Staffetta d’ora: il caso diventa virale e politico

di Valentina Stella Il Meridione 3 luglio 2018

Sino a due giorni fa Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo e Libania Greno erano sconosciute per la maggior parte di noi ma ora sono salite agli onori della cronaca nazionale: hanno vinto una medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona, allungando il medagliere italiano a quota 156, ma soprattutto, a seguito di ciò, sono diventate un vero fenomeno social. La loro foto in cui si mostrano gioiose per la vittoria diventa virale. Tra i trending topic di twitter ci sono infatti #staffetta e #primaleitaliane, perché le quattro ragazze d’oro sono tutte mulatte. Per migliaia di utenti rappresentano l’Italia che si oppone a Salvini e alla sua idea di Paese che esclude l’altro. Solo per fare alcuni esempi: @OrianaCerbone scrive “Realtà 1 - #Salvini 0. È davvero il caso di dire #primaleitaliane! Sono fiera di essere rappresentata da queste stupende atlete. La realtà supera la fantasia e spesso sa essere migliore #medagliadoro #4x400 #staffetta #ciaone #Pontida18” e @DrCool68: “Queste non sono coincidenze. L'#immigrazione è una ricchezza, mai un problema. Dedicato agli invasati di #Pontida e al loro Supremo #Salvini”. Il caso dunque diventa politico: proprio il Ministro dell’Interno Salvini respinge le polemiche scaturite sul web e da Facebook scrive: “Bravissime, mi piacerebbe incontrarle e abbracciarle. Come tutti hanno capito (tranne qualche “benpensante” e rosicone di sinistra), il problema è la presenza di centinaia di migliaia di immigrati clandestini che non scappano dalla guerra e la guerra ce la portano in casa, non certo ragazze e ragazzi che, a prescindere dal colore della pelle, contribuiscono a far crescere il nostro Paese. Applausi ragazze!!!”. Dello stesso tenore la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: "I radical chic in questa foto ci vedono solo atlete di colore da strumentalizzare. Io vedo sventolare la bandiera tricolore. Evviva le nostre ragazze". A cavalcare la polemica politica arriva il senatore Matteo Renzi: "La notizia più bella di ieri, intanto, arriva dai Giochi del Mediterraneo, non da Pontida. Vince l'Italia che non ha paura: #PrimeLeItaliane". Anche lo scrittore Roberto Saviano ringrazia le quattro ragazze e aggiunge: "I loro sorrisi sono la risposta all'Italia razzista di Pontida. L'Italia multiculturale nata dal sogno repubblicano non verrà fermata".  Dura la replica del senatore leghista Centinaio che su Twitter ha risposto a Saviano: “Capisco che ormai è diventato “legafobico” ma basare la propria visibilità solo per attaccare la lega è noioso.. si sciacqui la bocca quando parla del popolo di #Pontida2018”. Ma anche a qualche utente non sono piaciute le considerazioni venute dal Pd, come a @filsurace: “Una #sinistra che usa le ragazze italiane della #staffetta per fare opposizione, vuol dire che è una sinistra che non solo si è smarrita, ma ha anche finito gli argomenti”. Ma chi sono queste atlete? Due di loro sono nate in Italia, una in Africa e una nei Caraibi.  Raphaela Lukudo, 24 anni, è nata ad Aversa (Caserta) da una famiglia originaria del Sudan, ma che si era stabilita da tempo in Italia. Maria Benedicta Chigbolu, 29 anni, è romana di nascita, seconda di sei figli (tre fratelli e tre sorelle) di un'insegnante di religione, Paola, e di un consulente internazionale nigeriano, Augustine. Libania Grenot, nasce a Santiago de Cuba da padre sindacalista e madre giornalista. Dopo i successi con la maglia della nazionale cubana si è sposata con un italiano nel 2006 prendendo la nazionalità nel 2008. La 22enne Ayomide Folorunso è nata ad Abeokuta in Nigeria in una famiglia originaria del Sud Ovest del Paese, ma dal 2004 si è stabilita con i genitori a Fidenza. A 18 anni ha preso la cittadinanza italiana e a giugno del 2015 è stata arruolata nelle Fiamme Oro.

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