Dl omnibus passa anche al Senato ma è polemica

 Valentina Stella Dubbio 5 ottobre 2023

Ieri pomeriggio l'Aula del Senato ha votato la fiducia chiesta dal governo sul dl Giustizia. A favore 100 senatori, 71 contrari e un astenuto. Il provvedimento, già votato dalla Camera, è ora definitivamente approvato. Nel decreto omnibus sono contenute alcune norme in materia di processo penale e civile, a partire dall’estensione della disciplina dell’uso delle intercettazioni per reati di criminalità organizzata anche ad altri tipi di delitti, come il traffico illecito di rifiuti e sequestro di persona a scopo di estorsione, misure di contrasto agli incendi boschivi, interventi legislativi per il recupero dalle tossicodipendenze, di salute e cultura, e anche relative al personale della magistratura e della pubblica amministrazione. L’inizio della seduta si era aperto con una polemica del presidente della commissione Affari costituzionali Alberto Balboni (FdI): «Il pochissimo tempo a disposizione per le commissioni 1a e 2a congiunte per esaminare il provvedimento non ci ha consentito nemmeno di concludere l'illustrazione degli emendamenti; quindi veniamo in aula senza il mandato al relatore». Tuttavia, «credo di interpretare il sentimento unanime della mia commissione e anche quello dei componenti della 2a commissione nel rappresentare il disagio per non aver potuto adempiere al mandato parlamentare, al nostro lavoro e alla nostra funzione nell'esaminare e votare questo provvedimento», ha aggiunto Balboni. «Non è il primo caso che abbiamo di fronte. Ma è una prassi sulla quale credo che quest'aula e il Parlamento intero debbano riflettere attentamente, da ambo le parti», ha poi concluso. Polemiche ovviamente dalle opposizioni, in primis dalla vice presidente del Senato dem, Anna Rossomando: « Questo decreto è un grandissimo pasticcio perché perde di vista la coerenza normativa e va ad incidere sulla certezza del diritto. Sulle intercettazioni per reati commessi con metodo mafioso si è deciso di intervenire con una norma innovativa e non interpretativa, contrariamente a quanto suggerito da molti autorevoli giuristi. Così ora regna l'incertezza sul fatto che si vadano a disciplinare anche le intercettazioni antecedenti con una nuova norma, così rischiando, per assurdo, questioni di illegittimità costituzionale». Soddisfatto invece il forzista Pierantonio Zanettin: « Grazie all’impegno di Forza Italia sono state introdotte alla Camera importanti modifiche soprattutto in tema di intercettazioni. Interventi che trovano riferimento anche nel grande lavoro svolto in Commissione giustizia al Senato, sotto la sapiente guida della Presidente Bongiorno. Basti pensare all’opinione, condivisa, sulla necessità di tornare ai principi della sentenza Cavallo delle Sezioni Unite in materia di intercettazioni a strascico autorizzate in un determinato provvedimento, che è proprio quello che è stato ottenuto alla Camera». Da non dimenticare l’emendamento Costa (Azione) per cui il Pm dovrà indicare per iscritto quanto ha speso per ogni intercettazione.

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