Dal Governo nessun segnale sui magistrati fuori ruolo

 di Angela Stella Il Riformista 4 dicembre 2021

Al momento non c'è alcuna volontà del Governo di modificare l'attuale normativa sui magistrati fuori ruolo. È quanto emerso ieri alla Camera quando la sottosegretaria alla Giustizia Anna Macina ha risposto ad una interpellanza dell'onorevole di Azione Enrico Costa. Quest'ultimo ha così motivato la sua iniziativa: «nasce da una situazione che ritengo grave, che si protrae da molti anni. Centinaia di magistrati, anziché svolgere attività giurisdizionale nei tribunali, lavorano presso organismi vari, presso ministeri, presso organismi internazionali, presso tutta una serie di strutture, che non hanno niente a che fare con l'attività giurisdizionale». Ha poi ricordato le parole che il Presidente dell'Unione Camere Penali Gian Domenico Caiazza ha pronunciato all'ultimo congresso dei penalisti, facendo del distacco dei fuori ruolo uno dei principali temi dell'attività politica dell'Unione: « il condizionamento che l'ordine giudiziario esercita fattivamente sul potere legislativo ed esecutivo è strategicamente organizzato, mediante il distacco di centinaia di magistrati presso i dicasteri governativi. Di particolare gravità è soprattutto la presenza di circa un centinaio di essi presso il Ministero della Giustizia, quasi a rappresentare plasticamente una concezione proprietaria della giustizia stessa. Si tratta di un fenomeno del tutto abnorme e sconosciuto presso i Governi delle democrazie liberali, che assicura alla magistratura un livello di ingerenza assolutamente decisivo nella politica giudiziaria del Paese, così vanificando il fondamentale principio della separazione tra i poteri dello Stato». Secondo i dati aggiornati dal CSM al 30 aprile 2021, sono 103 su 161 i magistrati fuori ruolo presso altri uffici o enti distaccati presso il Ministero della Giustizia. Per questo, ha aggiunto il responsabile giustizia di Azione, «è evidente che, se all'ufficio legislativo del Ministero abbiamo quasi al 100 per cento componenti che provengono dalla magistratura, noi avremo sempre dei pareri, delle soluzioni, degli emendamenti e delle valutazioni orientati in una certa direzione. Ma c'è di più: il potere giudiziario si inserisce nel potere esecutivo, attraverso questo nucleo e attraverso questa struttura». Al di là di questo, resta il fatto che l'Europa ci ha chiesto di ridurre i tempi dei processi; a tal fine, si legge nell'interpellanza, «non si può non rilevare che, contestualmente alle nuove assunzioni nel comparto giustizia, è necessario concentrare tutte le forze già in campo nello svolgimento dell'attività giurisdizionale, intervenendo decisamente sul fenomeno dei magistrati fuori ruolo». Quindi che idea ha il Governo su questo? E qual è la retribuzione media dei fuori ruolo? La sottosegretaria Macina nel rispondere ha fatto un resoconto della norme vigenti in materia, dicendo che «conservano il trattamento economico del proprio grado». Ha anche aggiunto che la Commissione Luciani ha lavorato a proposte emendative, che prevedono, tra l'altro, la riduzione del numero massimo di magistrati complessivamente collocabili fuori ruolo.  Costa si è detto «insoddisfatto» della risposta: « si tratta di una non risposta. Si tratta di una elencazione di norme che sono state alla rinfusa raffazzonate in un testo di risposta all'interpellanza, ma non è chiaro assolutamente cosa intenda fare il Governo di fronte a questo fenomeno». E rivolgendosi alla Macina: « quando le scrivono [ i fuori ruolo a via Arenula ]che il trattamento economico è lo stesso, si faccia spiegare che cos'è l'indennità di diretta collaborazione.  Poi capisce perché c'è la fila a entrare al Ministero della Giustizia. C'è la coda per quello e perché l'Anm ha interesse ad avere nei gangli del Ministero della Giustizia delle persone che la pensano in un certo modo. Chiediamoci perché non ci sono degli avvocati. Se noi vogliamo rappresentare all'ufficio legislativo del Ministero della Giustizia, tutte le voci della giustizia e del processo, dovremmo avere degli avvocati».

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