La riforma Cartabia avanza in Senato

 di Angela Stella Il Riformista 8 settembre 2021

Dovrebbe filare tutto liscio per la riforma del processo penale di 'mediazione Cartabia' in discussione ora al Senato, dopo il via libera della Camera prima della pausa estiva. Infatti, rispetto alla battaglia a cui abbiamo assistito prima, durante e a seguito dei vari Consigli dei Ministri che hanno portato poi all'approvazione del testo lo scorso 3 agosto, ieri in Commissione Giustizia a Palazzo Madama la maggioranza che sostiene il Governo Draghi - Pd, M5s, Lega, Forza Italia -  si è mostrata compatta e non ha presentato emendamenti, la cui scadenza era fissata per le ore 15. Solo Italia viva ha presentato 3 ordini del giorno. Pioggia di emendamenti invece è piovuta da 'L'alternativa c'è', il gruppo che racchiude molti dei fuoriusciti dal Movimento grillino che ne hanno presentati ben 1726: « L’obiettivo è quello di costringere la maggioranza a modificare questa riforma iniqua – ha scritto in una nota il senatore Mattia Crucioli – che grazie all’improcedibilità nel giudizio crea una sorta di impunità per tanti imputati, anche accusati di reati gravissimi». Sempre dall'opposizione, Fratelli d'Italia ne ha presentati 23; il capogruppo a palazzo Madama, Luca Ciriani, ha spiegato all'Adnkronos: « siamo interessati a un confronto qualificato nel merito, al fine di cercare di limitare i danni peggiori provocati da questa riforma che, per dare un contentino ad ogni partito di questa amplissima maggioranza, ha prodotto soltanto un gran guazzabuglio». Al termine dei lavori, alla domanda dei giornalisti sull'ingente numero di emendamenti presentati, il presidente della Commissione Giustizia e relatore del provvedimento Andrea Ostellari, ha dichiarato: « non siamo preoccupati, è già accaduto altre volte. Ora prepareremo il fascicolo degli emendamenti che invieremo per i pareri alle altre Commissioni, in particolare la Bilancio e la Affari costituzionali, dopo di che la prossima settimana saremo pronti per lavorare». I cronisti hanno chiesto se si ricorrerà a strumenti procedurali per accelerare i tempi: «non esistono ''tagliole'' ma esistono le sedute notturne - ha concluso il leghista Ostellari - poi ci sono le ammissibilità». Sempre in tema di riforme nell'impervio terreno della giustizia, oggi Enrico Costa, deputato di Azione, e Riccardo Magi, deputato di Più Europa chiederanno all’Ufficio di Presidenza della Commissione Affari Costituzionali della Camera di « riprendere urgentemente l'esame della proposta di legge sulla separazione delle carriere dei magistrati. Ci aspettiamo il sostegno delle forze politiche (tutte, ad eccezione di PD e M5S) che il 24 giugno si sono impegnate in questo senso alla manifestazione organizzata dall'Unione delle Camere Penali». Stesso appello è arrivato dal presidente dei penalisti, Gian Domenico Caiazza: « i 72 mila cittadini che hanno sottoscritto la nostra proposta di riforma costituzionale per la separazione delle carriere in magistratura attendono che riprenda il percorso parlamentare di quel progetto di legge. Auspichiamo che i gruppi parlamentari di FI, FdI, IV e Lega, che preannunciarono il loro impegno in tal senso, insieme ad Azione e +Europa, nel corso della manifestazione delle camere penali, vorranno cogliere questa importante occasione perché anche il nostro Paese scelga l’unico assetto ordinamentale della magistratura idoneo a garantirne forza, credibilità e indipendenza».

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