Udienza per Creazzo a porte chiuse

 di Valentina Stella Il Dubbio 8 maggio 2021

Su richiesta della difesa del Procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo, si è svolto a porte chiuse il procedimento disciplinare a suo carico apertosi ieri dinanzi al Csm dove ha avuto luogo la prima udienza davanti al collegio - presieduto dal vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura David Ermini - che ha accolto l'istanza di privacy. Creazzo è accusato di aver compiuto atti sessuali nei confronti della pm di Palermo Alessia Sinatra durante un convegno a Roma nel dicembre del 2015. L'approccio sarebbe avvenuto nell'ascensore dell'hotel. Ma il procuratore Creazzo ha sempre respinto con fermezza ogni accusa. La vicenda era venuta alla luce con la pubblicazione delle chat dell'ex capo dell'Anm, Luca Palamara, sorpreso a tentare di pilotare la nomina del procuratore capo di Roma, alla quale era candidato anche Creazzo. La dottoressa Sinatra, invece di denunciarlo, si era sfogata con l'amico Palamara a cui aveva confidato di quelle presunte avance  dicendo: «è un essere immondo», «giurami che il porco cade subito». Per questo la procura generale della Cassazione ha mosso a Sinatra l’incolpazione di aver tenuto in tal modo un «comportamento gravemente scorretto» nei confronti di Creazzo per ottenere una sorta di «giustizia riparativa». Durante la prima udienza, che si è tenuta il 22 aprile,  è stato ascoltato il primo testimone chiesto dalla difesa, Francesco Vitrano, neuropsichiatra infantile siciliano che in passato aveva svolto consulenze tecniche per la procura di Palermo e che con la magistrata aveva instaurato un rapporto di confidenza. Sinatra si confidó con lui: «La dottoressa mi disse che dopo la cena, mentre rientrava nella sua camera, il collega la bació, fu invasivo». Il professor Mario Serio, che difende Sinatra, aveva chiesto al teste maggiori dettagli:  «La palpeggiò,  le mise le mani sul seno. Lei si sentì  molto sofferente e violata nella sua intimità e per lei era molto doloroso». Sempre stando alle dichiarazioni di Vitrano, la pm avrebbe per anni sofferto di attacchi di panico e di crisi d'ansia. Il processo riprenderà il prossimo 15 luglio. 


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