Settore elettrico: avanza la Quarta Rivoluzione

di Valentina Stella Il Meridione 29 settembre 2018

Si è tenuto ieri a Roma il convegno “Dagli Elettroni ai Bit. Le trasformazioni del lavoro nel settore elettrico” promosso da ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento), Elettricità Futura (Associazione delle imprese elettriche italiane) e Utilitalia (Federazione delle imprese acqua ambiente ed energia). Al centro del confronto tra imprese, sindacati e istituzioni, una ricerca del Politecnico di Torino sulla Quarta Rivoluzione Industriale e sugli effetti che l’Internet of Things, l’Intelligenza Artificiale, i Big Data, la Robotica e la Realtà Aumentata comporteranno nel mondo dell’energia e nel mercato occupazionale. Il settore elettrico si può considerare infatti un’apripista: l’evoluzione dell’organizzazione del lavoro si sta manifestando con anticipo rispetto ad altri comparti industriali con l’introduzione di nuovi strumenti e l’incremento di processi come la decarbonizzazione che andranno a generare nuovi contesti operativi in cui il ruolo del lavoratore non sarà marginale. Diventerà infatti sempre più importante il coinvolgimento dei ruoli operativi nell’innovazione, che porterà alla nascita di nuove professionalità e competenze. Al convegno ha partecipato anche Davide Casaleggio che ha dichiarato: “Se non investiremo in sviluppo e innovazione finiremo noi per essere i cinesi del mondo”. Il Presidente della Casaleggio Associati ha detto che l'Italia investe “l'1,5% del Pil in ricerca e sviluppo, la Germania tre volte tanto. All'inizio veniamo anche impiegati all'estero a basso costo - ha detto Casaleggio -, ma poi nel momento di passaggio non serviremo più. Dobbiamo intercettare lo sviluppo. Non dobbiamo difendere il passato, ma pensare a quale sia il futuro dei lavoratori italiani”. E ha concluso “Non dobbiamo salvaguardare l'occupazione  in sé, ma i sogni delle persone”. Ma alla domanda di un cronista che chiedeva un commento sulla manovra appena approvata e sul “deficit scaricato sulle nuove generazioni?” , Casaleggio ha risposto “Questo è un suo punto di vista”. Per Simone Togni, Presidente ANEV: “L’aumento del numero di lavoratori che nel settore energetico si avrà grazie allo sviluppo e alla realizzazione di nuovi impianti alimentati da fonti rinnovabili, necessari per portare a termine la transizione energetica prevista dagli accordi internazionali, sarà sempre più orientato verso i servizi digitali che le nuove tecnologie offriranno. Questa evoluzione porterà sicurezza energetica e sicurezza sul lavoro e aiuterà la transizione energetica in modo sostenibile anche da un punto di vista occupazionale”.

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