Sentenza Cerciello Rega: lo sconto di pena di non piace a Salvini e Meloni

 di Valentina Stella Il Dubbio online 18 marzo 2022

Dalla destra alla sinistra estrema passando per i Verdi, non è affatto piaciuto lo sconto di pena comminato ieri dalla Corte di Assise di Appello di Roma ai due giovani americani Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth per la morte del vice brigadiere Mario Cerciello Rega. Come vi abbiamo raccontato,  rispetto all'ergastolo ottenuto in primo grado sono stati condannati rispettivamente a 24 e 22 anni di carcere. Ma è troppo poco per alcuni. Marco Rizzo, Segretario del Partito Comunista, in preda ad un leggere complottismo: "La legge (non) è uguale per tutti. Il Cermis insegna. Se sei statunitense in italia la giustizia è più clemente. Decade la pena all'ergastolo per Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, accusati dell'omicidio del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega". Matteo Salvini non sorprende ormai più: "È stata ridotta la pena per gli assassini del carabiniere Cerciello Rega. Giustizia? No, vergogna". È in buona compagnia di Giorgia Meloni: " Una decisione assurda che offende la memoria di quest’uomo e tutti i suoi cari.  Come può, questa, definirsi giustizia?". E poi Francesco Storace: " Niente ergastolo per gli assassini di Cerciello Rega. Criminali a metà". Disappunto anche da parte di Francesco Borrelli (Europa Verde): "Pene ridotte per gli assassini del carabiniere Cerciello Rega. La vita di un uomo vale sempre meno". Ma la decisione non è piaciuta anche ad altri personaggi pubblici. Sergio De Caprio, noto come Capitano Ultimo, ha tuonato: " Pene attenuate per omicidio Brigadiere Cerciello Rega. Nessun clamore, nessuna mobilitazione, delle Fazioni e dei media asserviti. In fondo era solo un Carabiniere.  Lui combatte,  Lui Vive". Non poteva mancare Gianluigi Nuzzi: "Omicidio Cerciello: niente più ergastolo: ridotte in appello le pene per i due americani. Ogni commento è superfluo..." a cui, in sintonia, risponde Valerio Staffelli: " che amarezza". E infine Unarma, Associazione Sindacale Carabinieri: "Accettiamo la sentenza di condanna a 24 e 22 anni per i due studenti americani con grande rammarico, perché ci opponiamo all’immagine di un Paese che riduce in appello la detenzione a dei delinquenti. Mario Cerciello Rega ha scontato il suo dovere con la vita, mentre ai suoi assassini è stata scontata la pena. Per UNARMA questa storia rappresenta una giustizia depotenziata, dove l’ergastolo poteva rappresentare una misura detentiva ma soprattutto di correzione, di rispetto verso la perdita della vedova Cerciello Rega, a cui ci stringiamo, ma soprattutto una mancanza di rispetto verso gli italiani, a cui in questo modo comunichiamo quanto poco voglia dire onorare la vita di un loro connazionale e di un rappresentante delle istituzioni". Sì, hanno ragione tutti: che amarezza vedere politici e giornalisti invocare l'ergastolo "dimenticando" che la pena deve essere rieducativa; e che cialtroneria giudicare spesso senza conoscere gli atti processuali cedendo ancora una volta alle semplificazioni e alla propaganda populista, stimolando la pancia e non l'intelligenza collettiva. E poi, se davvero teniamo al rispetto della legge, perché non ci si è scandalizzati  quando lo stesso imputato, Gabriel Natale Hjorth, veniva bendato e schiaffeggiato in una caserma dei carabinieri, mentre nelle chat i carabinieri scrivevano: "ammazzateli di botte, scioglieteli nell'acido, fategli fare la fine di Cucchi"? 


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