La storia di Angelo Massaro diventa un documentario

 Angela Stella Il Riformista 11 novembre 2022

La storia di Angelo Massaro, 21 anni in carcere da innocente, diventa il soggetto di un documentario realizzato dall’associazione Errorigiudiziari.com, dei giornalisti Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone. Il titolo è ‘Peso morto’ (regia di Francesco Del Grosso, produzione esecutiva di Black Rock Film). Massaro ha trascorso dietro le sbarre ventuno anni dei suoi 54 di vita, accusato ingiustamente dell’omicidio del suo miglior amico. In Peso morto lo spettatore rivive l’odissea umana e giudiziaria di Angelo Massaro. L’uomo finisce nel drammatico buio delle carceri a causa di una intercettazione telefonica trascritta male e interpretata peggio (una “t” al posto di una “s”): parlando con sua moglie, diceva che sarebbe rientrato tardi perché doveva trasportare “umuors”, che in dialetto tarantino fa riferimento ad un oggetto ingombrante, un “peso morto” appunto, nel caso specifico un attrezzo per lavorare la terra. Nella trascrizione diventerà “umuort”, il morto. E da quel momento resterà schiacciato da una mala giustizia.  Massaro vivrà un incubo giudiziario che ha avuto ripercussioni sulla sua salute psicofisica, sulla sua famiglia, sulla sua vita professionale. «Sto ancora aspettando le scuse di chi ha indagato su di me e di chi mi ha condannato a ventiquattro anni di carcere solo per un'intercettazione telefonica», accusa oggi Angelo Massaro. «È inaccettabile vedersi rubare un pezzo di vita lungo 21 anni senza che nessuno abbia mai pagato per questo colossale errore giudiziario». «La prima volta che incontrammo Angelo Massaro era tornato a essere un uomo libero da pochi giorni», raccontano Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone. «Si presentò a noi con due borsoni pieni di carte, atti giudiziari, codici e quaderni con i suoi appunti scritti durante la lunga carcerazione. Ci travolse con la sua voglia di raccontare, di far sapere quello che aveva passato in quasi la metà della sua vita. Capimmo subito che ciò di cui era stato involontario protagonista era uno degli errori giudiziari più gravi della storia repubblicana. Per questo, alla fine di quella prima giornata passata insieme, gli facemmo una promessa: la sua storia sarebbe diventata un docufilm. Ora, cinque anni dopo quell'incontro, siamo orgogliosi di aver mantenuto quell’impegno con Peso morto». L'opera è stata presentata in anteprima mondiale il 18 settembre a Milano, nell'ambito del Festival internazionale del documentario "Visioni dal mondo". Da poco proiettata anche al Matera Film Festival, ha appena intrapreso un percorso che la porterà nelle prossime settimane a toccare diverse località italiane (tra cui Roma, Lecce, Parma, Modena) tra festival cinematografici, proiezioni in università e altri eventi.

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