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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

Sentenza precotta a Napoli, tregua a metà penalisti Anm

  di Valentina Stella Il Dubbio 1 giugno 2021 Il caso della bozza di sentenza trovata dall’avvocato Gerardo Rocco di Torrepadula sopra il fascicolo di un processo in Corte d’appello a Napoli (frontespizio, nominativo del cancelliere, conclusioni delle parti, motivazione, dispositivo, termini riservati per il deposito della motivazione e data in cui la decisione sarebbe stata resa) non è affatto chiuso: come rende noto la Camera Penale di Napoli, a seguito delle numerose polemiche, la relatrice ha depositato al Presidente della Corte di Appello di Napoli richiesta di astensione. Inoltre «l’ANM locale è tornata sui suoi passi e - rendendosi conto di aver lanciato immotivate ed ingiuste accuse nei confronti del collega coinvolto – si è formalmente ed incondizionatamente scusata per le parole proferite. Il Presidente De Chiara in una nota indirizzata alla Camera Penale riconosce infatti “la buona fede e la correttezza professionale dell’Avvocato Gerardo Rocco di Torre Padula che intendo qu

Quelle carriere inseparabili persino nella pausa caffè

  di Valentina Stella Il Dubbio 1 giugno 2021 Nello scontro in atto negli uffici giudiziari di Verbania tra la procuratrice Olimpia Bossi e la gip Donatella Buonamici che ha sostenuto che «il fermo [dei 3 indagati] è stato eseguito al di fuori dei casi previsti dalla legge e non può essere convalidato» capita di leggere dichiarazioni sorprendenti proprio del pm che abbiamo imparato a conoscere, a seguito della strage della funivia Stresa Mottarone, per la sua sovraesposizione mediatica: «prendevamo insieme il caffè, per un po' lo berrò da sola» ha detto la Bossi in una intervista. «Se ci fosse effettivamente tra giudice e pm un rapporto di totale indipendenza - commenta al  Dubbio  l'avvocato Rinaldo Romanelli, Responsabile dell’Osservatorio Ordinamento Giudiziario dell’Unione Camere Penali Italiane -  e se il pm si aspettasse dal giudice solo l'esercizio della sua funzione di limite al potere del pm e di garanzia che le norme siano applicate correttamente, non dovrebbe pro

«Caso Marta Russo, è bastato quel granello di polvere...»

  di Valentina Stella Il Dubbio 31 maggio 2021 A 24 anni dall'omicidio di Marta Russo, uccisa da un colpo di pistola in un vialetto della città universitaria di Roma, Chiara  Lalli  e Cecilia Sala tornano a chiedersi se davvero il caso sia chiuso o se in giro ci sia un assassino a piede libero. Lo fanno nel libro 'Polvere' (Mondadori, pag. 180, euro 18), dopo aver riletto gli atti e parlato con i protagonisti di questa storia. Inizialmente i sospetti si concentrarono su un bagno al piano terra accanto ad un magazzino della ditta di pulizie. I dipendenti lo chiamavano «il deposito delle munizioni», avevano il porto d’armi e sparavano al poligono. Ma poi la scientifica scoprì una particella di polvere da sparo  - da qui il titolo -  sul davanzale dell’aula 6, al primo piano della Facoltà di Giurisprudenza. Quel granello di polvere, insieme ad alcune testimonianze contraddittorie, portò alla condanna per omicidio colposo di due assistenti universitari, Giovanni Scattone e Salv

Lo sfogo di Raffaele Sollecito

 di Valentina Stella Il Dubbio online 30 maggio 2021 A quattordici anni dall'omicidio di Meredith Kercher avvenuto nella notte tra il primo e due novembre 2007 nella villetta di via della Pergola a Perugia, Raffaele Sollecito e Amanda Knox, assolti definitivamente dalla Cassazione nel 2015, sono ancora costretti a difendersi da pesanti illazioni che li vorrebbero complici dell'unico condannato per quel delitto, ossia Rudy Guede. Lo spiega  Raffaele Sollecito in un  video pubblicato sul suo canale Youtube  dal titolo «Condanna in concorso è un’invenzione dei media» . Il suo sfogo dura poco più di 6 minuti: «dopo quasi 15 anni dall'inizio del processo pensavo che in qualche maniera potessi occuparmi di altro invece di guardare all'atteggiamento di alcuni 'giornalai' , che non si preoccupano minimamente di dare informazioni false. Il caso specifico è quello della notizia secondo cui Rudy Guede è stato condannato in concorso. Questa cosa è totalmente falsa. Ma l'

Evitiamo di stravolgere l'appello, per l'imputato è una garanzia decisiva

 di Valentina Stella Il Dubbio 29 maggio 2021 Per Cesare Mirabelli, giurista e presidente emerito della Corte Costituzionale, «l'appello è una garanzia forte per l'imputato», pertanto non condivide la parte della riforma del processo penale elaborata dalla Commissione ministeriale presieduta da Giorgio Lattanzi che vuole introdurre nel giudizio di secondo grado una sorta di vaglio preliminare di ammissibilità dei motivi. Presidente che giudizio dà complessivamente della proposta di riforma? Positivo, si coglie  l’idea di semplificazione e di ricerca di maggiore efficienza. Vedremo poi l'implementazione di queste indicazioni. Quindi non condivide il pensiero di Nordio per cui la riforma è troppo timida, in quanto non tocca nodi centrali come la separazione delle carriere? Ogni riforma può essere più incisiva. Ci sono aspetti di forte carattere politico e altri più tecnici. Ho l'impressione che la Commissione si sia mossa più su questo secondo versante. Un altro punto del

Commissione Lattanzi: la riforma dell'appello

  di Valentina Stella Il Dubbio 28 maggio 2021 Dopo quello della prescrizione, il nodo più intricato da sciogliere della riforma del processo penale riguarda il tema delle impugnazioni che, per come strutturato nella relazione della Commissione ministeriale presieduta dall'ex Presidente della Consulta Giorgio Lattanzi, sembra scontentare pm, avvocati difensori e parti civili. La realtà fotografa un giudizio di appello che si connota per una durata media ben al di sopra delle statistiche europee (secondo l’ultimo Rapporto CEPEJ la durata stimata è pari a 851 giorni, a fronte della media europea di 155 giorni) e per il progressivo accumulo di un arretrato assai preoccupante, pari a 260.946 regiudicande nel 2019. Per questo la proposta della Commissione «si traduce in una profonda e organica riforma del sistema delle impugnazioni, ordinarie e straordinarie, volta ad assicurare i diritti dell’imputato, la tutela dell’interesse pubblico alla legalità e legittimità delle decisioni e la r

Cedu condanna Italia: pregiudizi sulle donne

  di Angela Stella Il Riformista 28 maggio 2021 La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha condannato l'Italia per violazione dell'articolo 8  - Diritto al rispetto della vita privata e familiare - della Convenzione per aver violato i diritti di una presunta vittima di stupro con una sentenza che contiene passaggi che non hanno rispettato la sua vita privata e intima. Il caso riguarda una sentenza della Corte d'appello di Firenze che ha assolto 7 imputati accusati di uno stupro di gruppo avvenuto nella Fortezza da Basso a Firenze. La ricorrente, allora studentessa di storia dell'arte e del teatro, nel luglio 2008 presuntò denuncia alle autorità italiane per stupro di gruppo.  Sostenne che alla fine di una serata in cui era stata invitata da uno dei suoi presunti aggressori (un certo L.L., con cui aveva girato qualche mese prima un cortometraggio in cui interpretava il ruolo di una prostituta che subiva violenze), era stata costretta a praticare sesso in macchina con

Intervista a Gaetano Sassanelli

  di Valentina Stella Con Gaetano Sassanelli, decano degli avvocati baresi e già presidente della Camera Penale locale, torniamo a discutere della mozione approvata dal Cdc di Anm che nega il diritto di tribuna e di voto agli avvocati nei Consigli giudiziari.  Che interpretazione dà di questa chiusura? Si tratta di un approccio sindacale al problema. Se si vanno a verificare le posizioni dei membri di diritto dei Consigli giudiziari si scopre che nella gran parte sono favorevoli alla presenza dell'avvocatura. Chi non deve approcciarsi alla funzione rispondendo alle esigenze delle correnti ma può dar seguito solo alla propria coscienza ovviamente non è contrario al nostro contributo nelle valutazioni di professionalità. Non è un caso la presa di posizione favorevole e pubblica sia dell’attuale primo Presidente di Cassazione Piero Curzio nel discorso d’inaugurazione dell’anno giudiziario che dell'ex primo Presidente Giovanni Canzio. E non può essere diversamente. Questo arroccars

Intervista a Marcello Basilico

  di Valentina Stella Il Dubbio 26 maggio 2021 La proposta del Pd che vorrebbe dare diritto di tribuna e voto agli avvocati nei Consigli giudiziari ha creato fermento e contrarietà nella gran parte della magistratura. Ne parliamo con il dottor Marcello Basilico, presidente della sezione Lavoro del Tribunale di Genova,  già componente della Giunta ANM per AreaDG. Cosa ne pensa di quanto sta emergendo? Credo che la proposta abbia dato luogo ad un dibattito che potrebbe rivelarsi molto  fruttuoso. Non vi vedo una minaccia per l'indipendenza della magistratura, e maggior trasparenza non può far che bene, in quanto ho sempre pensato che i controlli incrociati siano utili. Tuttavia, per la magistratura progressista a cui appartengo esistono delle contrarietà di ordine pratico e storico. La proposta  potrebbe avere una ragion d'essere, ma soltanto in un contesto culturale diverso. Può spiegare meglio? Sono stato in due Consigli giudiziari e  partecipo ad un gruppo di confronto sulle a

Prescrizione, Cartabia chiude l'era Bonafede

 di Angela Stella Il Riformista 26 maggio 2021 È stata consegnata ieri alla Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, la relazione finale della Commissione di studio   Presieduta dal presidente emerito della Consulta Giorgio Lattanzi e incaricata di elaborare proposte di riforma in materia di processo e sistema sanzionatorio penale, nonché di prescrizione del reato. Le conclusioni del lavoro della Commissione sono ora al vaglio della Guardasigilli, che farà le sue valutazioni, in vista della presentazione degli emendamenti governativi. Oggi intanto ci sarà l'incontro chiesto da Giuseppe Conte e Alfonso Bonafede con la Ministra per discutere del nodo più intricato della riforma: la  prescrizione . Proprio nelle 76 pagine della relazione si prevedono due proposte per porre rimedio all'irragionevole durata del processo penale. La prima: sospensione della prescrizione dopo la condanna in primo grado, con ripresa se l’appello non si conclude in due anni e la Cassazione in uno.   Qua

Intervista a Silvia Albano

  di Valentina Stella Il Dubbio 25 maggio 2021 La dottoressa Silvia Albano, giudice al Tribunale civile di Roma, durante l'ultima riunione del Cdc dell'Anm si è espressa contro la mozione sfavorevole al diritto di tribuna e voto degli avvocati nei Consigli giudiziari sulle valutazioni di professionalità dei magistrati. Ce ne parla a titolo personale perché AreaDG, alla quale è iscritta e con cui è stata eletta nel Cdc, è contraria al diritto di tribuna mentre Magistratura democratica a cui pure è iscritta è favorevole al diritto di tribuna ma ancora non ha espresso parere sul diritto di voto. Perché ha votato contro la mozione? Innanzitutto per il ruolo che gli avvocati hanno nell'esercizio della giurisdizione: sia per il compito che assumono nel processo sia per la  loro fondamentale funzione istituzionale. Non a caso il costituente, nel pensare alla fisionomia del Csm, ha inserito un terzo di membri laici; questo perché l'autogoverno non può essere solo un affare inte

Intervista a Casciaro

  di Valentina Stella Il Dubbio 25 maggio 2021 Durante l'ultimo Cdc dell'Anm è stata votata una mozione contraria a conferire agli avvocati il diritto di tribuna e di voto per le valutazioni professionali dei magistrati all'interno dei Consigli giudiziario. L'iniziativa nasce dal fatto che l'argomento è tornato nel dibattito, soprattutto dopo la proposta invece favorevole del Partito democratico. Il Segretario Generale dell'Anm, Salvatore Casciaro, invece nella sua relazione ha espresso «ferma contrarietà».   Segretario, può spiegare le ragioni?   Gli avvocati sono già parte integrante dei consigli giudiziari ed è prezioso il contributo tecnico che forniscono in tutte le attività di natura organizzativa e tabellare, per cui v’è una composizione “allargata” dell’organo. Il sistema consente agli avvocati di formulare segnalazioni sul singolo magistrato in valutazione, così da incidere sulle deliberazioni in tema di valutazione di professionalità. Il diritto di tri

Avvocato aspetta di parlare in aula ma trova la sentenza già scritta

  di Angela Stella Il Riformista 25 maggio 2021 «Quello che è successo è una umiliazione per il ruolo che noi avvocati ricopriamo: a che serve esercitare il diritto di difesa se le sentenze vengono scritte prime che noi possiamo discutere in aula?»: è questo lo sfogo che l'avvocato Gerardo Rocco di Torrepadula ci offre nel raccontare quanto accaduto qualche giorno fa. È il 19 maggio, udienza dinanzi alla IV sezione penale della Corte di Appello di Napoli; l'avvocato assiste per la prima volta un imprenditore, già condannato per aver riprodotto cover di telefoni recanti marchi registrati contraffatti: «se in primo grado il difensore d'ufficio aveva prestato il consenso ad acquisire tutti gli atti del pm, in appello avevamo tutti gli elementi tesi a dimostrare l'innocenza del mio assistito. Pertanto mi accingevo a discutere, presentando una memoria difensiva a sostegno della richiesta di rinnovazione di istruzione dibattimentale». Prima della trattazione dell'udienza,

Avvocati nei consigli giudiziari

  di Valentina Stella Il Dubbio 22 maggio 2021 «Credo che questa posizione del Pd rappresenti una apertura importante sulla quale poter lavorare e dialogare.  Poi, a prescindere da chi provenga, è una indicazione che fa bene al funzionamento della macchina della giustizia. Una integrazione con la presenza degli avvocati nei Consigli giudiziari direi che è indispensabile»: così al  Dubbio  il Consigliere del Cnf  Piero Melani Graverini, componente della Commissione "Rapporti con il Csm e con i consigli giudiziari", commenta la proposta del Pd che, nella parte relativa alla riforma del Csm, propone di «Prevedere per i componenti avvocati e professori universitari dei consigli giudiziari il diritto di intervento e anche di voto sulle deliberazioni inerenti le valutazioni di professionalità dei magistrati». Dunque non solo il diritto di tribuna ma anche quello di voto:  « sarebbe un passo importante» commenta sempre l'avvocato Melani Graverini. Difficile credere che su una pr

Criminalizzare il dissenso per metterlo fuori gioco

 di Angela Stella Il Riformista 22 maggio 2021 «Pensiero unico, dissenso, repressione che fare?»: è questo il titolo della tavola rotonda organizzata dall'Associazione  La società della ragione . La presidente, l'ex senatrice Grazia Zuffa, ha spiegato il leitmotiv dell'evento: «i movimenti No Tav così come le Ong che salvano le vite nel Mediterraneo vengono ormai considerati come delle congreghe illegali e non come interlocutori con cui la politica può interagire. Quindi poi arriva la giustizia penale a criminalizzarli, mettendoli così fuori gioco. Si trasformano così  in nemici della società e non ci si preoccupa più di approfondire le ragioni delle loro azioni. La giustizia penale diviene strumento di esclusione di chi è fuori dalla legalità: ciò  è l'opposto di quello che dovrebbe essere il confronto politico, anche aspro ma che dà a tutti i soggetti la medesima dignità al tavolo della discussione». A ciò si aggiunge anche che secondo alcuni il carcere, pur dovendo e