Giustizia per Luca Ventre

 di Angela Stella Il Riformista 23 giugno 2021

Non si spengano i riflettori sulla morte di Luca Ventre, il giovane deceduto iI primo gennaio 2021 in Uruguay, in circostanze drammatiche simili a quelle che hanno condotto alla morte George Floyd. A lanciare ieri l'appello è stato, durante una conferenza stampa, il professor Luigi Manconi, Presidente di A Buon diritto, insieme ad alcuni deputati e al fratello di Luca, Fabrizio che ha detto: «a sei mesi dai fatti chiediamo il diritto di avere giustizia. Ci hanno voluto far credere che mio fratello fosse morto per un malore, poi per un incidente stradale  e invece per oltre 20 minuti un poliziotto locale ha tenuto il suo braccio intorno al suo collo». A rendere reale questa tragica sequenza ci sono i fotogrammi di un video che testimoniano quanto avvenuto all'interno dell'Ambasciata italiana: Luca aveva scavalcato il cancello d'ingresso e nel cortile era stato immobilizzato da un poliziotto uruguaiano. Chiedeva protezione. I video mostrano i 37 lunghissimi minuti dal momento in cui l'uomo viene bloccato a terra a quando viene caricato su un'auto che lo porterà all'ospedale, dove morirà poco dopo. Per circa metà di quel tempo il braccio dell'agente premerà sul suo collo, mentre lui con la voce soffocata cercherà di dire «No me muevo, no me muevo». «L'autopsia condotta da un medico legale uruguaiano - ha sottolineato Manconi - ha assolto il poliziotto da qualsiasi responsabilità. La Procura di Roma, titolare delle inchieste per i reati avvenuti all'estero ai danni di italiani, nella persona del Sostituto Sergio Colaiocco - lo stesso delle indagini sulla morte di Giulio Regeni - ha invece voluto vederci chiaro e ha incaricato il professor Giulio Sacchetti di una consulenza tecnica. Questa ha dato risultati straordinariamente importanti». L'autopsia eseguita in Uruguay è stata contestata punto per punto, fino a giungere ad un'altra conclusione: Luca sarebbe morto per una sindrome asfittica «riconducibile alle prolungate manovre costrittive esercitate con notevole forza sul collo del soggetto». Dunque una asfissia provocata come nel caso Floyd. Sulla base della nuova perizia, il procuratore Colaiocco ha disposto l'iscrizione del poliziotto uruguaiano nel registro degli indagati per il reato di omicidio preterintenzionale. Un altro passo importante è quello compiuto dalla Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, che due giorni fa ha firmato una richiesta di procedimento penale, nell’ambito del procedimento relativo al decesso di Luca Ventre. In pratica ha detto: continuate ad indagare. Ora verranno compiuti successivi atti che dovrebbero condurre all'interrogatorio del poliziotto uruguaiano ma affinché ciò accada, spiega Manconi, «è necessario che magistratura italiana, Ministero della Giustizia e Ministero degli Esteri - che non ha brillato neanche nel caso Regeni -  collaborino tra di loro per poi cooperare con le Autorità uruguaiane. Mi auguro che il Governo di Montevideo non si sottragga alle sue responsabilità». Per l'onorevole del Pd Lia Quartapelle «l'iniziativa di oggi (ieri, ndr) è l'inizio di un percorso per celebrare un processo in Italia e arrivare alla verità». Erasmo Palazzotto, deputato LeU, ha fatto un appello affinché «la politica apra una serie riflessione su chi gestisce la sicurezza nelle nostre ambasciate». Gli ha fatto eco l'onorevole di +Europa Riccardo Magi: «sarebbe doveroso, opportuno e necessario che all'interno delle nostre sedi diplomatiche nel mondo ci fossero forze armate o forze dell'ordine italiane, carabinieri ad esempio. Da subito andrebbe fatta questa richiesta alla Farnesina». E conclude: «come ha detto l'Ambasciatore italiano al padre di Luca, quello che ha subìto Luca è terrificante. Ed è tutto documentato nel video. Come componente della Commissione Regeni, sono consapevole che ottenere giustizia in questi casi dipende molto dall'attività diplomatica e politica che affianca quella giudiziaria. Questo è il motivo che ci porta qui: una richiesta di sostegno al nostro Governo ma anche una forma di vigilanza istituzionale e democratica»


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