Ingroia e Giarrusso leggete prima di parlare
di Valentina Stella Il Dubbio 23 luglio 2021
«Prima conoscere, poi discutere, poi deliberare»: in una delle più celebri Prediche inutili Luigi Einaudi, grande economista piemontese e secondo presidente della Repubblica italiana, poneva una domanda sempre attuale: «Come si può deliberare senza conoscere?». Tale massima dovrebbe essere fatta propria da chiunque voglia intervenire nel dibattito, che sia a tavola tra amici o pubblicamente; soprattutto forse pubblicamente quando le responsabilità di ciò che si dice sono maggiori. Questa premessa è doverosa per replicare a due dichiarazioni, relative allo stesso argomento ma espresse da due personaggi diversi. Ieri l'Adnkronos ha battuto questo flash di agenzia: « Giustizia: ex pm antimafia Ingroia,'mistificatoria la tesi che riforma Cartabia la chieda l'Europa'». Il 10 luglio scorso il parlamentare europeo pentastellato Dino Giarrusso a In Onda Estate ha dichiarato: «è un falso assoluto che il Pnrr sia legato alla riforma della giustizia penale». Quanto detto dall'ex pm Antonino Ingroia e dall'esponente pentastellato non corrisponde affatto al vero. Sarebbe bastato leggere il Pnrr. Pagina 44: « Gli ostacoli agli investimenti nel Paese risiedono anche nella complessità e nella lentezza della Giustizia. Quest'ultimo aspetto mina la competitività delle imprese e la propensione a investire nel Paese: il suo superamento impone azioni decise per aumentare la trasparenza e la prevedibilità della durata dei procedimenti civili e penali». A pagina 54 si prosegue:«la Riforma della giustizia si snoda in alcuni ambiti di intervento prioritari: Interventi sull’organizzazione: Ufficio del processo e potenziamento dell’amministrazione; Riforma del processo civile [...]; Riforma del processo penale; Riforma dell'Ordinamento giudiziario». A pagina 60 inizia il sotto paragrafo "Riforma del processo e del sistema sanzionatorio penale": « Sono inoltre definiti interventi tesi a garantire una più accentuata riduzione dei procedimenti, in particolare intervenendo: sulla procedibilità dei reati; [...] vengono prese in considerazione eventuali iniziative concernenti la prescrizione del reato». Nel capitolo dedicato agli investimenti che verranno fatti per aumentare le risorse nel comparto giustizia si legge: «Le azioni pianificate nel PNRR si tradurranno in un incremento della produttività degli uffici giudiziari con l'obiettivo di abbattere la durata media dei processi civili di più del 40 per cento e dei processi penali di circa il 10 per cento». Può bastare?
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