Il difensore di Benno: «Non ha confessato nulla»

 di Valentina Stella Il Dubbio 30 gennaio 2021


È stato arrestato nella tarda serata di giovedì a Bolzano Benno Neumair, sospettato di aver causato la morte dei genitori Peter Neumair e Laura Perselli e di averne poi occultato i corpi. La coppia era scomparsa tra il 4 e il 5 gennaio. Il ragazzo, di 30 anni, si è costituito nella notte, dopo aver avuto un contatto con la Procura: «Lo abbiamo accompagnato noi in Procura per farlo costituire spontaneamente», ha detto all'Ansa l'avvocato Angelo Polo, che assiste Benno Neumair insieme all'avvocato Flavio Moccia. Poco dopo le 23 di giovedì Benno Neumair ha lasciato la caserma del comando provinciale dei carabinieri in via Dante a Bolzano a bordo di una gip dei militari.


Come precisa al Dubbio l'avvocato Moccia «Il nostro assistito non ha confessato nulla». Chiarimento doveroso considerato che nelle prime ore di ieri era circolata la notizia che Benno Neumair avesse appunto confessato il duplice omicidio. L'avvocato riesce solo a dirci questo perché mentre parliamo si sta organizzando per far visita in carcere al suo assistito e noi non insistiamo per rispetto del momento molto delicato. Un giovane uomo è accusato appunto di aver ucciso i genitori ma si è sempre dichiarato estraneo ai fatti. In realtà in assenza dei corpi degli scomparsi,


che le squadre di recupero continuano a cercare nell'Adige, è difficile ipotizzare l'esatta fattispecie di reato: omicidio volontario, colposo, preterintenzionale? Come ci disse tempo fa l'ex Consigliere di Cassazione Gennaro Francione, ora scrittore e regista teatrale, «Habeas corpus! Se non si trova il corpo, non si potrà processare né condannare chicchessia». Ovviamente non conosciamo gli elementi che ha in mano la Procura di Bolzano, la quale ha diramato anche la seguente nota: «Nei termini processuali previsti dall'art. 390 c. p. p. verrà richiesta la convalida del fermo al giudice per le indagini preliminari. A tutela delle indagini e del diritto di difesa allo stato non possono essere comunicate ulteriori informazioni». In questi giorni infatti non è trapelato nulla, forse qualcosa da qualche investigatore, ma è sicuramente apprezzabile questo modo di procedere degli inquirenti, e dovrebbe essere una prassi, invece sappiamo che così non è. Non staremo dunque qui ad elencarvi quali potrebbero essere gli elementi che hanno condotto all'arresto ( celle telefoniche, macchie di sangue del padre sul ponte, alibi debole) perché non li conosciamo.


Altrove invece hanno già condannato Benno Neumair, ad esempio pubblicando i casi passati in cui i figli hanno ucciso i genitori. Al momento abbiamo solo un indagato e forse tre gradi di giudizio davanti. Se pure Benno confessasse sarebbe una tragedia nella tragedia, non un protagonista del Circo Barnum. Scriviamo questo ispirati da una precisazione dell'Ansa relativa sempre al momento del fermo: «Il trentenne si è coperto il volto con un foglio di carta quando la vettura è passata davanti ai cronisti e agli operatori in attesa in strada». E c'è da dire per fortuna visto che in Italia non è stata ancora legalizzata la «walk of shame» a cui ci hanno abituato ad esempio gli statunitensi, come nel caso di Dominique Strauss- Kahn.


Anche se noi ci giochiamo il primo posto del podio della vergogna con l'arresto di Enzo Tortora e sfortunati a venire, come Massimo Bossetti. Crediamo infatti sia un diritto dell'indagato, imputato o reo che sia non finire morbosamente sotto i riflettori dei media. E Benno Neumair è già stato vivisezionato abbastanza dalla stampa, anche attraverso il noto “effetto lombrosiano”: fatti guardare bene e ti dirò se sei un assassino. Il ragazzo era stato, tra l’altro, etichettato come “l’insegnante con il culto dei muscoli” e ai racconti erano seguiti immagini e video mentre faceva palestra o esercizio fisico all’aperto. Come ci aveva detto qualche giorno fa sempre l'avvocato Moccia «purtroppo ad ogni piccola circostanza caratteriale o fisica si fa derivare un aspetto negativo del ragazzo. Mi riferisco ad esempio al fatto che adesso pubblicano sempre questa foto di Benno come se fosse Maciste o lo giudicano troppo freddo. Invece tutto ha una giustificazione». Lunedì comunque ci sarà l'udienza di convalida del fermo.

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