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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

Intervista a Enrico Costa

  di Angela Stella Il Riformista 30 giugno 2021 Due giorni fa l'onorevole di Azione Enrico Costa si è fatto promotore, insieme ad altri colleghi, della presentazione del sito  presuntoinnocente.com . Lo scopo dell’iniziativa è quello di pubblicare informazioni, opinioni, proposte e soprattutto ospitare testimonianze di cittadini che raccontino la loro esperienza a contatto con la Giustizia. Alla base di tutto una profonda cultura garantista senza il 'ma' davanti.  Onorevole da dove nasce la necessità di questo progetto? Dalla quotidianità delle battaglie che portiamo avanti e dalla consapevolezza che esse non appartengono ad una sola forza politica ma toccano la sensibilità di tante persone. I partiti molto spesso comprimono queste sensibilità assumendo posizioni contraddittorie. Va molto di moda oggi essere garantisti con gli amici e forcaioli con gli avversari, contrari alla candidatura dei magistrati in politica salvo che sia il proprio schieramento a presentare alle ele

La cultura dell'omofobia non si combatte con il carcere

  di Valentina Stella Il Dubbio 30 giugno 2021 Per Alessandro Barbano, giornalista e saggista, il Ddl Zan ha il limite di voler superare le discriminazioni non con una pedagogia culturale ma con il carcere. Il paradosso è che il primo a discriminare è proprio lo Stato quando nega alle coppie dello stesso sesso i diritti delle famiglie etero.  In un Paese già sofferente per il panpenalismo, ci voleva il Ddl Zan a creare nuovi reati? È una tendenza tipicamente italiana quella di usare il diritto penale per promuovere anche cambiamenti sociali, per affermare valori e diritti, per rispondere a tutte le aspettative illusorie e ideologiche di una società. Il Ddl Zan è un esempio clamoroso di questa inclinazione, tipica dei regimi: il diritto penale in un sistema liberale dovrebbe essere l'extrema ratio che protegge valori pienamente consolidati. Ad esempio il reato di omicidio è perseguito perchè, quand'anche non esistesse una norma a disciplinarlo, nella coscienza di tutti è comunqu

‘La vendetta del boss, l’omicidio di Giuseppe Salvia’, speranza e perdono nel libro di Mattone

 di Angela Stella Il Riformista online 29 giugno 2021 Antonio Mattone ne "La vendetta del boss - L'omicidio di Giuseppe Salvia" (Guida Editori, pag. 517, Euro 20)  « è spinto a scrivere la storia »  di un servitore fedele dello Stato  « da una passione: quella per il dramma della vita carceraria che, ben lontano dall'antica ma sempre valida prospettiva di Cesare Beccaria, riproduce la criminalità, più che rinnovare le persone ». Così scrive Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità di Sant'Egidio, nella prefazione del libro che ripercorre la storia del vice direttore del carcere napoletano di Poggioreale ucciso il 14 aprile 1981 dalla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo. Il volume verrà presentato domenica 4 luglio, con la presenza anche di un nostro giornalista, alle ore 17 presso la sala della Fondazione Premio Napoli a Palazzo Reale all'interno della più ampia manifestazione culturale “NapoliCittàLibro – il salone del libro e dell’editoria di Napol

Bruno Bossio: la pena non è vendetta

  di Valentina Stella Il Dubbio 29 giugno 2021 Il trasferimento di Cesare Battisti dal carcere di Rossano a quello di Ferrara scatena la polemica nel centrodestra.  «Il pluriomicida rosso Cesare Battisti avrebbe chiesto e ottenuto il trasferimento - grazie all'appoggio della sinistra - anche perchè i compagni di carcere islamici lo escluderebbero dalla vita sociale, facendolo annoiare. Come non comprenderlo? Anni e anni di latitanza - alla faccia delle vittime, dei familiari e della giustizia - gli avranno fatto passare una vita sicuramente più movimentata. Per noi, questo terrorista dovrebbe scontare la sua pena senza la minima concessione», ha scritto su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. Sempre da Fdi l'onorevole Wanda Ferro annuncia un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza sulla vicenda del trasferimento dell’ex terrorista dei Pac: «Si muove ancora il 'Soccorso rosso' per il terrorista Cesare Battisti, annoiato dalla vita carcer

Il gip: nelle celle 'una orribile mattanza'

 di Angela Stella Il Riformista 29 giugno 2021 Torture pluriaggravate, maltrattamenti pluriaggravati, lesioni personali pluriaggravate, falso in atto pubblico aggravato, calunnia, favoreggiamento personale, frode processuale e depistaggio:  questi i reati dei quali a vario titolo dovranno rispondere i 52 destinatari dell'ordinanza emessa ieri dal gip di Santa Maria Capua Vetere nell'ambito dell'inchiesta della Procura sammaritana sulle violenze subìte da numerosi detenuti nel carcere campano ad aprile 2020. «Ferma restando la presunzione di innocenza degli indagati fino ad una sentenza irrevocabile di condanna», si legge in un comunicato della procura, sono state disposte: 8 misure cautelari in carcere, 18 agli arresti domiciliari, 3 con obbligo di firma, e 23 interdittive della sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio,tra cui quella per il provveditore delle carceri della Campania, Antonio Fullone. Le indagini, originate dal un esposto del Garante dei detenuti d

Intervista a Polidoro su custodia cautelare

  di Valentina Stella Il Dubbio 28 giugno 2021   Per Riccardo Polidoro, co-responsabile Osservatorio Carcere dell'Unione delle Camere Penali italiane  «  nella totale inerzia del Parlamento in tema di Giustizia, una proposta che pone limiti all’applicazione della custodia cautelare in carcere è sempre benvenuta ». Avvocato Lei è d’accordo con il quesito promosso da Lega e Partito Radicale e perché? Più che essere d’accordo, direi meglio di niente! Nella totale inerzia del Parlamento in tema di Giustizia, una proposta che pone limiti all’applicazione della custodia cautelare in carcere è sempre benvenuta. Ha già raggiunto un primo scopo, quello di riaccendere i riflettori sull’uso troppo frequente della misura che, spesso, agli occhi dell’opinione pubblica rappresenta una vera e propria sentenza di condanna.  È  una battaglia che l’Unione Camere Penali Italiane porta avanti da sempre e che, in passato, ha dato i suoi frutti. Ricordo l’inserimento del concetto di “attualità” dell’esi

Intervista De Simone su custodia cautelare

  di Valentina Stella Il Dubbio 28 giugno 2021 Per la dottoressa Maria Vittoria De Simone, Procuratore Nazionale Aggiunto presso la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, «il problema della carcerazione preventiva si risolve con l'accelerazione dei procedimenti e la rapida definizione dei processi, non con il quesito referendario promosso dal Partito Radicale e dalla Lega che rappresenta un grave rischio per la sicurezza pubblica». Lei è d'accordo con il quesito oppure no? E perché? Il quesito incide sulle esigenze cautelari che legittimano le misure cautelari ed esclude la custodia cautelare nei casi di pericolo di reiterazione del reato e di finanziamento illecito dei partiti. In altri termini, la custodia cautelare sarebbe limitata ai casi di pericolo che il soggetto commetta delitti con l’uso di armi o altri mezzi di violenza o diretto contro l’ordine costituzionale o di criminalità organizzata. Resterebbero fuori dalle ipotesi di applicazione della custodia cautel

Box quesito custodia cautelare

  di Valentina Stella Il Dubbio 28 giugno 2021 Il terzo dei quesiti referendari promossi dalla Lega e dal Partito Radicale riguarda la custodia cautelare. Secondo le statistiche del Ministero della Giustizia al 31 maggio 2021 nelle nostre carceri ci sono 8501 detenuti in attesa di primo giudizio e altri 7861 condannati non definitivi. Quindi un totale di 16362 presunti innocenti, pari al 30% dell'intera popolazione di prigionieri. I proponenti del referendum intendono «limitare il carcere preventivo, cioè prima della sentenza definitiva di condanna, ai soli reati gravi. Attualmente migliaia di cittadini vengono arrestati e restano in carcere in attesa di un processo per mese, in condizioni incivili. Cittadini che, oltrettutto, debbono presumersi innocenti ai sensi sia dell'articolo 27 comma 2 della Costituzione sia degli articoli 6 comma 2 CEDU, 14 comma 2 Patto internazionale sui diritti civili e politici e 48 comma 1 Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea». Lo

Cesare Battisti trasferito da Rossano a Ferrara

 di Valentina Stella Il Dubbio 26 giugno 2021 Cesare Battisti è stato trasferito dal carcere di Rossano a quello di Ferrara. Lo fa sapere il Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe). «Cesare Battisti – afferma Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto Sappe – probabilmente anche grazie al sostegno politico ricevuto, è stato trasferito dal carcere di Rossano, istituto a lui non gradito, a quello di Ferrara. Ricordiamo che tra gli omicidi commessi da Battisti vi è anche quello del maresciallo Santoro, allora comandante del carcere di Udine. Speriamo che adesso sconti la pena prevista, cioè l’ergastolo, considerato che per tanti anni si è sottratto alla giustizia e che per i familiari delle vittime ci sia il giusto risarcimento». L’uomo,  come vi avevamo raccontato proprio ieri  a seguito di un incontro che ha avuto con la deputata dem Enza Bruno Bossio, era in sciopero della fame dal 2 giugno per protestare contro le sue condizioni di detenzione e per non conoscere

Così Battisti subisce una vendetta di Stato

  di Valentina Stella Il Dubbio 26 giugno 2021 «Cesare Battisti è in sciopero della fame dal 2 giugno, sta molto male fisicamente e psicologicamente,  e a mala pena si regge in piedi. Le motivazioni per cui lo fa sono molto serie e giustificate». A riferirlo al  Dubbio  è stata l'onorevole del Partito Democratico Enza Bruno Bossio che ieri mattina, nell'ambito dell'attività ispettiva propria di un parlamentare all'interno degli istituti di pena, ha visitato il carcere di Rossano, in provincia di Cosenza, dove ha anche incontrato l'ex terrorista dei Pac e ne ha verificato le condizioni di salute e detenzione. «Una delle ragioni del digiuno, che ormai dura da 24 giorni, è che l'uomo viene tenuto nell'alta sicurezza 2, dove ci sono solo terroristi jihadisti, e un solo italiano ma che comunque ha aderito all'Islam. La loro socializzazione esclude automaticamente Battisti. Non è una questione di razzismo, come hanno scritto su Libero, ma di aggregazione. Lui

Partiti in piazza coi penalisti C'è un solo assente: il pd

  di Angela Stella Il Riformista 25 giugno 2021 Ieri in piazza Cavour a Roma per la battaglia per la separazione delle carriere c'erano forze di maggioranza e opposizione. Assenti il M5s e il Partito Democratico: questo è il primo dato politico che emerge dalla manifestazione organizzata dall'Unione delle Camere Penali. Il caldo non ha fermato avvocati da tutti Italia e numerosi esponenti politici riunitisi per affermare la necessità di una riforma dell'ordinamento giudiziario separando magistratura requirente e giudicante. Ad aprire la manifestazione dei penalisti il loro presidente, Gian Domenico Caiazza:  « È il momento di accelerare sulla separazione delle carriere. Per questo chiediamo alla politica di affrontare con coraggio questo tema, di riprendere il percorso di discussione della nostra proposta di legge di iniziativa popolare. Non vale la pena dire che il quadro degli equilibri parlamentari fa presumere che il percorso non possa avere successo. Se le battaglie po

Separare le carriere è una scelta di civiltà

  di Valentina Stella Il Dubbio 25 giugno 2021 La manifestazione « ha rappresentato un risultato straordinario, con la presenza di tante forze politiche a sostegno della battaglia della separazione delle carriere, un dato che dovrebbe far riflettere»: sono queste le prime considerazioni del Presidente dell'Unione delle Camere Penali Gian Domenico Caiazza a margine della manifestazione organizzata ieri a Roma per chiedere alle forze politiche di accelerare l'iter parlamentare di discussione sulla proposta di legge di iniziativa popolare per separare le carriere di magistratura requirente e giudicante. A rispondere all'appello Matteo Salvini: «Insisterò affinché il Parlamento riprenda l'esame di una proposta sacrosanta che è arrivata da migliaia di cittadini. Noi alimenteremo questa fiammella per la separazione delle carriere che è una scelta di civiltà. E se arrivano un milione di firme per i referendum promossi con il Partito Radicale questo aiuterà il Parlamento che de

Sisto: coesistenza tra referendum e riforme è possibile

 di Valentina Stella IL Dubbio 24 giugno 2021 «La coesistenza tra referendum e riforme è possibile e addirittura utile, se serve ad acuire le sensibilità al cambiamento e accelerare il percorso riformatore»: a dirlo non sono né i promotori né i sostenitori del pacchetto referendario sulla giustizia, targato Partito Radicale e Lega, bensì il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto ieri a Gr Parlamento. Una affermazione di un certo peso, se si pensa che da quando sono stati lanciati i sei quesiti, tutti i detrattori hanno mosso critiche puntando proprio sul fatto che avrebbero ostacolato la riforma della giustizia messa in campo dalle Commissioni Cartabia. Sisto ha anche aggiunto:  «Il referendum, per natura, non è contro né per qualcuno, e certamente non può essere ritenuto contro la magistratura. Senza dubbio oggi il primo obiettivo per aiutare il Paese è mettere in cascina le riforme per guadagnare la meritevolezza delle risorse del recovery. Se poi all'interno dei re

Ucpi in piazza

  di Angela Stella Il Riformista 24 giugno 2021 La separazione delle carriere riparte oggi da Piazza Cavour a Roma: dalle ore 10,00, i penalisti italiani – in astensione dalle udienze il 24 ed il 25 giugno- rilanceranno il tema, « indispensabile riforma per rispondere in modo efficace e credibile alla grave crisi della magistratura italiana. Essi chiedono a tutte le forze politiche e parlamentari di far riprendere con forza l’iter della proposta di legge costituzionale della separazione delle carriere depositata ad inizio legislatura dall’UCPI insieme alle firme di 75mila cittadini». All'appello hanno già risposto diversi esponenti politici che hanno confermato la partecipazione e l’intervento alla manifestazione: il Sottosegretario di Stato alla Giustizia, On. Francesco Paolo Sisto, Azione con Carlo Calenda, Forza Italia, Fratelli d’Italia con una delegazione che porterà anche i saluti di Giorgia Meloni impegnata all’estero, Italia Viva con Maria Elena Boschi ed una delegazione, P

Crespi libero per 4 mesi

 di Angela Stella Il Riformista 24 giugno 2021 Il regista milanese Ambrogio Crespi è stato scarcerato ieri dall'istituto di pena milanese di Opera, dopo che il Tribunale di Sorveglianza ha accolto la richiesta di differimento pena, avanzata in aula dai legali Marcello Elia e Simona Giannetti. «Sono felicissimo, è un giorno magico, la giustizia giusta esiste» ha detto l'uomo appena uscito dal carcere. Crespi si era costituito in carcere lo scorso 11 marzo dopo che la Cassazione aveva confermato la sentenza di appello che lo condannava a 6 anni di reclusione per concorso esterno dell' associazione mafiosa 'ndrangheta. L'uomo sarà libero fino al 9 settembre di quest'anno. Se entro quella data il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella non si sarà pronunciato favorevolmente sulla richiesta di grazia, l'uomo dovrà tornare in carcere. Secondo il Tribunale di Sorveglianza «sussistono i presupposti per disporre il differimento della pena», in quanto «appare su

Giustizia per Luca Ventre

  di Angela Stella Il Riformista 23 giugno 2021 Non si spengano i riflettori sulla morte di Luca Ventre, il giovane deceduto iI primo gennaio 2021 in Uruguay, in circostanze drammatiche simili a quelle che hanno condotto alla morte George Floyd. A lanciare ieri l'appello è stato, durante una conferenza stampa, il professor Luigi Manconi, Presidente di A Buon diritto, insieme ad alcuni deputati e al fratello di Luca, Fabrizio che ha detto:  « a sei mesi dai fatti chiediamo il diritto di avere giustizia. Ci hanno voluto far credere che mio fratello fosse morto per un malore, poi per un incidente stradale  e invece per oltre 20 minuti un poliziotto locale ha tenuto il suo braccio intorno al suo collo » . A rendere reale questa tragica sequenza ci sono i fotogrammi di un video che testimoniano quanto avvenuto all'interno dell'Ambasciata italiana: Luca aveva scavalcato il cancello d'ingresso e nel cortile era stato immobilizzato da un poliziotto uruguaiano. Chiedeva protezio