Ucpi sciopera tre giorni

 Valentina Stella Dubbio 26 gennaio 2024

 

Nel giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione, l’Unione delle Camere Penali annuncia una tre giorni di astensione – 7,8,9 febbraio – e la contro inaugurazione del proprio anno giudiziario al Teatro Eliseo di Roma il 9 e 10 febbraio. «Pur prendendo atto di importanti segnali di attenzione del Governo verso quelli che sono da sempre obiettivi propugnati dall’Ucpi, quali il ripristino della prescrizione sostanziale, ovvero gli ulteriori interventi in materia penale con l’abrogazione dell’abuso di ufficio e la ridefinizione della fattispecie di traffico di influenze», diversi i motivi sottesi alla protesta: «l’irrazionale moltiplicazione delle fattispecie di reato e l’aggravamento delle pene» contenuto nell’ultimo pacchetto sicurezza, l’essere venute «a mancare, da parte del Governo, iniziative volte alla decompressione ed alla salvaguardia della dignità dei ristretti», l’assenza di volontà nell’ «intaccare affatto l’egemonia dei “fuori ruolo” all’interno del Ministero della Giustizia, effettuando con la riforma ordinamentale in atto una vera e propria “fotografia” dell’esistente, così confermando il sostanziale presidio dei rappresentanti del giudiziario all’interno dell’esecutivo con una evidente violazione del principio liberale di separazione dei poteri», ma soprattutto, nonostante le promesse del ministro Nordio, «la mancata soppressione dei limiti interposti all’appello dall’art. 581 c.p.p.». Per i penalisti, guidati da Francesco Petrelli, « tale previsione oltre a ledere la dignità del difensore e a restringerne le facoltà proprie, nuoce gravemente ai soggetti più deboli che usufruiscono dell’istituto della difesa d’ufficio, a vantaggio di un efficientismo indifferente alla qualità della giustizia, all’effettività del diritto di difesa, alla centralità dell’accertamento della responsabilità penale attraverso un doppio grado di giudizio, in violazione dei principi costituzionali e sovranazionali». 

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