Sui migranti ci giochiamo la Stato di Diritto

 Angela Stella Unità 11 novembre 2023

 “Conflitti e diritti in un mondo in movimento” è il titolo del congresso di Magistratura democratica in corso a Napoli. Molti i temi affrontati, nelle varie tavole rotonde e nella relazione del Segretario Stefano Musolino che ha parlato di un “decisore politico” “ imprigionato da un populismo asfittico, alimentato da egoismi di corto respiro”. Non poteva mancare la questione Apostolico: “ Un’aggressione alla persona del giudice, piuttosto che una critica al suo provvedimento. A lungo presentata come una questione legata all’imparzialità della giudice, quell’aggressione intimidente sta lentamente palesando il reale obiettivo di chi l’ha agitata: l’interpretazione sgradita della norma”. Per Musolino “dietro l’aggressione alla persona della singola giudice, dunque, si cela l’intimidazione più generale all’uso di un metodo interpretativo, perché la sua applicazione rende la magistratura un concreto antagonista alle spinte sovraniste ambite dal Legislatore. L’aggressione, dunque, svela un atteggiamento intollerante per la presenza di un tutore dei diritti fondamentali - autonomo e indipendente - guidato da un’interpretazione adeguatrice, ispirata non solo alla Costituzione, ma anche alla normativa sovranazionale”. Sulla questione del noto video postato dal Ministro Salvini sulla propria pagina Facebook, il magistrato ha detto: “abbiamo chiesto spiegazioni a Piantedosi ma non è arrivata alcuna risposta. Forse dovremmo rivolgerci direttamente alla presidenza del Consiglio”. Un riferimento ai servizi segreti? Il tema dell’immigrazione è divenuto comunque “uno dei banchi di prova sui quali si sta giocando la tenuta stessa dello stato di diritto e dell’indipendenza della giurisdizione”, ha ribadito il Segretario. “Da quando il nuovo Governo si è insediato abbiamo assistito a una proliferazione della decretazione d’urgenza in questa materia, accompagnata da una campagna mediatica tesa ad avallare l’idea che fosse necessario contrastare “l’invasione” dei migranti e che quindi occorresse far fronte a una vera e propria emergenza. Nello scorso aprile il Governo italiano aveva annunciato lo ‘stato di emergenza su tutto il territorio nazionale per fronteggiare l’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti’ che avrebbero messo a dura prova il nostro sistema di accoglienza. In realtà c’è stata una riduzione generalizzata dei posti nell’accoglienza in Italia, specie nei centri di piccole dimensioni”. Per Musolino “Invece di attuare una seria programmazione per gestire il fenomeno migratorio e trasformarlo in una risorsa per il nostro Paese, si attuano politiche disumane attraverso un susseguirsi di decreti legge, utilizzati al di là dei presupposti costituzionali, che stridono con la normativa sovranazionale e con la stessa Costituzione italiana”. In questa linea politica, “vanno intesi il boicottaggio dell’azione di salvataggio svolta nel Mediterraneo dalle navi  ONG”. Tra i molti interventi anche quello di Patrizio Gonnella, Presidente di Antigone che, insieme ad esponenti di Md, ha condotto delle visite in carcere: “Il mantra di questi tempi è ‘chiudere, chiudere, chiudere’, le pene sono al rialzo e si concedono poche liberazioni anticipate. Insieme dobbiamo porre un limite al potere punitivo, in nome dei principi costituzionali sanciti dagli articoli 13 e 27. Proprio oggi (ieri, ndr) siamo arrivati a 60 mila detenuti, 12 mila in più rispetto alla capienza regolamentare. Ci stiamo pericolosamente avvicinando ai numeri che poi hanno portato alla nota sentenza Torreggiani. Infine andrebbe abolito l’articolo 72 cp che prevede oltre all’ergastolo l’isolamento diurno fino a tre anni”. Nel pomeriggio l’atteso intervento del presidente del Senato Ignazio La Russa: “Ho risposto a un invito molto cortese. Ho voluto fortemente essere qui per il rispetto che nutro verso la magistratura”, ha detto la seconda carica dello Stato. “Credo sia la prima volta che un presidente del Senato partecipi a un congresso di Magistratura Democratica”, ha aggiunto La Russa che ha apprezzato la “volontà” di Md di volersi “confrontare non con me ma con l’Istituzione”. “Sono orgoglioso di essere qui anche perché ritengo che la partecipazione e il dialogo e soprattutto l'apertura all'ascolto a ogni livello siano un valore irrinunciabile, specie in una fase storica di grandi riforme e grandi emergenze come quella attuale” ha proseguito l’avvocato prestato alla politica. “Se da un lato i più recenti rilievi del Ministero della Giustizia ci dicono che nell’ ultimo anno si è iniziato a registrare un miglioramento nella durata dei processi, in linea agli impegni assunti con il Pnrr, dall'altro lato resto convinto che la strada delle riforme sia ancora molto lunga e non solo connessa alla giustizia, si discute per esempio in questo momento su rapporto tra cittadini e democrazia diretta", ha aggiunto il presidente del Senato. “Sono temi che meritano un confronto serio e scevro da ogni pregiudizio. È una strada che dobbiamo cercare di percorrere insieme fino in fondo, per restituire ai cittadini piena e incondizionata fiducia nelle istituzioni proprio a partire dalla magistratura e dal suo irrinunciabile ruolo istituzionale”. Poi un auspicio ossia quello “che l'associazionismo anche all'interno di una fondamentale istituzione dello Stato, la magistratura, sia utile a contribuire a questo scopo”, quello cioè di “un'Italia più moderna, più competitiva, più sicura libera e giusta", e “non sia invece il riflesso delle divisioni politiche” ha concluso.


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