A febbraio l'appello per i due americani

 

di Valentina Stella Il Dubbio 29 dicembre 2021

Nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019  due ragazzi americani in vacanza in Italia, Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, si recano ad un appuntamento con Sergio Brugiatelli, mediatore di un pusher, al quale avevano sottratto lo zaino dopo uno scambio di droga finito male, per poi trovarsi davanti due uomini, i carabinieri Andrea Varriale e Mario Cerciello Rega, chiamati ad incontrarli per recuperare lo zaino. Durante l'appuntamento a Prati nasce una colluttazione e Elder pugnala per undici volte Mario Cerciello Rega. Poi i due giovani scappano. Secondo i suoi legali lo fece per legittima difesa putativa, perché i carabinieri non si sarebbero qualificati. Ma l'accusa ha sostenuto il contrario: i due ragazzi erano consapevoli di trovarsi dinanzi a due esponenti delle forze dell’ordine e li hanno aggrediti per sfuggire ad un probabile arresto. Per quanto accaduto entrambi i ragazzi lo scorso maggio sono stati condannati all'ergastolo dalla Corte di Assise di Roma. Con un esposto di tutti i legali difensori le motivazioni sono finite addirittura sul tavolo della Ministra Cartabia perché in esse si leggeva: «Ma perché dileggiare la condotta delle vittime e metterle sul banco degli imputati come reiteratamente è stato fatto in questo processo, esercitando il diritto di difesa al limite del consentito e della decenza? Perché tutte quelle insinuazioni volte a screditare l’operato dei carabinieri ipotizzando finanche dei reati?». A febbraio inizierà il giudizio di appello. Intanto oggi vi proponiamo una lunga intervista all'avvocato californiano di Finnegan Lee Elder, Craig Peters.

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