Piccoli passi avanti sul Csm

 di Valentina Stella Il Dubbio 30  marzo 2022

Se il clima ieri mattina tra la Ministra e i capigruppo di maggioranza in Commissione Giustizia della Camera era più sereno rispetto a quello di due giorni fa, restano due problemi politici sul tavolo  della riforma del Csm e dell'ordinamento giudiziario. Il primo: Lega e Italia Viva hanno ribadito di non voler garantire la continuità dei lavori al Senato. Ciò significa un terzo passaggio della riforma alla Camera e la quasi certezza che il nuovo Csm andrebbe eletto con la stessa legge elettorale di adesso. Sarebbe davvero una sconfitta per la politica: da due anni ormai si reclama un nuovo sistema elettorale per scongiurare le distorsioni del correntismo. Lo stesso Mattarella lo scorso novembre indirizzò l’ennesimo monito alle forze di maggioranza e al Governo: "Il dibattito sul sistema elettorale per i componenti del Consiglio superiore deve ormai concludersi con una riforma che sappia sradicare accordi e prassi elusive di norme". Tuttavia neanche si potrebbe addossare l'eventuale responsabilità della debacle a Lega e Iv perché stanno difendendo le legittime prerogative del Parlamento di discutere le riforme,  finora passate a colpi di fiducia. Il secondo: restano in piedi le proposte di sorteggio di Forza Italia e Lega, la responsabilità diretta dei magistrati sostenuta da Azione, l'incandidabilità dei parlamentari in carica a membri del Csm promossa dal M5S. Per la Ministra sono tutte incostituzionali e darebbe parere negativo ma per ora gli emendamenti non sono stati ritirati. Ma ci sono margini di soluzione come ci spiega il capogruppo del M5S in commissione Eugenio Saitta: "noi saremmo disposti a ritirarlo ma in un'ottica di maggioranza in cui ognuno fa un passo indietro per trovare una sintesi". Ieri, dalle 11:30 alle 14, è stato affrontato per diverso tempo il tema delle porte girevoli. Sempre Saitta ci dice: "la nostra impostazione, volta ad escludere il ritorno nelle funzioni giurisdizionali anche per i magistrati che sono stati Ministro, Sottosegretario, assessore regionale, assessore comunale ha trovato ampio consenso della maggioranza. Quindi da questo punto di vista si va verso una convergenza sul nostro emendamento". Sulla possibilità che a luglio il Csm si rinnovi con la stessa legge elettorale: "sarebbe gravissimo. Per quanto ci riguarda noi facciamo costanti riunioni con  Conte e i colleghi del Senato per lavorare in piena sinergia tra le due Aule. Per risolvere la situazione ho proposto che siano i capi politici a riunirsi per trovare una sintesi". Nonostante questo scenario per Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia alla Camera, "oggi (ieri, ndr) abbiamo fatto dei passi avanti su molti temi" in particolare appunto  "sulle porte girevoli su cui si sono trovati dei punti di sintesi e intesa abbastanza buoni". Anche "sulla separazione delle funzioni si sta discutendo in maniera costruttiva: l'emendamento Zanettin che prevede un passaggio di funzione dopo i primi 5 anni rappresenta una buona base di partenza". E la Ministra sarebbe d'accordo affinché di prima di diventare pm si facesse una esperienza da giudice. Bazoli ci informa altresì che " c'è l'idea di un ammorbidimento delle regole per i capi di gabinetto e i capi degli uffici legislativi: si sta pensando ad una riduzione del periodo nel quale devono stare fuori dall'esercizio delle funzioni". Invece si va verso una "maggiore stretta sui candidati non eletti, per cui ci sarebbe un divieto assoluto di tornare a svolgere le funzioni nella circoscrizione o distretto nel quale si sono candidati". Infine, il responsabile giustizia di Azione, l'onorevole Enrico Costa, riguadagna terreno sul terreno della sanzione disciplinare per chi non rispetta la direttiva sulla presunzione di innocenza: "si sono schierati tutti  - Lega, Italia Viva e Forza Italia -  a sostegno del mio emendamento. E quindi il Pd ha ritirato il suo emendamento che invece andare ad indebolire la nuova norma". Sull'emendamento giudicato incostituzionale dalla ministra chiude: "sono disposto a ritirare quello sulla responsabilità diretta dei magistrati a patto che venga irrigidita la responsabile civile sui cui ho presentato un altro emendamento". Prossima riunione con la Ministra domani, stamane torna in aula l'ergastolo ostativo. 

Commenti

Post popolari in questo blog

Le commissioni di inchiesta in Parlamento

«L’avvocato non può essere identificato con l’assistito»

«Ridurre l’arretrato civile del 90%? Una chimera» Nordio ripensa l’intesa con l’Ue