Legnini: «Mi auguro che finisca al più presto lo sciopero della fame di Rita Bernardini»

di Valentina Stella il dubbio 15 febbraio 2018

«Non posso per coerenza che esprimere solidarietà rispetto all’iniziativa di Rita Bernardini, mi auguro che lei possa cessare al più presto lo sciopero della fame, perché questa è una riforma che va approvata al più presto». Lo ha detto ieri a Radio Radicale il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, a proposito dello sciopero della fame di Rita Bernardini, membro di presidenza del Partito Radicale, in corso dal 22 gennaio scorso per chiedere la convocazione urgente di un Consiglio dei ministri che approvi la riforma dell’ordinamento penitenziario. «Mi permetto di auspicare l’approvazione rapida della riforma ordinamento penitenziario - ha continuato Legnini - lo dico nel pieno rispetto delle prerogative del Consiglio dei ministri e del Parlamento. Si tratta di una riforma seria e coraggiosa, che avrà un impatto molto esteso sulla materia penitenziaria, sulla umanizzazione della esecuzione della pena, sui percorsi di reinserimento e rieducazione, sulla attuazione concreta dei principi costituzionali assai noti su questa materia».
Intanto ieri nel pomeriggio vi è stata la terza conferenza stampa del Partito Radicale per sollecitare il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, a varare la riforma. Rita Bernardini ha letto una parte della richiesta di incontro che inviarono lo scorso novembre al presidente del Consiglio in cui ricordavano l’apprezzamento di Marco Pannella per le parole di Gentiloni quando era ministro degli Esteri: “I radicali per come li vedo io sono sempre stati contemporaneamente dei grandissimi idealisti “radicali” che però, quando sono stati chiamati a responsabilità di governo o di amministrazione, hanno dimostrato nel contempo di essere profondamente cultori e conoscitori delle regole, appassionati delle istituzioni... ”. «Appassionati delle istituzioni e dello Stato di diritto è quel che vogliamo continuare ad essere», ha concluso la Bernardini.
Presente anche l’onorevole Fabrizio Cicchitto che ha rinnovato la sua iscrizione al Partito Radicale: «Gentiloni finirebbe il suo mandato in bellezza se varasse il provvedimento, in linea con lo spirito riformista del governo. E ci sarebbe la riabilitazione del ministro della Giustizia”. È intervenuto anche Lillo Di Mauro, dell’ Associazione Onlus ' A Roma Insieme' che sostiene progetti legati all’infanzia, per aiutare i bambini in carcere, figli di madri detenute: «Auspico che la riforma venga approvata anche se ha punti critici come lo stralcio della parte dedicata al lavoro e all’affettività».
Durante la conferenza Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno Tocchi Caino, ha reso noto anche la posizione di Patrizio Gonnella, presidente di Antigone: “Si approvi la riforma prima che sia troppo tardi e che un eventuale cambio di governo possa cancellare questa importante occasione. Nell’approvarla invitiamo il governo a non tener conto dei pareri restrittivi del Senato. Si abbia coraggio anzi di andare nel senso di maggiore apertura'.

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