Nuova bufera su Rocco Casalino ma Conte rinnova fiducia

di Valentina Stella Il Meridione 23 settembre 2018

“Le dichiarazioni del mio Portavoce ingegnere Rocco Casalino hanno chiarito che la diffusione dell'audio che sta circolando in queste ore configura condotte gravemente illegittime che tradiscono fondamentali principi costituzionali e deontologici”:  così il premier Conte ha scelto di ribadire “la piena fiducia” nel suo portavoce finito al centro di numerose polemiche a seguito della pubblicazione di un audio in cui a due giornalisti annunciava “una mega vendetta” contro i tecnici del Mef se non si dovessero trovare i soldi per il reddito di cittadinanza su cui il Ministro di Maio si sta giocando tutto. Aveva altra scelta il premier? Assolutamente no, essendo ormai chiaro che apre o chiude bocca quando glielo ordina “l’ingegnere Rocco Casalino”, il quale, per cercare di mettere un freno alla polemica, è costretto a ridimensionare il contenuto minaccioso nei confronti del Ministero dell’Economia di Giovanni Tria: “i contenuti di quella conversazione sono da considerare alla stregua di una libera esternazione, espressa in termini certamente coloriti ma che pure si spiegano in ragione della natura riservata della conversazione, che non cela nessun proposito da perseguire in concreto, ma più una sensibilità presente all'interno del M5S e che era mia premura rappresentare”. Il Movimento 5 Stelle si compatta incontro al capo della comunicazione e sul blog viene pubblicato il seguente messaggio: “quello che è stato ripetuto per l'ennesima volta ai giornalisti De Angelis e Salvatori da Rocco Casalino, e che oggi (ieri ndr) campeggia su tutti i giornali, era la linea del MoVimento 5 Stelle detta e ridetta in tutte le salse. Siamo assolutamente convinti (ed è sotto gli occhi di tutti) che nei ministeri c'è chi ci rema pesantemente contro”. Insomma Casalino può gonfiare il curriculum, può minacciare un Ministero, può avere più potere del premier, suscitare antipatie anche tra i suoi ma resta intoccabile. Nonostante questo, la frase infelice dell’ex grande fratello ha smosso  anche il sottosegretario della Lega Giorgetti: “Non credo che il portavoce del Premier abbia il potere di cacciare qualcuno”, mentre il vice premier Salvini è stato lapidario: “Non mi appassionano gli audio rubati". Le opposizioni ovviamente sono andate all’attacco. Il segretario del Pd Martina: “Se Conte ha un minimo di senso delle istituzioni lo allontani immediatamente”, Matteo Renzi se la prende con il presidente della Camera arrivato anche lui in soccorso di Rocco: “Fico ha detto che la colpa dell'audio di Casalino è dei giornalisti che lo hanno pubblicato. Il problema per lui non è  Casalino che minaccia vendette: il problema sono i giornalisti. E questo sarebbe quello bravo dei Cinque Stelle...". Un po’ come dire ‘Quando il dito indica la luna lo stolto guarda il dito’. Per l’ex Ministro della Giustizia Andrea Orlando “si può sentire tutto ma non un esponente del m5s che invoca la riservatezza,dopo che il suo partito ha cancellato la legge sulle intercettazioni sostenendo che chi fa politica non deve avere privacy”. Per Giorgio Mulé, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato: “I Cinque stelle sono fatti così: sono bugiardi e ipocriti, ma soprattutto sono molto pericolosi. Perché incitano all''odio, stilano liste di proscrizione basate sulla menzogna o sul pregiudizio”.

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