso congresso dell'Anm con Mi che deserta?

  Valentina Stella Dubbio 26 aprile 2024 Tra due settimane prenderà il via a Palermo il 36esimo Congresso dell’Associazione Nazionale Magistrati, dal titolo alquanto significativo “Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione”. Sarà, dopo le varie assemblee straordinarie, il primo grande appuntamento in cui si discuterà di quanto accaduto negli ultimi mesi: dal caso Iolanda Apostolico  - e le critiche al giudice nel suo tentativo di ampliare gli spazi della interpretazione in funzione di una maggiore libertà decisoria -  agli attacchi del Ministro Guido Crosetto, ma non solo, alla libertà di espressione delle toghe. Sarebbe facile pensare che la magistratura si riunirà compatta per ribadire le proprie prerogative, funzioni e il diritto ad intervenire nel dibattito sui temi che la riguardano da vicino per poi fornire risposte unitarie. Eppure non è così, almeno dalle indiscrezioni che ci sono arrivate e che, se fossero vere, aprirebbero una grossa crepa all’interno del ‘sinda

Cpt: transgender non tutelati in carcere

  Valentina Stella Dubbio 26 aprile 2024 Il Comitato del Consiglio d'Europa per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) ha pubblicato ieri il 33esimo rapporto generale sulle sue attività per l'anno 2023. In questo rapporto, il Comitato condivide la sua esperienza e i suoi standard sul trattamento e le garanzie necessarie per proteggere le persone transgender in carcere. La pubblicazione fa seguito allo scambio di opinioni avvenuto il 24 aprile 2024 tra il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa e il Presidente del CPT, Alan Mitchell.  Nel report si legge come «le persone transgender detenute possono trovarsi in una situazione di vulnerabilità, a maggior rischio di intimidazioni, bullismo e abusi». Il Comitato condivide «il parere che se una persona si auto-identifica come transgender durante la procedura di ammissione in carcere, questo dovrebbe essere sufficiente di per sé perché il carcere la tratti come tale in tutte le dec

Proposta Giachetti: riaperto termini emendamenti

  Valentina Stella Dubbio 25 aprile 2024 Una «misura tampone» che, da sola, «non risolve» i problemi che affliggono il sistema carcerario italiano perché ha «un effetto deflattivo immediato, ma non rappresenta una risposta sistemica ampia». Con queste parole il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà Felice Maurizio D'Ettore ha definito la proposta di legge all'esame della Camera sulla liberazione anticipata speciale, presentata dal deputato di Italia Viva Roberto Giachetti, per affrontare il problema del sovraffollamento che - dati aggiornati a due giorni fa e resi noti dal Garante - vede 61.351 detenuti presenti nelle carceri del Paese a fronte di una capienza regolamentare pari a 51.144 unità, con 47.190  posti in realtà disponibili. Tuttavia lancia l’allarme: «in assenza di nuovi interventi orientati in funzione deflattiva, nel giro di due anni si potrebbe raggiungere nuovamente il massimo storico risalente al 2010». Già a livello nazionale l’indic

Il garante detenuti audito su proposta Giachetti

  Angela Stella Unità 25 aprile 2024 “Considerato il crescente numero di detenuti all’interno delle nostre carceri, in linea di principio, si potrebbe guardare con favore ogni previsione che riducesse in concreto l’affollamento e la pressione sul sistema carcerario, all’evidente condizione di ricomprendere tali interventi  all’interno di un disegno complessivo inteso ad affrontare in modo strutturale un problema che la Corte europea dei diritti umani, più di dieci anni fa, aveva definito per l’appunto “sistemico” e che aveva chiesto al nostro Paese di risolvere in modo stabile – e non temporaneamente o episodicamente – con la nota sentenza c.d. “pilota” dell’8 gennaio 2013, Torreggiani e altri c. Italia”. Con queste parole il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà Felice Maurizio D'Ettore ha definito ieri in Commissione giustizia della Camera la proposta di legge all'esame sulla liberazione anticipata speciale, presentata dal deputato di Italia Viva R

Nordio: superare sistema carcerocentrico

  Valentina Stella Dubbio 24 aprile 2024 «Dobbiamo superare il sistema carcerocentrico e il sovraffollamento, che è fonte di suicidi. Le soluzioni? Non di certo una amnistia, che rappresenta un fallimento dello Stato e verrebbe negativamente compresa dai cittadini. Quello che occorrerà fare è limitare la carcerazione preventiva ed intervenire nei confronti di quelle persone condannate per reati minori e vicine al fine pena e per i tossicodipendenti. Come? Rimodulando e affievolendo la detenzione, facendole ospitare dalle comunità, molte delle quali si sono rese gi disponibili»: questo quanto annunciato ieri dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio al convegno ‘Senza dignità’ organizzato all’Università Roma Tre da Radio Radicale e Radio Carcere. Ha escluso invece la soluzione sulla liberazione anticipata in discussione alla Camera ed elaborata dall’onorevole di Italia Viva Roberto Giachetti: «   una liberazione anticipata lineare può sembrare come già detto una resa dello Stato, sarebb

Nordio contro Nordio

  Angela Stella Unità 24 aprile 2024 Mentre il Governo si sta caratterizzando per aumento dei reati, innalzamento delle pene, ripetizione degli slogan “certezza della pena è certezza del carcere”, paradossalmente ieri abbiamo sentito il Ministro della Giustizia Carlo Nordio dire: «Dobbiamo superare il sistema carcerocentrico e il sovraffollamento, che è fonte di suicidi”. Lo ha detto al convegno ‘Senza dignità’ organizzato all’Università Roma Tre da Radio Radicale e Radio Carcere. Ha poi delineato delle soluzioni: “Non di certo una amnistia, che rappresenta un fallimento dello Stato e verrebbe negativamente compresa dai cittadini. Quello che occorrerà fare è limitare la carcerazione preventiva ed intervenire nei confronti di quelle persone condannate per reati minori e vicine al fine pena e per i tossicodipendenti. Come? Rimodulando e affievolendo la detenzione, facendole ospitare dalle comunità, molte delle quali si sono rese gi disponibili». Ha escluso invece la soluzione sulla liber

Torture al Beccaria: nuovi dettagli

  Angela Stella Unità 24 aprile 2023 Racconti di “rumori di pestaggio e urla”, di agenti arrivati “in venti”, di “lividi” e “segni dell'anfibio sul collo”: sono quelli che ha raccolto, attraverso colloqui con alcuni ragazzi che erano detenuti, una psicologa in servizio presso il carcere minorile Beccaria di Milano. Come abbiamo raccontato ieri 13 agenti di polizia penitenziari sono stati arresti e otto sospesi, perché accusati a vario titolo di maltrattamenti e torture. Di questi racconti la psicologa ne ha parlato, poi, col consigliere comunale David Gentili, che ha trasmesso le informazioni al Garante dei detenuti del Comune di Milano, Francesco Maisto. Segnalazioni arrivate, infine, in Procura e finite nell'inchiesta della Procura di Milano. Il 30 marzo 2023, poi, la psicologa, davanti ad inquirenti ed investigatori, ha rivelato quelle confidenze di “alcuni ragazzi”, ricostruendo così, in particolare, tre aggressioni. Ha spiegato che in quei colloqui è venuto a galla “un cli

Ddl Zanettin: mandato al relatore

  Valentina Stella dubbio 24 aprile 2024 Ieri la commissione Giustizia del Senato ha completato l’esame sul disegno di legge del senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin sulle intercettazioni tra avvocato e indagato, in cui, nel corso dell’iter, è stato inserito il limite di 45 giorni agli ascolti, salvo deroghe. La commissione ha dato mandato alla relatrice, Erika Stefani della Lega, a riferire in Aula: a favore il centrodestra e Italia Viva, hanno votato contro Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra. «Esprimo soddisfazione per il mandato al relatore. Questo provvedimento riprende il lavoro e le conclusioni dell’indagine conoscitiva. Una prima parte l’abbiamo inserita nel ddl Nordio e un’altra parte nel disegno di legge sul sequestro degli smartphone licenziato recentemente dall’aula. Con questo disegno di legge sul limite alle intercettazioni, uno dei punti critici sollevati nel corso delle audizioni durante l’indagine, si va a sanare anche un a

13 agenti arrestati per tortura all'Ipm Beccaria

  Angela Stella unità 23 aprile 2024 Ieri mattina, ha reso noto un comunicato del procuratore di Milano Marcello Viola, la polizia giudiziaria ha dato esecuzione a un’ordinanza del gip  che prevedeva la custodia cautelare in carcere nei confronti di tredici agenti della Polizia Penitenziaria, 12 dei quali tuttora in servizio presso l’istituto Penale Minorile “Cesare Beccaria” di Milano, nonché della misura della sospensione dall’esercizio di pubblici uffici nei confronti di altri otto dipendenti dello stesso Corpo di Polizia, anch’essi tutti in servizio, all’epoca dei fatti, presso la medesima struttura detentiva. I reati contestati, riscontrate a partire almeno dal 2022 a oggi, sono quelli di maltrattamenti in danno di minori, anche mediante omissione, aggravati dalla minorata difesa e dall’abuso di potere; di tortura, anche mediante omissione, aggravato dall’abuso di potere del p.u. nonché dalla circostanza di aver commesso il fatto in danno di minori; di lesioni in danno di minori,

Fittipaldi: nessun dossieraggio, solo notizie vere

  Valentina Stella dubbio 23 aprile 2024 Ieri, nell’ambito del filone di inchiesta sulle vicende relative al cosiddetto ‘dossieraggio’ di esponenti politici e del mondo economico, su cui sta indicando la Procura di Perugia, la commissione bicamerale Antimafia, in particolare su richiesta del vice presidente di FI d’Attis, ha richiesto l’audizione di Emiliano Fittipaldi, direttore del quotidiano Domani. Il giornalista non è indagato, ma lo sono tre colleghi del giornale da lui diretto insieme al finanziere Striano e al magistrato del DNAA Laudati. Fittipaldi a differenza degli altri auditi ha deciso di non fare una relazione iniziale ma di sottoporsi direttamente alle domande dei commissari. Innanzitutto ha sottolineato che «noi ufficialmente non abbiamo avuto nessun avviso di garanzia, l'invito a comparire è stato mandato a Striano, non a noi. Non abbiamo avuto nessun tipo di interlocuzione ufficiale con Cantone». Criticamente ha rilevato: «La presidente (Colosimo, ndr) mi ha chiam

Il lungo elenco dei candidati infangati dall’Antimafia e poi assolti

  Valentina Stella dubbio 20 aprile 2024 Una settimana fa la Commissione bicamerale antimafia, presieduta da  Chiara Colosimo , dopo i setti candidati alle Regionali sarde del febbraio scorso dichiarati “impresentabili” nonostante nessuno di loro fosse stato condannato in via definitiva, ha reso pubblica la lista dei cinque “impresentabili” candidati aspiranti consiglieri regionali della Basilicata che va alle urne questo fine settimana. Nessuno di loro vanta una condanna. Ma come è andata in passato? Era il 29 maggio 2015 quando la medesima commissione, allora presieduta dall’esponente del partito democratico  Rosy Bindi , pubblicò la lista dei 16 impresentabili alle elezioni regionali che si sarebbero tenute due giorni dopo. Tra loro  Vincenzo De Luca  candidato presidente per la Campania. Su di lui pendeva un giudizio per il reato di concussione continuata commesso dal maggio 1998 e con ‘condotta in corso’ (e altri delitti, quali abuso d'ufficio, truffa aggravata, associazione p

Pd: il Governo vuole intimorire la stampa

  Valentina Stella Dubbio 19 aprile 2024 Intimidire la stampa, vendicarsi dei giornalisti, depotenziare gli organi di controllo: questi secondo il Partito democratico gli obiettivi che questo Governo e la maggioranza di destra vogliono raggiungere attraverso un filo rosso che tiene insieme diversi interventi sia dell’Esecutivo che del Legislativo. L’occasione per ribadirlo è stata una conferenza stampa convocata ieri al Senato dal presidente dei senatori dem Francesco Boccia, dalla responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani, dalla vice presidente del Senato Anna Rossomando, dal capogruppo Pd in commissione Giustizia Alfredo Bazoli, dal capogruppo dem in Antimafia Walter Verini. Oggetto dell’incontro con la stampa il ddl n. 466 che prevede modifiche alla legge 8 febbraio 1948, n. 47, al codice penale, al codice di procedura penale e al decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70, in materia di diffamazione, di diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione e

Pd: la libertà di informazione non è negoziabile

  Angela Stella Unità 19 aprile 2024 “Questo Governo più che la destra – spesso è capitato infatti che provvedimenti di natura parlamentare si siano trasformati in atti dell’Esecutivo con testi che sono giunti all’improvviso  - ci sta abituando ad una sorta di panpenalismo emozionale, spesso con una spinta repressiva e sanzionatoria molto forte che, rispetto a questa proposta, sembra assumere anche una volontà vendicativa verso i giornalisti”: così ieri la responsabile giustizia del Partito democratico Debora Serracchiani durante una conferenza stampa convocata al Senato per partecipare le preoccupazioni sottese al ddl n. 466 proposto da Alberto Balboni di Fratelli d’Italia,  in discussione a Palazzo Madama, in materia di diffamazione, di segreto professionale, e disposizioni a tutela del soggetto diffamato. “Oggi la destra – ha proseguito -  con questa iniziativa insieme ad altre, come la legge bavaglio o l’occupazione della Rai, lede quelli che sono i principi fondamentali. La nostra

Appello dei Garanti a Nordio

  Angela Stella Unità 19 aprile 2024 Chiedere ai parlamentari e al ministro della Giustizia Carlo Nordio di intervenire al più presto per fermare i suicidi negli istituti penitenziari italiani che, dall'inizio dell'anno, sono 32. A questi si aggiungono quelli di 4 agenti di polizia penitenziaria. Questo l’appello lanciato ieri da tutta Italia attraverso dei sit-in convocati dai Garanti territoriali dei diritti delle persone private della libertà personale, dinanzi alle carceri e ai tribunali. Insieme a loro avvocati, magistrati, cappellani, terzo settore, volontari, semplici cittadini. Due giorni fa l’ennesimo suicidio: un detenuto palestinese di 32 anni si è suicidato, inalando il gas della bomboletta del fornello da campeggio, nel carcere di Como. Durante i flash-mob sono stati letti col megafono tutti i nomi di coloro che si sono tolti la vita mentre erano sotto la custodia dello Stato. “Trentadue suicidi in tre mesi e più di 61mila detenuti. Nel Lazio abbiamo un sovraffolla

28 milioni spesi nel 2023 per gli innocenti in carcere

  Angela Stella Unità 18 aprile 2024 Pubblicata con due mesi e mezzo di ritardo rispetto al 31 gennaio la Relazione al Parlamento relativa alla “Misure Cautelari Personali e Riparazione per Ingiusta Detenzione” riferita all’anno 2023. Nel 2015 fu un emendamento dell’onorevole di Azione Enrico Costa ad introdurre il monitoraggio parlamentare anche sul ricorso alla custodia cautelare. Va sottolineato che come sempre  non tutti gli uffici giudiziari hanno inviato i dati richiesti : «La percentuale di risposta dei Tribunali (sezioni GIP e sezioni dibattimentali) interessati al monitoraggio è stata dell’89%».  Ma vediamo ai dati.  Custodia cautelare : sono stati messi a confronto i dati dal 2018 al 2023. Se nel 2018 le misure cautelari emesse in carcere erano state 31970 ed erano gradualmente diminuite fino al 2021 arrivando a 24126, notiamo un leggero  rialzo nell’ultimo biennio: 24654 nel 2022 e 24746 nel 2023 . «Le misure cautelari custodiali (carcere - arresti domiciliari - luogo cura)

Ingiusta detenzione, in 30 anni quasi un miliardo in risarcimenti

  Valentina Stella Dubbio 18 aprile 2024  La sintesi politica non poteva non farla il responsabile giustizia di Azione,  Enrico Costa :   «A tutti quegli esponenti della maggioranza che si lamentano che il magistrato che sbaglia non paga mai, consiglierei di leggere la relazione del Ministero della Giustizia sulle misure cautelari e sull'ingiusta detenzione da cui emerge la totale l'inerzia in via Arenula». È solo la prima parte di un commento molto critico del parlamentare sulla Relazione al Parlamento relativa alla “Misure Cautelari Personali e Riparazione per Ingiusta Detenzione” riferita all’anno 2023. Nel 2015 fu proprio un emendamento dell’onorevole Costa ad introdurre il monitoraggio parlamentare anche sul ricorso alla custodia cautelare. Il documento sarebbe dovuto arrivare il 31 gennaio ma come sempre giunge in ritardo: di solito a maggio, quest’anno un po’ prima. Ma cosa dice ancora Costa? «Emerge un quadro sconfortante: dal 2018 al 2023 sono state risarcite dallo Sta

Ardita choc: la proposta Giachetti? Un messaggio ai detenuti

  Angela Stella Unità 17 aprile 2024 “Un messaggio per i detenuti”: è così che ieri Sebastiano Ardita, procuratore aggiunto di Catania, ex membro del Csm, ha definito, durante la sua audizione in Commissione giustizia della Camera, la proposta di legge Giachetti (Iv), pensata insieme alla radicale Rita Bernardini, sulla liberazione anticipata speciale. Cosa avrà voluto dire il magistrato? Glielo ha domandato proprio il parlamentare: “Le vorrei chiedere che tipo di messaggi?”. Ardita ha risposto alquanto imbarazzato: «ovviamente non mi riferivo a messaggi mafiosi. Diciamo che la popolazione detenuta è molto attenta a quello che accade nel mondo pubblico e quindi una iniziativa del genere significa lanciare un messaggio di difesa di quelle che sono le ragioni corporative”. “Magari in vista delle elezioni lei pensa?” lo ha incalzato Giachetti. “No, a me queste derive non piacciono. Mi scuso se ho dato l’impressione di aver utilizzato un termine che avesse un significato diverso. Purtroppo