La pdl di Magi per combattere il sovraffollamento

 Valentina Stella Dubbio 8 novembre 2023

 La presentazione di una proposta di legge per l’istituzione delle Case Territoriali di Reinserimento Sociale è stata al centro di una conferenza stampa organizzata ieri alla Camera.  Nata dal lavoro della Società della Ragione e presentata dal Segretario di Più Europa Riccardo Magi, e sottoscritta anche da Benedetto della Vedova di +Europa, Debora Serracchiani e Federico Gianassi del Pd, Enrico Costa di Azione, da Luana Zanella e Devis Dori di Alleanza Verdi-Sinistra, Roberto Giachetti di Italia Viva è finalizzata ad istituire strutture alternative al carcere, volte ad accogliere tutti i detenuti e le detenute che stanno scontando una pena detentiva anche residua non superiore a dodici mesi. Al 31 dicembre 2022 si trattava di oltre 7.200 persone in carcere, attualmente in aumento, che sarebbero destinatari di questa riforma, mentre il sovraffollamento è arrivato al 125%. In queste nuove strutture, di capienza limitata, compresa tra cinque e quindici persone, che sarebbero istituite d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, sentiti i Comuni, «sarebbe concretamente possibile – hanno spiegato i proponenti -  dare attuazione al principio costituzionale della finalità rieducativa della pena, con lavori di pubblica utilità e progetti che coinvolgano figure di educatori, psicologi e assistenti sociali, e altre attività cogestite con enti del Terzo settore». Anche il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, presieduto da Mauro Palma, aveva evidenziato l’opportunità di istituire strutture di responsabilità territoriale diverse dal carcere di questo tipo, riconoscendo l’inadeguatezza della stragrande maggioranza delle carceri italiani a rappresentare un luogo in cui sia garantito il reinserimento sociale dei detenuti. Proprio Palma nella sua relazione annuale aveva ricordato che lo scorso anno sono state 1471 le persone condannate e con pena eseguita inferiore ad un anno. Tale prospettiva si scontra naturalmente con quella del sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro delle Vedove che due giorni fa, nell’annunciare un impegno economico di Mit e Ministero della Giustizia per 166 milioni relativi a 21 interventi di edilizia penitenziaria, ha specificato che «Il sovraffollamento carcerario si affronta con l’edilizia penitenziaria e non con i soliti provvedimenti svuota carceri a cui ci hanno abituato i Governi passati che erodono la certezza della pena, aumentano l’insicurezza sociale e non affrontano strutturalmente il tema del sovraffollamento». Gli ha replicato Riccardo Magi: «Io di provvedimenti svuota-carcere non ne ho mai visti. La soluzione di puntare sull'edilizia penitenziaria non è efficace, sono anni che viene proposta questa non soluzione senza mai ottenere risultati sul fronte della qualità e dell’efficacia della pena detentiva. E ricordo che la nostra Costituzione prevede il reinserimento sociale». Debora Serracchiani, responsabile giustizia del Pd: la pdl «è uno strumento prezioso che speriamo possa essere patrimonio comune di opposizioni, maggioranza e governo. È una sfida, prima ancora culturale, che porteremo a Nordio del quale, non molto tempo fa, abbiamo apprezzato le posizioni. Sperando che non abbia cambiato idea, con questa pdl gli tendiamo la mano e auspichiamo che ci dica che ben volentieri accetta l'aiuto».


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