La Cassazione dà ragione a Contrada

 Angela Stella Unità 8 giugno 2023

La Cassazione, rigettando i ricorsi della Procura Generale di Palermo e del Mef, ha confermato la riparazione per ingiusta detenzione (Euro 285.000,00) nei confronti di Bruno Contrada. Lo ha reso noto ieri il suo storico avvocato Stefano Giordano che ha dichiarato: “dopo otto lunghi anni sono state poste in esecuzione le due sentenze della Cedu che hanno sancito che il procedimento a carico del dottore Bruno Contrada è stato fin dall'inizio illegittimo ed illegittima era la condanna, totalmente scontata dal mio assistito”. La Cassazione “ha messo una pietra tombale ad un massacro mediatico e giudiziario vergognoso e putrido che ci ha portati alla vittoria finale. Siamo giunti a tale risultato finale soltanto perché il dottore Contrada è rimasto vivo nonostante tutta la sofferenza inflittagli. Per quanto riguarda il nostro studio per la tenacia e la determinazione nonché la fede in Dio che mi ha sempre accompagnato nonostante tanti tristi momenti. Oggi (ieri, ndr) è giorno per goderci la vittoria processuale, ma da domani denunceremo alle Autorità Giudiziarie competenti tutte le violazioni della presunzione di innocenza commesse da appartenenti all'ordine giudiziario e da certo giornalismo ideologizzato e politicamente orientato”. Il legale si riferisce a servizi “giornalistici” di certa tv e di certa carta stampata che “hanno più volte riportato il falso inserendo falsamente Bruno Contrada nella scena del delitto di Via D’Amelio nonché a certo giornalismo servile nei confronti dell’autorità requirente”. “Ma soprattutto mi riferisco a quei Giudici e requirenti che hanno emesso con nettezza un giudizio di colpevolezza nei confronti del Prefetto Contrada per fatti estranei al processo in cui lui era imputato violando così la direttiva sulla presunzione di innocenza. Per me è venuto il tempo di prendermi una pausa da questi temi, ma sicuramente agiremo contro questi soggetti con l’unica forza che abbiamo sempre avuto ovvero quella del diritto che annulla la barbaria giuridica”. E conclude: “Permettetemi di dedicare questa vittoria al mio caro papà che ha ispirato dentro di me gli ideali di giustizia e di probità che mi hanno consentito con una notevole forza interiore di affrontare momenti difficili e accuse ingiuste. Permettetemi di ringraziare anche per il suo contributo fondamentale l'avvocato Cristiana Donizetti mia, moglie, senza il cui prezioso lavoro non sarebbe stato possibile conseguire questo risultato”.

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