Giustizia riparativa: nominati i sei esperti che faranno parte della Conferenza nazionale

 Valentina Stella Dubbio 4 agosto 2023

Il 27 luglio il Ministero della Giustizia di concerto con quello dell’Università e della Ricerca ha esperti i sei esperti della Conferenza nazionale per la giustizia riparativa: prof. Alessio Lanzi, professore emerito di diritto penale presso l’Università di Milano Bicocca; prof. Giovanni Lodigiani, professore a contratto di giustizia riparativa e mediazione penale presso l’Università dell’Insubria; prof. Vittorio Manes, professore ordinario di diritto penale presso l’Università di Bologna; prof. Nicola Mazzacuva, professore ordinario di diritto penale presso l’Università di Bologna; prof.ssa Claudia Mazzuccato, professore associato di diritto penale presso l’Università Cattolica di Milano; dott.ssa Anna Sanchez, psicologa. L’iniziativa nasce in seno alla riforma del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari, firmata Marta Cartabia. La Conferenza è presieduta dal Ministro della giustizia o da un suo delegato. Ad essa partecipano anche un rappresentante per ogni Regione o Provincia autonoma, un sindaco o un suo delegato per ciascuna Regione o Provincia autonoma, designato dall’Anci, un rappresentante della Cassa delle ammende. La Conferenza redige annualmente una relazione sullo stato della giustizia riparativa in Italia, che viene presentata al Parlamento dal Ministro della giustizia. Non è mancato qualche malumore tra gli esperti nel vedere l’elenco dei prescelti: ad esempio qualcuno si è chiesto perché non sia stato nominato il Prof. Adolfo Ceretti, Università degli Studi di Milano-Bicocca, che aveva presieduto proprio il Gruppo di lavoro per l’elaborazione degli schemi di decreto legislativo recanti la disciplina organica della giustizia riparativa. Di quella Commissione nessuno è stato nominato da Nordio, tranne la Mazzuccato. E qualcun altro si lamenta che qualche nomina sia più politica che tecnica. Ma si sa, ogni volta che si fanno commissioni c’è qualcuno che resta fuori e si possono muovere tali tipi di critiche. Ma a che punto è la giustizia riparativa? Adottati i decreti attuativi, si è messa in moto la macchina amministrativa e organizzativa di Via Arenula che sembra stia andando avanti in maniera spedita. 


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