Chiusura negozi la domenica: scontro tra Di Maio e Renzi

di Valentina Stella Il Meridione 11 settembre 2018

“Ci sarà sempre un posto dove andare a fare la spesa. Ci sarà un meccanismo di turnazione per cui resterà aperto il 25% dei negozi, gli altri a turno chiudono". Il vicepremier Luigi Di Maio è tornato a parlare della proposta di chiusura domenicale degli esercizi commerciali e ha specificato che a decidere chi sarà aperto e chi chiuso saranno, come in passato, sindaco e commercianti. "Questa proposta  – ha precisato il Ministro dello Sviluppo economico  -  ci viene chiesta dai commercianti, dai padri e madri di famiglia che essendo proprietari di in un negozio dicono: 'se mi mettete in concorrenza con un centro commerciale dal lunedì al venerdì i miei figli non li vedo più".  E dal Blog delle Stelle Di Maio ha attaccato anche l’ex premier Renzi sulla sua presunta incoerenza relativa alla questione: “se il tempo che Renzi usa per realizzare programmi tv per Berlusconi, lo dedicasse a fare il parlamentare (mestiere per cui è lautamente pagato), saprebbe che proprio il suo partito ha proposto una legge che prevede l'obbligo di chiusura domenicale e che sarà discussa assieme alle altre in commissione”. Il senatore Renzi prima ancora aveva attaccato dal suo profilo Facebook il Ministro del Lavoro: “obbligare tutti alla chiusura domenicale, come vuole Di Maio, significa semplicemente far licenziare tanti ragazzi. Fateci caso: come per il decreto dignità, Di Maio tira fuori queste idee quando è in crisi di visibilità –prosegue l'ex segretario del Pd -. Gli serve tenere l'attenzione su di lui, altrimenti fagocitato da Salvini. Ma per inseguire i post di Salvini, Di Maio distrugge posti di lavoro. Sostenere che le famiglie si separino perché si lavora anche di domenica significa vivere su Marte”. E poi la stoccata finale: “Di Maio si conferma il ministro della disoccupazione: se questo provvedimento sarà approvato, tanti ragazzi perderanno il posto di lavoro. Tanto fanno il reddito di cittadinanza, no?”. Non proprio favorevole alla iniziativa di Di Maio anche il sottosegretario alla Infrastrutture Armando Siri della Lega : “se avessi un negozio e dei clienti che me lo chiedono, lo terrei aperto la domenica. Dopodiché dobbiamo anche dare ascolto alle tante richieste che abbiamo ricevuto in campagna elettorale e trovare una soluzione a questo problema dei turnisti, gente in difficoltà che non riesce a stare la domenica con i propri familiari. Ma io sono per la libertà, normare per legge lo stop all'apertura domenicale mi sembra fare un salto indietro: questa però è la mia posizione personale, deciderà il partito". La questione della chiusura domenicale dei centri commerciali, proposta dal governo, non appassiona neanche Italia in Comune, il movimento dei sindaci fondato tra gli altri dal sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, che ha criticato comunque l'esecutivo: “la chiusura dei negozi la domenica è prodromica a cosa? Qual è la visione complessiva per cui si fa questo intervento? Si va per tentativi per dare più o meno risposte a temi elettorali ma non si dà mai una visione d'insieme. Questo è evidente anche in questa misura, il governo non ha un'idea chiara di dove vuole andare e di qual è l'obiettivo finale”.

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