Nordio rassicura le toghe

 Valentina Stella il Dubbio 28 aprile 2023

“Quale che sia l'evoluzione legislativa non ci sarà mai, sottolineo mai e poi mai, un passaggio dell'ufficio del pubblico ministero sotto la tutela, il controllo o anche l'influenza del potere esecutivo”. Lo ha detto ieri il ministro della Giustizia Carlo Nordio facendo una premessa al suo intervento al convegno sui brevetti al Palazzo di Giustizia di Milano. “Questo sarebbe contrario non solo alle mie idee, - ha aggiunto il Guardasigilli - non solo al mio cosiddetto vissuto, ma al mio profondissimo convincimento che anche il pubblico ministero debba essere un organo indipendente”. Che il pubblico ministero non venga assoggettato al potere politico è anche previsto dalla proposta di legge di iniziativa popolare dell’Unione Camere Penali che giace in Commissioni Affari Costituzionali della Camera. Tuttavia, tale previsione non ha mai rassicurato la magistratura associata che comunque contrasta la riforma. A proposto di inter parlamentare e governativo della riforma, il responsabile giustizia di Azione, l’onorevole Enrico Costa, ha polemizzato su twitter: “La Pdl sulla Separazione delle Carriere è alla Camera dal primo giorno della legislatura a firma mia e di Roberto Giachetti. Poi sono arrivate quelle di Lega e Fi. L’iter è partito da tempo. Ora Nordio dice che il Governo farà un suo ddl entro il 2023. Palese tecnica per fermare l’esame”. Tornando a ieri e alla trasferta milanese di Nordio, il guardasigilli è tornato pure sul caso Uss: “Non c’è mai stata guerra” tra il ministro della Giustizia Carlo Nordio e le toghe milanesi sul caso di Artem Uss, il figlio del governatore russo evaso dagli arresti domiciliari nel milanese dopo il via libera della Corte d'appello di Milano alla sua estradizione. Con le toghe milanesi “possono esserci delle divergenze di opinione, ma su alcuni principi voglio essere chiarissimo: autonomia e indipendenza della magistratura sono principi sacrosanti”. Come gesto di distensione, c’è stato un abbraccio tra Nordio e Ondei, il presidente della Corte d’Appello di Milano. “Pace fatta, non c’è mai stata guerra” ha sottolineato Nordio. 


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