Flop delle manifestazione no greenpass

 di Angela Stella Il Riformista 2 settembre 2021

Era stata annunciata come la giornata delle proteste dei No Green Pass e dei No Vax, ma invece si è rivelata un flop. Le manifestazioni erano state convocate per ieri pomeriggio in varie città in occasione dell'entrata in vigore dei nuovi obblighi legati al certificato verde, -  necessario dal primo settembre per viaggiare sui trasporti a lunga percorrenza, per seguire le lezioni all’università o per insegnare in tutte le scuole -. Come annunciato nei giorni precedenti  gli oppositori alla 'dittatura sanitaria' si sarebbero dovuti incontrare a partire dalle 14.30 davanti a 53 stazioni dei principali capoluoghi, ma in pochi si sono presentati all'appuntamento. Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire. Forse a dissuaderli, oltre ad una incapacità organizzativa, sono stati anche  i dispositivi di sicurezza disposti dai comitati di ordine pubblico che sono scattati già nella notte precedente, con stazioni blindate e decine di agenti di polizia e carabinieri già schierati. Infatti il Viminale aveva promesso tolleranza zero verso ogni forma di violenza e così da Roma a Napoli, da Bari a Milano solo poche decine di persone hanno organizzato qualche sit-in di protesta. Proprio nella capitale nessun manifestante alla stazione Tiburtina. È rimasto il cordone di polizia all’accesso e ai lati della stazione. Una signora, lasciando l'area della manifestazione, ha detto dall’Adnkronos: « sono delusa dalla mancanza di persone. Ero qui per manifestare contro il Green Pass e contro il vaccino: mi aspettavo di trovare migliaia di manifestanti e invece siamo tre o quattro».  La signora Maria si è detta «contraria al vaccino: se cinque premi Nobel dicono che non bisogna farlo ci sarà un motivo. Mi fido di Montagnier, non di Burioni o Bassetti. È un siero genico sperimentale di cui non si conoscono gli effetti. Obbligarci a vaccinarci con questo Green Pass è incostituzionale. Solo in Italia sono arrivati a tanto. Siamo schiavi di questo sistema e delle multinazionali».  Lo striscione di Forza Nuova "Italiani contro il Green Pass" è invece apparso davanti a un bar nei pressi della circonvallazione Nomentana. Protesta fallita anche a Napoli dove solo due persone hanno sventolato la bandiera tricolore e protestato. Stessa situazione a Milano: alla stazione Centrale assenti i  manifestanti. A Torino invece un attivista No Vax è stato bloccato dalla polizia davanti alla stazione ferroviaria di Porta Nuova durante il sit-in organizzato contro il Green pass. L'uomo non solo si è rifiutato di mostrare i documenti agli agenti ma poi ha preso a calcio i poliziotti, che l'hanno portato in questura. La protesta si è svolta in seguito senza altri episodi di tensione e nessuno ha tentato di bloccare i treni. Flop anche in Friuli Venezia Giulia: complessivamente, meno di cinquanta persone si sono radunate, senza striscioni o bandiere, davanti agli ingressi delle stazioni ferroviarie dei capoluoghi. Una trentina di partecipanti in tutto a Trieste, mentre erano meno di dieci sia a Udine che a Pordenone. Intanto nel gruppo Telegram 'Basta Dittatura', creato anche per convocare le manifestazioni e a cui sono iscritti oltre 40.000 utenti, la delusione è tanta: 'sono a Rimini, non c'è nessuno vergogna', 'sono a Modena, non c'è nessuno, che tristezza', 'a Caserta non ho visto nessuno, peccato', 'Bologna vuoto', e poi ancora' siete degli infiltrati del governo, create apposta queste manifestazioni per scatenare tensioni e legittimare le misure di sicurezza o un futuro governo militare. Non siamo tutti scemi sapete', 'attenzione, i giornalisti si sono scaraventati su quelle poche persone davanti alle stazioni, ci possono mettere in seria difficoltà se non si è ben preparati'.


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