Ucpi conferma astensione

 Valentina Stella dubbio 15 aprile 2023



Potrebbe sembrare paradossale ma l’Unione delle Camere Penali conferma l’astensione di tre giorni nella prossima settimana proprio per sostenere il programma riformatore del Guardasigilli: “saranno una fucina di idee e di proposte –si legge in una nota della Giunta -  che i penalisti italiani intendono mettere a disposizione di quel percorso di riforme liberali che il Ministro Nordio ha da subito annunciato, e che va incoraggiato, alimentato e soprattutto difeso dai tanti che evidentemente intendono in ogni modo avversarlo”, dentro e fuori via Arenula, aggiungiamo noi. Da un lato i penalisti guidati da Gian Domenico Caiazza prendono “atto con soddisfazione che la proclamata astensione dalle udienze, con le ragioni che l’hanno determinata, ha potuto registrare una immediata, concreta e fattiva attenzione e risposta da parte del Ministro Guardasigilli, On. Carlo Nordio, già a partire dal giorno successivo alla sua proclamazione”. Infatti il responsabile di Via Arenula ebbe prima un colloquio con Caiazza e poi organizzò una riunione al Ministero anche in presenza dell’Anm. Dall’altro lato però restano in piedi le ragioni sottese allo sciopero. La prima è rappresentata dal “preoccupante ritardo nel concreto avvio del programma di riforme liberali della giustizia penale, così solennemente comunicato dal Ministro al Parlamento, e da questo approvato senza riserve. Denunciavamo anzi che, a fronte di quel preoccupante ritardo, erano state invece approvate, proprio su iniziativa del Governo, iniziative di riforma di segno culturale e contenutistico diametralmente opposte a quelle preannunciate, ispirate a idee di segno securitario, carcerocentrico quando non francamente populiste, dettate cioè da fatti di cronaca colti a pretesto per veicolare una idea dello strumento della sanzione penale lontana anni luce dai rivendicati parametri del diritto penale liberale”. Al di là dei buoni propositi riuscirà davvero Nordio a rispettare il suo cronoprogramma dedicato a prescrizione, misure cautelari, intercettazioni, impugnazioni del Pubblico Ministero? La domanda deriva dal fatto che da più parti si teme che il Ministro venga frenato nelle sue iniziative sia da alcune pulsioni giustizialiste di Fratelli d’Italia sia qualcuno interno al Ministero che non vuole scontentare la magistratura.  La seconda ragione alla base della mobilitazione riguarda “la necessità, da subito segnalata dai penalisti italiani al Ministro con un articolato documento, di intervenire con urgenza su quei decreti attuativi della riforma Cartabia che mostrano, anche in difformità dalla legge delega, le maggiori criticità rispetto al comando costituzionale del giusto processo. Tra questi, segnalavamo in particolare la necessità di un intervento urgente sull’art. 581 cpp, commi 1 ter e 1 quater cpp, in tema di esercizio del diritto di impugnazione, gravemente pregiudicato -soprattutto per i difensori di ufficio e dunque per i soggetti da questi di norma assistiti, socialmente più deboli e meno agevolmente reperibili- dalla ingiustificata pretesa, a pena di inammissibilità della impugnazione, di un nuovo mandato ad hoc e di una nuova elezione di domicilio”. Su questo punto Nordio ha promesso di intervenire ma per ora ancora nulla. Quindi i penalisti continuano a pungolarlo dalla piazza ma in maniera propositiva e non oppositiva: “la Giunta UCPI ribadisce il più vivo apprezzamento per la grande e fattiva attenzione che il Ministro Nordio ha inteso corrispondere alla iniziativa politica dei penalisti italiani, che ha evidentemente concorso a determinare la forte accelerazione di un complesso percorso di riforma i cui effettivi contenuti, tuttavia, devono ancora essere concretamente definiti”. L’astensione è prevista la prossima settimana nei giorni 19, 20 e 21. L’ultimo giorno ci sarà anche una manifestazione a cui è stato invitato il Ministro Nordio e alla quale parteciperà anche il neo presidente del Cnf Francesco Greco. Intanto ieri vi è stata una assemblea dell’Ocf e uno dei punti all’ordine del giorno era proprio l’astensione di tre giorni proclamata dall’Ucpi. Il Coordinatore dell’Ocf Mario Scialla ci ha riferito che “anche noi aderiremo all'inizia dell'Unione. Siamo sempre molto prudenti verso lo strumento dell'astensione. Questa volta l'assemblea, condividendo le ragioni che ci ha partecipato il presidente Caiazza oggi pomeriggio (ieri per chi legge), ha votato a favore''. 

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