Presunzione di innocenza: circolare di Cantone

 di Valentina Stella Il Dubbio 9 dicembre 2021

ll procuratore della Repubblica di Perugia Raffaele Cantone, in vista dell'entrata in vigore il 14 dicembre della nuova normativa sulla presunzione di innocenza, si è mosso in anticipo e ha emanato una direttiva, indirizzata al Questore e ai comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza, sulle «modalità con cui vanno comunicate ai mass media le informazioni sui procedimenti penali e sugli atti d'indagine». Ricorda che le informazioni sui procedimenti penali sono di «esclusiva competenza del Procuratore» che sarà l'unico organo «legittimato a fornire informazioni» o tramite sintetico comunicato stampa o tramite conferenza stampa, specificando che i «provvedimenti, se adottati in fase di indagine, non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini. I nomi delle persone raggiunte da misure cautelari personali e reali saranno contenuti nel documento solo quando tale dato si renderà necessario per garantire una effettiva completezza delle informazioni». Poi un passaggio importante che viene letteralmente sottolineato nel documento: «al di fuori di queste informazioni fornite ufficialmente non è consentito ad alcuno, né ai magistrati né agli appartenenti alla polizia giudiziaria, di dare ulteriori notizie ai mezzi di informazione». Un tentativo di scongiurare il mercato nero delle notizie. «Si è consapevoli che le norme così rigorose potranno limitare il diritto degli operatori dell'informazione all'accesso alle notizie e persino, per una non voluta eterogenesi dei fini, incentivare la ricerca di esse attraverso canali diversi, non ufficiali o persino non legittimi. Per sterilizzare questo effetto negativo della riforma, si anticipa che sarà emanato un provvedimento per regolamentare l'accesso diretto dei giornalisti agli atti di indagine non più coperti da segreto». In ultimo si invitano i destinatari della circolare a segnalare «le eventuali violazioni rilevate». Per l'onorevole di Azione Enrico Costa, «è importante che un Procuratore della Repubblica abbia deciso di stilare questa direttiva. Apprezzo particolarmente la parte che riguarda la comunicazione della polizia giudiziaria, tenuta a chiedere sempre l'autorizzazione alla Procura, e limitata ai soli atti posti in essere prima dell'iscrizione della notizia di reato nel registro. Tuttavia, credo che sia stata data una interpretazione troppo estensiva della norma quando si dice che l'interesse pubblico coincide con quello delle persone ad essere informate. L'articolo 21 della Costituzione deve sempre bilanciarsi con l'articolo 27». 

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