Il Csm apre la pratica sul golpe di Verbania

 di Angela Stella Il Riformista 11 giugno 2021

Il Consiglio superiore della magistratura si occuperà del caso della sostituzione del giudice di Verbania Donatella Banci Buonamici nell'inchiesta sulla tragedia della funivia del Mottarone. Il comitato di presidenza del Csm ha infatti disposto ieri l'apertura di una pratica, assegnata alla settima commissione, accogliendo la richiesta avanzata dai consiglieri Sebastiano Ardita e Nino Di Matteo e dal gruppo dei togati di Magistratura indipendente. La decisione aveva già scatenato la dura presa di posizione delle Camere penali che hanno proclamato un giorno di astensione per il 22 giugno. Ieri è arrivata anche l'adesione e la presa di posizione formale della Camera Penale di Roma che «considera assai grave quanto accaduto, giacché il provvedimento di ri-assegnazione, per tempi e modalità, ha tutte le caratteristiche di una decisione che, sotto un’apparente correttezza formale – di cui tuttavia non si è nemmeno completamente persuasi – si pone in violazione del criterio della naturalità del giudice competente a conoscere di un procedimento». Inoltre i penalisti presieduti da Vincenzo Comi ritengono che  «i fatti – e segnatamente la spoliazione del fascicolo per apparenti ragioni di forma, peraltro contrastanti con ragioni di razionalizzazione e di economia processuale – siano inusuali, straordinari e gravi tanto da costituire spunto per una riflessione attenta sullo stato dell’amministrazione della giustizia nel nostro Paese che investa i rapporti esistenti tra magistratura requirente e magistratura giudicante». Intanto la procura di Verbania ha notificato ai tre indagati «l'avviso del compimento di accertamenti tecnici irripetibili», «dovendo procedere alla copia forense» di quattro computer, alcune chiavette e hard disk, un registratore portatile e tre cellulari sequestrati subito dopo la tragedia in cui hanno perso la vita 14 persone. Il procuratore capo Olimpia Bossi non ha chiesto, al momento, nessun accertamento tecnico sulla cabina precipitata, in particolare sulla fune traente spezzata o sul sistema frenante di emergenza.  Ieri il piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto alla tragedia, è stato dimesso dal reparto Isola di Margherita dell'ospedale Regina Margherita di Torino. Il bambino è tornato in ambulanza a casa a Pavia accompagnato dalla zia. «Ora le sue condizioni sono molto migliorate. La sua prognosi è di 60 giorni. Proseguirà il percorso terapeutico dal punto di vista psicologico ed effettuerà future visite di controllo», si è letto nel bollettino medico dall’ospedale torinese.


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