Russo smentisce Nordio

 Valentina Stella dubbio 13 giugno 2024


“Su richiesta del sottosegretario Delmastro gli inviai due relazioni sul caso del detenuto Cospito, entrambe con la clausola 'a limitata divulgazione', che quindi sarebbero dovuti rimanere all'interno dell'amministrazione. L'intento era fornire al soggetto politico, su un tema così caldo, gli elementi più idonei" a prendere eventuali decisioni politche: così ieri in aula, davanti ai giudici dell'ottava sezione penale del tribunale penale di Roma, il capo del Dap Giovanni Russo, che ha deposto come testimone nel processo che vede imputato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, accusato di rivelazione di segreto d'ufficio sul caso dell'anarchico Alfredo Cospito.Il rappresentante del Governo si sarebbe procurato e avrebbe fatto in modo che il suo amico e compagno di partito Giovanni Donzelli rendesse pubblici gli atti “a limitata divulgazione” su Alfredo Cospito e sui suoi rapporti in carcere coi boss mafiosi.  "Non era consuetudine ricevere telefonate dal sottosegretario ma mi ero insediato da poco al Dap, nel gennaio 2023; in quel periodo c'era fibrillazione sul caso Cospito, che portava avanti uno sciopero della fame, c'erano possibili rischi da parte della galassia anarchica e chiesi relazioni al Nic (Nucleo investigativo centrale) e il Gom (Gruppo operativo mobile)". Russo ha ricordato la telefonata del sottosegretario, avvenuta il 29 gennaio 2023, nella quale Delmastro "chiese informazioni su Cospito". E in altre due occasioni il sottosegretario e il capo del Dap avevano parlato del caso Cospito. "Sicuramente mi chiese informazioni prima del 29 gennaio. Cospito era il tema di quelle settimane e ne iniziammo a parlare la settimana precedente quando ci siamo incontrati un paio di volte e ci siamo parlati", ha ricordato in aula Russo. Sono due gli appunti che, la mattina del 30 gennaio, vengono portati all'attenzione di Russo. Il documento del Gom "a firma di D'Amico" composto da due pagine. Per le esigenze di comunicazione che mi aveva chiesto Delmastro ho ritenuto essere "sufficiente mandare solo le prime due pagine", ha riferito il capo del Dap, come riportato dall'Agi. E l'altro documento del Nic "piu' corposo e selezionabile. Io faccio una selezione di 6, 7, 8 pagine", ha spiegato. "Avevamo gia' da qualche giorno attenzionato il caso Cospito e venivano  inviate al gabinetto tutta la documentazione sempre a 'limitata divulgazione'", ha aggiunto il capo del Dap che ha affermato di non essere stato stupito dalla chiamata di Delmastro quella domenica 29 gennaio. "Non mi sono meravigliato per la chiamata di domenica pomeriggio a casa - dice -. Non c'era consuetudine anche perché avevo preso le funzioni da 10 giorni poi, con la consuetudine, mi sono reso conto che il sottosegretario non ha orari, quindi e' stato molto naturale".  All'udienza di ieri era prevista anche l'audizione del parlamentare Fdi Giovanni Donzelli, il quale pero' non si e' presentato in aula per un legittimo impedimento.Nel procedimento sono parti civili i parlamentari del Pd che incontrarono in carcere l'anarchico Cospito, Andrea Orlando, Silvio Lai, Debora Serracchiani e Walter Verini. Donzelli nel riferire in Aula il colloquio di Cospito con i mafiosi nello stesso giorno in cui incontrava i parlamentari dem chiese: “voglio sapere se la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi”, scatenando durissime polemiche.

“La scheda sintetica Nic non rileva né disvela contenuti sottoposti al segreto investigativo o rientranti nella disciplina degli atti classificati”: così rispose Nordio ad una interrogazione dei deputati Magi (+ Europa) e Bonelli (Verdi). Risposta che si rivelò un boomerang perché quando 

Magi e Bonelli chiesero di poter accedere agli stessi documenti il Ministero fu costretto ad ammettere che “l'istanza di accesso agli atti - con relativa richiesta di copia - non può essere esitata da questo Ufficio ai sensi degli artt. 22 e 24 della legge n. 241/1990 nonché del D. M. 25 gennaio 1996 n. 115”.  Ai due parlamentari vennero consegnate solo tre pagine  ripulite dai dati sensibili. Magi rilevò una contraddizione: “questi documenti sono a limitata divulgazione. Se non sono secretati, perché ci vengono fornite solo tre pagine?”. 

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