Funerali Giulia, il vescovo: Chiediamo la pace del cuore anche per Filippo

 Angela Stella Unità 6 dicembre 2023

 

Alle 10.50 di ieri il carro funebre con il feretro di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo (Venezia) uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, è arrivato all'esterno della basilica di Santa Giustina a Padova: una bara bianca, coperta di rose bianche, accolta dall'applauso sommesso delle circa 8 mila persone presenti sul sagrato. “Essere qui è un dovere morale” ha detto una delle ragazze in fila circondata da persone di ogni età che nonostante il freddo e la diretta televisiva hanno scelto di essere presenti per dare un segnale contro la violenza di genere. Pochi i fiori, come voluto dalla famiglia che ha chiesto “opere di bene” nel nome della studentessa di Ingegneria biomedica, accanto alla gigantografia appesa alla facciata con Giulia che sorride su un'altalena e la scritta “ti vogliamo bene”. In piazza anche le persone che la scorsa settimana hanno manifestato nelle città venete, e non solo, per dire “basta femminicidi”. Sospese le lezioni all’Università di Padova, dove studiava la ragazza. Nella basilica, di 1200 posti, sono entrati 40 familiari stretti, in prima fila papà Gino che ha preparato un discorso, la sorella Elena e il fratello Davide, 360 amici e conoscenti tra cui i compagni e i docenti di Davide. Tra chi è andato ad abbracciare la famiglia di Giulia anche Vincenzo Gualzetti, la cui figlia Chiara è stata uccisa tre anni fa. Le altre migliaia di persone hanno assistito il rito dalla piazza dove sono stati allestiti dei maxi schermo.  Nella basilica, c’erano le corone funebri del presidente della Repubblica, della presidente del Consiglio dei Ministri e dei presidenti di Camera e Senato. Mentre era presente il Ministro della Giustizia Carlo Nordio insieme al governatore del Veneto Luca Zaia insieme al sindaco di Padova Sergio Giordani (con fascia tricolore). Proprio Sergio Mattarella, alla cerimonia delle Stelle al merito del lavoro al Quirinale, ieri ha detto: “Il valore e il rispetto della vita vanno riaffermati con determinazione in ogni ambito, circostanza e dimensione, in questo momento in cui sono in corso i funerali di Giulia Cecchettin”. Molto significative le parole del vescovo di Padova, Claudio Cipolla, che ha avuto un pensiero anche per colui che ha tolto la vita alla ragazza, finito nelle ultime settimane al centro di una vera e propria campagna d’odio: “Chiediamo la pace del cuore anche per Filippo e la sua famiglia. Il nostro cuore cerca tenerezza, comprensione, affetto, amore”. Durante la cerimonia funebre c'è stato un abbraccio tra il Guardasigilli e Gino Cecchettin al momento dello scambio del segno di pace. Il padre di Giulia ha poi ricevuto l'abbracciato di tutte le autorità sedute nelle prime file e ha tenuto un lungo commosso discorso, tra il personale e il pubblico: “Mia figlia Giulia, era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria. Allegra, vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma”. Poi una considerazione sui media: “i media giocano un ruolo cruciale da svolgere in modo responsabile. La diffusione di notizie distorte e sensazionalistiche non solo alimenta un’atmosfera morbosa, dando spazio a sciacalli e complottisti, ma può anche contribuire a perpetuare comportamenti violenti”. E sulla politica: “Alle istituzioni politiche chiedo di mettere da parte le differenze ideologiche per affrontare unitariamente il flagello della violenza di genere. Abbiamo bisogno di leggi e programmi educativi mirati a prevenire la violenza, a proteggere le vittime e a garantire che i colpevoli siano chiamati a rispondere delle loro azioni”. 

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