Salvini su twitter: stop a invasione. Mattarella da San Patrignano: nel nostro DNA solidarietà

di Valentina Stella Il Meridione 27 giugno 2018

a giornata di ieri sulla questione migrazione si può riassumere attraverso la seguente contrapposizione linguistica: #stopinvasione e solidarietà. La prima espressione è contenuta in un twitt del Ministro dell’Interno Matteo Salvini: "E due! Dopo la ong Aquarius spedita in Spagna, ora tocca alla ong Lifeline che andrà a Malta, con questa nave fuorilegge che finalmente verrà sequestrata. Per donne e bambini davvero in fuga dalla guerra le porte sono aperte, per tutti gli altri no! #stopinvasione". La seconda nelle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella sua visita alla comunità di San Patrignano: "qui si respira solidarietà, e questo è un patrimonio del nostro popolo, nel Dna degli italiani vi è la solidarietà. La nostra cultura, la nostra storia, la bellezza del nostro Paese non sarebbero così grandi né così apprezzati nel mondo senza questo dato, questo valore della solidarietà”. E così tra i due, arriva il premier Giuseppe Conte a dirimere la questione Lifeline, la nave di salvataggio  con equipaggio tedesco ferma nel Mediterraneo da sei giorni con oltre 230 migranti a bordo che, finalmente, dopo lunghe trattative, dovrebbe attraccare a Malta:  "coerentemente con il principio cardine della nostra proposta sull’immigrazione - secondo cui chi sbarca sulle coste italiane, spagnole, greche o maltesi, sbarca in Europa – l’Italia farà la sua parte e accoglierà una quota dei migranti che sono a bordo della Lifeline, con l’auspicio che anche gli altri Paesi europei facciano lo stesso come in parte già preannunciato. Intanto ieri notte si è conclusa l’odissea della nave portacontainer danese Alexander Maersk che è arrivata nel porto di Pozzallo con 108 migranti a bordo. Invece, alla nave Aquarius della ong Sos Mediterranee, con un team di Medici senza frontiere a bordo, è stato negato l'ingresso nelle acque territoriali maltesi e nel porto della Valletta per il rifornimento ed il cambio di equipaggio. Dall’Europa arriva l’appello del presidente del parlamento europeo Antonio Tajani per cui i leader Ue “devono smetterla di polemizzare tra di loro e trovare una soluzione soprattutto sul breve termine per fermare i flussi migratori. Il corridoio libico va chiuso e l'attività delle Ong va regolamentata". Per Angela Merkel si dovrebbe "distribuire la responsabilità" delle trattative fra i capi di governo europei e i diversi paesi africani da cui provengono i migranti. Ciascun Paese europeo potrebbe parlare ad esempio con "uno due paesi africani", ha proposto in conferenza stampa a Berlino con Pedro Sanchez. Ieri della questione migranti si è anche discusso nei  "cordiali colloqui" durati 57 minuti che il presidente francese Emmanuel Macron ha avuto in Vaticano prima col Papa e poi col cardinale segretario di Stato Pietro Parolin: “sono state quindi affrontate – ha riferito una nota della Santa Sede - questioni globali di interesse condiviso, quali la protezione dell'ambiente, le migrazioni e l'impegno a livello multilaterale per la prevenzione e la risoluzione dei conflitti, specialmente in relazione al disarmo". Papa Francesco ha regalato al presidente francese una medaglia di San Martino, vescovo di Tours, tra i grandi santi della Gallia, celebre per l'episodio in cui cedette il suo mantello ai poveri, simbolo di generosità nei confronti dei più vulnerabili. Per qualcuno il dono potrebbe essere interpretato come un messaggio indiretto a Macron in riferimento alla crisi dei migranti.

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