Nuova circolare sulle perquisizioni

 di Angela Stella Il Riformista 28 settembre 2021

Dopo i «gravi episodi» che si sono verificati in alcune carceri, a partire dal caso clamoroso di Santa Maria Capua Vetere, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha emanato il 24 settembre una circolare a firma del dottor Gianfranco De Gesu, Direttore Generale dei Detenuti del DAP, che detta nuove regole sulle perquisizioni dentro gli istituti penitenziari. L'«ordine con cui il direttore» del carcere «dispone la perquisizione generale straordinaria» dovrà essere «impartito in forma scritta mediante un apposito ordine di servizio motivato e documentato». Inoltre l'ordine di perquisizione dovrà indicare «i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche in base alle quali l'atto è adottato», e spiegare nel dettaglio perchè le concrete esigenze di sicurezza non possono essere soddisfatte in altro modo. Non solo: andrà specificato se il personale da impiegare appartiene esclusivamente al reparto della polizia penitenziaria in servizio nell'istituto o a contingenti del Corpo provenienti da altre sedi e andrà indicato il responsabile dell'operazione, se diverso dal comandante di reparto. Inoltre andranno dettagliate le modalità esecutive, a partire da luoghi e a tempi della perquisizione, mezzi, equipaggiamento e l'eventuale apporto del personale appartenente alle Forze di polizia poste a disposizione dal Prefetto. Dovranno essere informati preventivamente il magistrato di sorveglianza, il provveditore regionale e il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale. Tale procedura varrà solo per le perquisizioni generali straordinarie. Si tratta di un importante atto che mira a scongiurare una fai da te senza controllo all'interno degli istituti di pena che, come abbiamo visto per i fatti del 6 aprile nel carcere sammaritano, ha portato al compimento di violenze inaudite nei confronti di  moltissimi detenuti. Infatti la Procura di Santa Maria Capua Vetere aveva contestato « l'arbitrarietà delle perquisizioni, disposte oralmente, emergendo il chiaro scopo dimostrativo, preventivo e satisfattivo, finalizzato a recuperare il controllo del carcere e appagare presunte aspettative del personale di Polizia Penitenziaria».

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