Draghi: sì obbligo vaccinale

 di Angela Stella Il Riformista 3 settembre 2021

Tanti i temi affrontati ieri pomeriggio dal premier Mario Draghi in conferenza stampa, a partire dalla tenuta del Governo. Riguardo infatti alle tensioni tra Lega e Pd, dopo che il partito di Salvini in commissione si era espresso contro l'obbligo del green pass, Draghi ha detto: «Il chiarimento politico lo fanno le forze politiche, è chiaro che è auspicabile una convergenza e una stagione di disciplina. Il governo va avanti». E riguardo al dibattito sul Colle che a più riprese lo chiama in causa ha evidenziato: «trovo un po' offensivo pensare al Quirinale come altra possibilità, anche nei confronti del presidente della Repubblica». Tornando al green pass il premier ha aggiunto: «il ministro Speranza ed io ne stiamo discutendo: l'orientamento» è che l'uso «verrà esteso. Dovremo decidere esattamente quali sono i settori e quali passi, faremo una cabina di regia come ha chiesto il senatore Salvini, ma la direzione è quella» di estenderlo. Ha poi fatto un nuovo appello alla vaccinazione:  «Ribadisco l'invito a vaccinarsi, un atto verso se stessi e gli atri». Si arriverà all'obbligo vaccinale e alla terza dose? «Sì a entrambe le domande», ha risposto Draghi. Ha poi proseguito:  «Voglio esprimere  solidarietà piena a tutti coloro che sono stati oggetto di violenza da parte dei no vax, una violenza particolarmente odiosa e vigliacca quando fatta nei confronti di chi fa formazione e di chi è in prima linea a combattere la pandemia»: il riferimento è ai giornalisti aggrediti nei giorni precedenti in alcune manifestazioni e agli scienziati e ai medici che stanno facendo campagna per i vaccini e l'uso del certificato verde. In merito all'andamento delle vaccinazioni Draghi ha rassicurato: «la campagna procede spedita, verso la fine di settembre sarà vaccinata l'80% della popolazione, già oggi siamo al 70% completamente vaccinato». Sul tema della scuola, vera cartina di tornasole per poter dire se si ritorna ad una fase di normalità, il premier si è detto positivo: «Il 91,5% degli insegnanti ha ricevuto almeno una dose di vaccino. La campagna vaccinale è stata abbracciata con grande entusiasmo dai giovani, l'adesione massiccia dei giovani e la copertura estesa a livello nazionale ci permette di affrontare con una certa tranquillità e con minore incertezza dell'anno scorso l'apertura delle scuole. La scuola in presenza è sempre stata una priorità». Sul fronte trasporti, bene ma non benissimo: «l'applicazione del green pass mi pare stia andando bene. Sui trasporti ci saranno sempre dei casi di foto di mezzi pieni, ma in generale la preparazione è stata ben fatta». Se è vero che Draghi ha mostrato un cauto ottimismo sulla riprese economica: «Come sapete l'economia continua a crescere anche molto più delle aspettative, basta vedere le cifre previste dal Mef a marzo, questo ci dà incoraggiamento e anche il mercato del lavoro va bene»;  tuttavia ha anche precisato che la vera sfida sarà mantenere il tasso di crescita: «Non credo valga la pena compiacersi troppo di queste cifre di crescita dell'economia, sono alte, ma è anche vero che siamo caduti in una maniera che non si vedeva da decenni, in Italia nel 2020: è in parte un grande rimbalzo che sta accadendo in tutti i Paesi. La vera sfida sarà riuscire a mantenere il tasso di crescita considerevolmente più elevato di quanto fosse prima della pandemia, è lì che si vede la capacità dell'economia italiana di diventare strutturalmente più solida. Intanto vediamo buone notizie». 

Commenti

Post popolari in questo blog

Le commissioni di inchiesta in Parlamento

«L’avvocato non può essere identificato con l’assistito»

«Ridurre l’arretrato civile del 90%? Una chimera» Nordio ripensa l’intesa con l’Ue