Passa odg Costa su giustizia sportiva

 Valentina Stella Dubbio 1 agosto 2023

Maggioranza prima spaccata e poi ricompattata ieri intorno all’ordine del giorno presentato dal deputato di Azione Enrico Costa che impegna il Governo «a prevedere in apposita norma il divieto di conferimento di incarichi di giustizia sportiva per i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, o in alternativa a prevedere che i magistrati operanti in organi monocratici di giustizia sportiva siano collocati fuori ruolo durante tutto il periodo di svolgimento dei predetti incarichi». Mentre il Governo, tramite la sottosegretaria all’Economie e Finanze, Lucia Albano, aveva espresso parere contrario, l’onorevole Pittalis di Forza Italia aveva dichiarato invece che il suo partito avrebbe appoggiato l’odg: «esso pone un pone un problema da non sottovalutare e non è rinviabile. Ci lamentiamo che il numero dei magistrati è esiguo, del carico di lavoro dei magistrati ordinari, contabili ed amministrativi, ci prodighiamo per individuare le soluzioni possibili affinché i processi non vengano rinviati a mesi e anni e di fronte ad un odg di buon senso chiedo al Governo di fare uno sforzo, una rivalutazione del problema che è serio. I magistrati hanno fatto un concorso per fare i processi e le sentenze, non per fare altro. Noi denunciamo questo problema da anni e oggi vogliamo essere coerenti più che mai anche dinanzi ad un Governo della nostra stessa parte politica». A quel punto il Governo ha deciso di accantonare l’odg e successivamente di dare parere favorevole. L’odg era stato presentato nell’ambito del «decreto 22 giugno 2023, n. 75, recante disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l'organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l'anno 2025». Esso aveva le seguenti premesse: «mentre per i magistrati ordinari il CSM, con la circolare sugli incarichi extragiudiziari n. 22581/2015, ha vietato gli incarichi di giustizia sportiva, il Regolamento sugli incarichi dei magistrati amministrativi consente le funzioni di giudice unico o di componente di collegi giudicanti nell'ambito della giustizia sportiva; i magistrati amministrativi sono meno di 500, ma ben 56 ricoprono anche delicati incarichi di giustizia sportiva del Coni o delle varie Federazioni, con il rischio evidente di conflitti tra decisioni assunte e competenze dell'organo giurisdizionale di appartenenza (non è escluso infatti che le loro decisioni finiscano davanti al Tar o al Consiglio di Stato, ndr); bisogna inoltre considerare la gravosità degli incarichi in oggetto, sia in termini di tempo impiegato che di esposizione mediatica». L’iniziativa del responsabile giustizia di Azione era stata preceduta dalla presentazione di un emendamento al medesimo decreto. «Negli organi di Giustizia Sportiva CONI e delle Federazioni c’è un esercito di magistrati (ordinari o amministrativi). Come possono svolgere bene due lavori insieme? Presenterò un emendamento per dire stop a questa confusione di ruoli. So che non verrà approvato, ma porrò il tema»: scriveva così su Twitter Costa a fine giugno. Tornava alla carica il 25 luglio: «La vera “casta” che condiziona il Governo è quella dei Magistrati Amministrativi. Mio emendamento per impedire alle toghe di svolgere incarichi nella giustizia sportiva: il Ministero della Giustizia, per i magistrati ordinari, mi ha dato parere favorevole, ma Abodi (Ministro dello Sport, ndr) ha detto No». Il parlamentare aveva quindi presentato l’emendamento per determinare «il divieto di conferimento di incarichi di giustizia sportiva a magistrati ordinari, amministrativi e contabili». Tuttavia era stato bocciato come da lui previsto e come aveva spiegato sempre dal social: l’iniziativa ha suscitato molta «preoccupazione nella Federcalcio» tanto da far arrivare diverse «telefonate ai membri della Commissione della Camera. Abodi li ha ascoltati e mi ha dato parere contrario garantendo la conservazione d’interessi». Così ha commentato poi al Dubbio quanto accaduto ieri: «il Parlamento ha fatto cambiare radicalmente posizione al Governo. Siamo partiti con un parere contrario e abbiamo terminato con una posizione favorevole. Il Governo ha capito che sarebbe andato sotto se si fosse votato il mio odg. Devo ringraziare Forza Italia che ha aperto la strada a questa conclusione. Adesso io marcherò stretto il Governo presentando emendamenti in linea con l’odg».


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