L’associazione Coscioni: «Arcuri risolva il conflitto di interesse»

 di Valentina Stella Il Dubbio 2 febbraio 2021 


L' Associazione Luca Coscioni punta il dito su un presunto conflitto di interesse che riguarderebbe Domenico Arcuri e lancia un appello a lui e al Governo affinché venga subito risolto: «Domenico Arcuri, Commissario per l'emergenza coronavirus, con il mandato di dirigere il piano vaccinale è allo stesso tempo - si legge nell'appello e sul sito dell'associazione dove è possibile aderire alla call to action - l'amministratore delegato di Invitalia che ha investito in un'azienda privata italiana, parte di un consorzio internazionale, al lavoro su un vaccino in fase di sperimentazione». Si tratta in particolare dell'investimento «in Reithera Srl, del quale Invitalia ha appena acquistato il 30% per 81 milioni di euro di soldi pubblici» e che di conseguenza «solleva una serie di dubbi procedurali e questioni di opportunità e segnala un grave conflitto d'interessi che riguarda il dottor Arcuri». Pertanto «L’Associazione Luca Coscioni chiede al Governo, e allo stesso Arcuri, di risolvere immediatamente il conflitto d'interessi, dimettendosi da uno dei


due incarichi palesemente incompatibili, per non pregiudicare la credibilità del suo operato in un momento così difficile per il Paese e di spiegare il perché della sua scelta di investimento». Il conflitto di interessi, secondo l'Associazione, sarebbe aggravato «da dichiarazioni dello stesso Arcuri per il quale l'obiettivo è “raggiungere una qualche indipendenza nella dotazione di vaccini' nonché da eventuali azioni legali che, in qualità di Commissario all'emergenza, Arcuri stesso ha preannunciato contro aziende concorrenti rispetto a quelle nella quale ha deciso di investire. Il tutto in un contesto in cui gli Stati Membri dell'Unione europea si sono impegnati a rispettare un accordo comunitario per l'acquisto corale di vaccini senza contratti bilaterali con cause farmaceutiche». Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretario e tesoriere dell'Associazione, ritengono che «la politica - anche in un momento di amministrazione degli affari correnti non possa non farsi carico del grave conflitto d'interessi che investe il dottor Arcuri». Inoltre, conclude l'appello, «l'investimento


di oltre 80 milioni di euro pubblici in una società privata italiana, parte di un consorzio internazionale per la produzione di un vaccino, è stata deliberata senza che vi fosse alcuna possibilità di approfondimento tecnico o pubblico circa quanto annunciato relativamente alla qualità, sicurezza ed efficacia del prodotto. Una decisione presa da qualcuno che agisce nel massimo dei privilegi e delle immunità assicurate dalla gestione commissariale che, e qui sta il vero problema, si garantisce i fondi necessari per far fronte all'emergenza al netto della valutazione di merito di quanto finanziato e nel momento in cui è pronto a intentare causa a potenziali concorrenti dell'azienda in cui ha investito».

Commenti

Post popolari in questo blog

Le commissioni di inchiesta in Parlamento

«L’avvocato non può essere identificato con l’assistito»

«Ridurre l’arretrato civile del 90%? Una chimera» Nordio ripensa l’intesa con l’Ue